Caro Andrea, anche un solo granello può far vincere il meno peggio

6 Febbraio 2009
3 Commenti


Margherita Zaccagnini e Mario Porcu

Caro Andrea,
grazie della mail con la tua risposta ad Umberto, che abbiamo letto con interesse e attenzione. In particolare le tue osservazioni sul risanamento del bilancio nonché sulla chiusura di Soru alle istanze partecipative. Possiamo convenire con la tua osservazione sulla “divisa” del “sardo autentico” e soprattutto sul fatto che il vero nemico di Soru sia lui stesso. Ma “la logica dell’uomo solo al comando” che tu deprechi non sarebbe ancora più esaltata con una vittoria del centro destra? Che, è ovvio, non sarebbe di Cappellacci, ma di
Berlusconi. E Berlusconi non ha dimostrato ampiamente non solo di conculcare le istituzioni democratiche, ma perfino di ignorare il significato della parola “istituzione”? Hai considerato le inevitabili conseguenze – anche solo di immagine – che si ripercuoterebbero sul piano nazionale?
Ma poi, permettici, è la conclusione che ci ha lasciato perplessi: non ricorda anche a te un “naufragio con spettatore”? Solo questo può fare – contemplare un naufragio – un uomo di sinistra che si è sempre impegnato, come tu ricordi, per la democrazia e le autonomie locali?
Davvero – questa è la domanda che ci poniamo e che ti poniamo – la politica della giunta Soru è UGUALE a quello che hanno fatto in passato le giunte Pili o Masala, o a quello che potrebbe fare una giunta Cappellacci? E non solo e non tanto sul piano delle scelte strettamente politiche (ad esempio quelle di sostegno alla scuola e all’istruzione o la sua lotta ai brontosauri dei partiti), ma soprattutto sul piano più largamente culturale e antropologico. Se anche tu parlassi con l’amico Ettore Cannavera, certamente lui non attribuirebbe alla giunta Soru l’aumentato numero di indigenti assistiti dalla Caritas. Dunque non ci resta che “attendere, angosciati, gli esiti comunque terrificanti di queste elezioni”? e davvero sarebbero COMUNQUE terrificanti?
Stefano Levi Della Torre, che venne anche a Cagliari su invito dell’ISSRA, ebbe a dire una volta: “Se nella mia vita posso far pendere il piatto della bilancia, anche solo di un granello, dalla parte della giustizia io voglio mettere quel granello”.
Non pensi ai guasti che già ha fatto e farebbe ulteriormente un governo che possiamo definire una “teocrazia strisciante” (ultime le immagini di Berlusconi in campagna elettorale con i vari vescovi sardi, a incominciare da Mani) rispetto ad una giunta regionale che sicuramente assicurerebbe una sana laicità?
Noi pensiamo che – in questo frangente – anche un granello sia importante.
Margherita e Mario

3 commenti

  • 1 M.P.
    6 Febbraio 2009 - 11:58

    Chiunque entri alla Regione, “l’uomo solo al comando” c’è già, Berlusconi rimarrà comunque a capo del Governo nazionale, con tutto il potere che avrà così su tutto il territorio, Sardegna compresa.
    Entrando Soru si innescherebbe, o meglio proseguirebbe, fra i due quello scontro che a noi non porterebbe nulla di buono. Davide non ha ancora preparato la fionda nazionale mentre Golia dispone del macigno parlamentare che tutto puote, e noi si finirebbe per essere i filistei dell’occasione.
    Ieri sera ho assistito a un dibattito fra i rappresentanti delle maggiori forze in campo: più disponibilità al dialogo nel centrodestra, maggiore arroccamento nel centrosinistra, secondo l’insegnamento di Soru (Ma Berlinguer non era così). A questo punto, dopo una vita “impegnata” a sinistra e un rifiuto “viscerale” Vs Berlusconi, credo che NON METTERO’ QUEL GRANELLO DI SABBIA a favore dell’ UOMO FORTE che punta allo SCONTRO, come è stato finora (pensiamo all’aspetto “culturale e antropologico” attinente alla Lingua Sarda).
    Lo ritenevo impensabile soltanto poco tempo fa, che il male minore non sia Soru, ma proprio Cappellacci il quale, non essendo così “FORTE” (e qui c’è quasi da rimpiangere Palomba), consentirebbe al CONSIGLIO REGIONALE, minoranza compresa, un ruolo più attivo, come dovrebbe essere.

  • 2 Annamaria
    8 Febbraio 2009 - 10:40

    Io metterò quel granello di sabbia. Se Cappellacci andrà al governo della Sardegna, non sarà lui a governare ma Berlusconi. La Sardegna diventerà la regione dei servi e dei lacchè.

  • 3 admin
    8 Febbraio 2009 - 15:02

    Cara Annamaria, purtroppo sarà la regione dei servi e dei lacchè anche nell’altro caso. Cambia solo il padrone! (a.p.).

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