Red
Non condividiamo nulla o quasi di quanto dice e fa Doddore Meloni, però non condividiamo la repressione delle sue idee, sempre manifestate nel rispetto della Costituzione, che, ad eccezione di quella fascista, non vieta alcuna ideologia o linea politica, financo la opzione indipendentista, purché espressa con metodo democratico. E questo ci è sempre parso il modo di far politica di Doddore.
Con questo spirito, pubblichiamo la nota stampa-appello del Consiglio Nazionale della Confederazione Sindacale Sarda riunita ad Oristano. Ecco il testo inviatoci da Giacomo Meloni:
“La CSS esprime totale e fraterna solidarietà al patriota Doddore Salvatore Meloni, in cella nel Carcere di Massama- Oristano dal 28 aprile 2017 –festa de SA DIE de sa Sardigna - e dallo stesso giorno per sua scelta in sciopero della fame e della sete.
Facciamo appello a Doddore perché rinunci o quantomeno attenui questo tipo di lotta in quanto ha già dato un segnale forte e soprattutto perché siamo seriamente preoccupati per il suo stato di salute, avendo a cuore la sua persona,la sua amicizia e la sua militanza preziosa per il bene dei sardi e della Sardegna libera e indipendente.
Abbiamo assoluta necessità di patrioti vivi e forti per combattere tutti i nemici della nostra Sardegna, isola meravigliosa deturpata da servitù militari ed industriali inquinanti da chi vuole usare ancora la nostra terra ed il nostro mare per interessi speculativi e progetti criminosi contro la libertà, la salute e l’autodeterminazione del nostro popolo.
Manifestiamo al Questore di Oristano tutta la nostra indignazione per il comportamento inusuale di alcune unità preposte all’ordine pubblico che nella giornata del 28 Aprile hanno messo in scena un vergognoso quanto inutile inseguimento dell’auto di Doddore che si recava spontaneamente al carcere di Massama,conducendolo in manette al Commissariato dove gli è stato notificato il mandato di arresto. Ci chiediamo se tutto ciò sia degno di un Paese civile,trattandosi di un condannato non certo pericoloso e comunque con manifesta volontà di non sottrarsi alla giustizia.
Ora, dopo 20 giorni di sciopero della fame e della sete ,è evidente a tutti lo stato di estrema debolezza fisica e psicologica del detenuto Doddore , che è comunque sottoposto a lunghi viaggi per essere tradotto col furgone di sicurezza e sempre ammanettato davanti alle Corti dei Tribunali dove si celebrano i numerosi processi a suo carico con una sequenza quasi inarrestabile anche fuori Sardegna,come recentemente è avvenuto nella trasferta davanti ai giudici del Tribunale di Brescia addirittura in barella.
Facciamo appello alle Autorità che devono decidere sulla possibilità che il detenuto Doddore sia affidato ad un regime carcerario compatibile con il suo stato di salute estremamente precario.
Doddore Salvatore Meloni per noi è e rimane un patriota che crede nella libertà, nella democrazia, nel rispetto delle persone e nella non violenza come strumento di lotta per la liberazione nazionale nell’unità di tutti i Movimenti,Partiti e Forze che credono nel comune ideale della Sardegna Nazione Libera ed Indipendente.Il 29 maggio saremo davanti al Tribunale di Oristano con le nostre bandiere e striscioni di tutti i movimenti a manifestare pacificamente ed ordinatamente a sostegno di Doddore Libero”.
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