Andrea Pubusa
Dell’assurdità della provincia del Sud Sardegna ho già detto. Non è prevista dallo Statuto, ha come capoluogo Carbonia e comprende i Comuni fino a Seu, Esterzili, Arbus e Muravera! Una follia! Ma ora la vicenda assume un aspetto ancor più grottesco: questa provincia ha come capoluogo Carbonia, ma la sede è…a Cagliari! Fuori della propriza circoscrizione. E’ come se l’Italia avesse come capitale Parigi o la Sardegna come capoluogo Torino! Vedere per credere, l’altroieri c’è stata l’inaugurazione della sede di Cagliari con tanto di taglio del nastro e foto, con l’Assessore Erriu, il commissario-podestà della Provincia Giorgio Sanna e il sindaco di Cagliari! E il primo cittadino di Carbonia, ossia quello del capoluogo orfano di sede? Assente!
Ma perché questa bizzarria! In sostanza Cagliari è capoluogo di due province quella di Cagliari1-citta metropolitana e quella di Cagliari2, alias Sud Sardegna. E a Cagliari verrà assegnato il personale di altra provincia! Ed Erriu non si nasconde? Senza senso del pudore e rispetto di sé spiega: “Prende forma l’assetto organizzativo della sede di una provincia vasta come quella del Sud Sardegna, che comprende punti operativi nel Sulcis, Medio campidano e Comuni che non sono entrati nella città metropolitana di Cagliari”. Quindi il problema non è rimettere in discussione la folle decisione di istituire questa assurda provincia contra Statutum, ma di darle un capoluogo fuori dalla circoscrizione. Una cosa mai vista e impensabile. E così, senza rendersi conto del ridicolo, l’Assessore agli enti locali dice serioso. La nuova sede risponde a tre esigenze: “Sostenibilità finanziaria, perché più la provincia è grande, più è facile organizzare i servizi in modo contenuto sotto il profilo dei costi; sostenibilità organizzativa, nel senso che le province hanno tuttora limiti di turn over molto stringenti, ma mettendo insieme le risorse umane provenienti dalle vecchie province è più facile organizzare i servizi; il terzo aspetto riguarda il rispetto della volontà elettorale del referendum”.
Poi Erriu ha ricordato che le popolazioni sono estromesse da questo ente, che pure secondo la Costotuzione sono autonomi, ossia dotati di autonomo indirizzo, espressione della volontà del corpo lettorale locale. Sono enti di secondo livello e le elezioni (non a suffragio universale, non sia mai detto di far votare cli elettori!) si terranno poco dopo le amministrative. Zedda annuisce, ma che centra? E’ sindaco di un comune fuori della cisrcoscrizione del Sud Sardegna e si atteggua a presidente delle due procvince: così, senza rendersi conto dell’anomalia, ha posto l’accento sul fatto che, come la Città metropolitana, anche la Provincia del Sud Sardegna “è un ente sano, senza un euro di indebitamento” e pure senza democrazia e rappresentanza.
Non poteva mancare lo sproloquio del podestà-commissario: “La sede che oggi inauguriamo è un centro di risposta – ha chiarito Sanna – un punto di protocollazione e di orientamento per l’utente che chiede anche lo svolgimento di una pratica”. Tradotto dal burocratese il cittadino di Carbonia che deve protocollare una pratica nella provincia di cui Carbonia è capoluogo deve recarsi a Cagliari!
Basta! Legateli subito! Perdoni Bisaglia, internateli con la camicia di forza. Riaprite un reparto speciale a Villa Clara! Subito!
1 commento
1 OGGI giovedì 9 marzo 2017 | Aladin Pensiero
9 Marzo 2017 - 09:21
[…] Andrea Pubusa su Democraziaoggi. ——————————– gio 9 marzo 2017 aladinews […]
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