Andrea Pubusa
E’ sconcertante lo stato confusionale del PD. Ogni sua mossa incrementa i voti dei pentastellati, sopratutto quando è volta a colpirli. Poco tempo fa c’è stato in Senato il voto bipartisan per salvare Minzolini dalla decadenza prevista dalla legge a seguito della condanna penale. L’altro giorno il Foglio ha pubblicato un’intervista al senatore Pd Luigi Zanda dal titolo: “Un fronte anti Grillo“, un titolo che è tutto un programma e disvela un disegno politico.
Il presidente dei senatori piddini fa una rivelazione paradossale: il Pd deve sostenere Forza Italia, sì proprio così, appoggiare la propria opposizione. E perché mai questa stravaganza? Perchè il fronte dei partiti “democratici” (ossia tutti i vecchi partiti) deve unirsi per battere ”le forze antisistema” (ossia il MoVimento 5 Stelle). Zanda invita alla santa alleanza Pd, Forza Italia, Lega Nord, Alternativa Popolare, Campo progressista. E perché mai tanto dispiegamento di forza? Per “reagire” contro il MoVimento 5 Stelle, “un’operazione di interesse nazionale“. Insomma, Zanda propone un’azione di contrasto verso il MoVimento 5 Stelle per impedirgli in tutti i modi di andare al governo. Non si accorge il PD che in questo modo regala un’altra valanga di voti proprio al vituperato M5S? Zanda sembra ispirato quando si erge in difesa della democrazia rappresentativa, ma dimentica che, non più di 5 mesi fa, gli italiani hanno respinto il più feroce attacco alla rappresentanza popolare mai portato nel nostro Paese alla Costituzione con la deforma Renzi-Boschi-Verdini. Vuole il nostro nientemeno contrastare l’avanzata della democrazia diretta via web, la ”dittatura dei clic“, e offre agli italiani la via più improbabile: un’alleanza della casta. ossia la pospettiva oligarchica bocciata il 4 dicembre.
Certo, si può nutrire qualche dubbio sul fatto che il web sia l’unico rimedio alla crisi della democrazia rappresentativa, però può contribuire a migliorare la democrazia. I nuovi strumenti della Rete possono consentire la realizzazione di forme di partecipazione. Zanda invece appare come un ottuso difensore dell’attuale esproprio della democrazia a favore di élites ristrette a fameliche. Una prospettiva non certo allettante per gli italiani. Oro collato per il M5S, praterie per Di Maio, Di Battista e Fico. Con questi assist dei piddini non diventa proibitovo il raggiungimento del 40%. Grillo, nel suo blog, può perfino permettersi di citare un gigante del pensiero democratico, Norberto Bobbio, e riportare un brano del suo noto libro “Il futuro della democrazia“. Già nel 1984 - ricorda Grillo - il filosofo torinese scriveva: “Nessuno può immaginare uno stato che possa essere governato attraverso il continuo appello al popolo: tenendo conto delle leggi che vengono emanate nel nostro Paese all’incirca ogni anno si dovrebbe prevedere in media una chiamata al giorno. Salvo nella ipotesi per ora fantascientifica che ogni cittadino possa trasmettere il proprio voto a un cervello elettronico standosene comodamente a casa e schiacciando un bottone“. Ma non sapeva il buon Norberto che sarebbero venuti Zanda e Renzi a contrastare la sua previsione.
Riusciranno i nostri eroi a fermare il M5S? Chi vivrà, vedrà. Per ora lo fanno crescere a dismisura. Parola dei sondaggisti.
2 commenti
1 Oggi mercoledì 19 aprile 2017 | Aladin Pensiero
19 Aprile 2017 - 07:51
[…] Il PD prepara l’alleanza con FI in chiave anti Grillo e spiana la strada al M5S. Andrea Pubusa su Democraziaoggi. mer 19 apr 2017 aladinews aladin […]
2 michele podda
20 Aprile 2017 - 07:59
Bisognerebbe consigliare a Grillo una prudente e salutare permanenza nel rifugio del Supramonte, per sfuggire al rapimento che, in un periodo di trumpismo dilagante, brigate rosse&nere cercheranno di portare a termine.
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