Andrea Pubusa
Valentino parlato è uno di quegli intellettuali che hanno maggiormente concorso alla mia formazione, E penso sia stata una grande fortuna conoscerlo nei miei anni verdi, quando lui era nel pieno della sua attività politica e culturale. Ai tempi dell’università c’è l’incontro con lui, con Luigi Pintor, Lucio Magri, Rossana Rossanda, Luciana Castellima Lidia Menapace, Eliseo Milano e gli altri fondatori del Manifesto, prima rivista poi quotifiano, un gruppo del tutto speciale anzitutto sotto il profilo morale e poi sul piano intellettuale. Rispetto alla tristezza e alla meschinità dell’oggi, quello è stato un vero e proprio privilegio.
Con Valentino ho condiviso tutta la prima fase a partire dal 1969/1970 fino alla formazione del PDUP e poi ho sempre seguito e sostenuto il Manifesto, anche dopo la cessazione di quel movimento politico.
Valentino aveva una intelligenza originale e spiazzante ed era un economista di valore. Un ragionatore eccelso e coinvolgente, non un comiziante. Nel gruppo del Manifesto era lui principalmente a fornire l’analisi sulle questioni economiche. Per queste sue qualità avrebbe ben potuto puntare a remunerazioni importanti, ma è stato sempre povero perché ha messo la sua libertà di pensiero sopra ogni altra cosa.
Così lo ricordano tutti, anche coloro che hanno razzolato in modo diverso. La democrazia italiana gli deve molto. Era un grande italiano, tanto più grande quanto più era modesto e semplice nei modi.
Valentino Parlato è morto, addio al fondatore e direttore del “Manifesto”. Il giornale: “Comunista per tutta la vita”
Aveva 86 anni. Nel 2010 finì la sua ultima direzione. Negli ultimi anni aveva scritto della crisi della sinistra “che non si riconosce neanche allo specchio”. Di Renzi aveva detto: “E’ capace, intelligente, un leader. Ma non mi è mai piaciuto”. Di Grillo: “Mi ricorda l’Uomo Qualunque, non ha vere idee”
E’ morto Valentino Parlato, fondatore e a più riprese direttore del Manifesto. Parlato aveva 86 anni, essendo nato a Tripoli, in Libia, il 7 febbraio 1931. Ha diretto il quotidiano in 7 periodi diversi: l’ultima volta lasciò il testimone all’attuale direttore, Norma Rangeri. “Comunista per tutta la vita – si legge sul sito del Manifesto – ha militato nel Pci fino alla radiazione, lavorato a Rinascita, fondato e difeso il manifesto in tutta la sua lunga storia. Per ora ci fermiamo qui, abbracciando forte la sua splendida famiglia e tutti i compagni che, come noi, l’hanno conosciuto e gli hanno voluto bene”. Quando lasciò la direzione per l’ultima volta scrisse alla Rangeri: “La crisi non è solo di soldi, ma anche di soldati e di linea. Dopo più di quarant’anni sono fuori di questo manifesto che è stata tanta parte della mia vita”.Tra le sue ultime uscite, con interviste e interventi, il suo No al referendum costituzionale e il “tradimento” della sinistra col voto a Virginia Raggi alle Comunali di Roma: “Ero talmente indignato verso il Pd che per la prima volta ho tradito la sinistra, spero sia anche l’ultima”. “Renzi – aveva detto alcuni mesi fa – è capace, intelligente. Un leader. Ma non mi è mai piaciuto. Perciò voterò No”. Dei Cinquestelle aveva detto: “La loro protesta è fondata. Tuttavia Grillo mi fa
pensare all’Uomo qualunque della mia giovinezza, capace di parlare agli scontenti, ma senza una vera idea. Grillo ti fa contento solo sul breve periodo”. Tuttavia fra PD e M5S ha preferito i pentastellati almeno alle ultime comunali romane, dove ha dichiarato di aver votato la Raggi. Parlato era un comunista, ma senza dogmatismi o pregiudizi.
1 commento
1 E’ morto Valentino Parlato | Aladin Pensiero
2 Maggio 2017 - 20:49
[…] Ciao Valentino 2 maggio 2017 1972, Valentino Parlato all’Università di Macerata; foto di Renato Pasqualetti Red su il manifesto sardo E’ morto Valentino Parlato, tra i fondatori del manifesto, di cui è stato più volte direttore e presidente della cooperativa editrice »Continua» Valentino Parlato di Andrea Pubusa su Democraziaoggi. […]
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