Giacomo Meloni, segr. gen. CSS . Conf. sindacale sarda
Oltre un anno fa Eurallumina presentava alla Regione un progetto che prevedeva tra l’altro: la costruzione di una nuova centrale a carbone, l’innalzamento del bacino fanghi rossi fino a 46 m di altezza, lo smaltimento di un quantitativo enorme di ceneri di carbone nel bacino medesimo e dichiarava di non essere in grado di sapere se i nuovi fanghi rossi prodotti sarebbero stati rifiuti pericolosi o non. A fronte di molte e gravi carenze progettuali e delle numerose osservazioni pervenute, la Conferenza dei Servizi richiedeva ben 53 tra integrazioni e chiarimenti progettuali, di cui molti su aspetti qualificanti del progetto.
Ora, dopo un anno la stessa Conferenza dei Servizi si trova a valutare lo stesso progetto rivisto ed aggiornato e pare che l’unico intoppo rimasto per l’approvazione sia di carattere formale (una controversia in tema di competenza paesaggistica tra Stato e Regione). Del nuovo progetto non è dato a sapere nulla. Escludendo che Eurallumina abbia potuto rinunciare agli aspetti qualificanti del progetto originario (centrale, innalzamento bacino, smaltimento ceneri, ecc.), che renderebbero insostenibile l’iniziativa, pare di capire che la Conferenza dei Servizi, sicuramente pressata dalla politica, si appresta ad approvare un progetto-mostro, solo emendato e migliorato nei dettagli.
Ferma restando l’esigenza di fornire garanzie occupazionali ai lavoratori, ci si domanda come le Istituzioni (Comune di Portoscuso in primis), prima di esprimersi, non sentano il dovere di informare la popolazione, soprattutto locale, in merito a ciò che stanno approvando, altrimenti dobbiamo prendere atto che, il ricatto occupazionale da parte dell’azienda (e/o gli interessi particolari) sono talmente forti che tutti debbono tapparsi il naso e dire si?
Come spesso accade, Eurallumina otterrà ciò che vuole (massimo profitto) e la responsabilità di scelte discutibili avrà un doppio alibi all’interno delle Istituzioni che si palleggeranno la responsabilità: i Tecnici partecipanti alla Conferenza si giustificheranno con le pressioni politiche ricevute (alcune sono plateali sui giornali), la Giunta delibererà l’autorizzazione sulla base di pareri tecnici della Conferenza!
Dobbiamo fare in modo che almeno questa volta ci sia chi vorrà vederci chiaro in questa procedura ed andrà ad analizzare la regolarità di ogni aspetto tecnico e procedurale che ha portato ad approvare (come sicuramente sarà) un progetto quantomeno discutibile, proposto da un’azienda i cui trascorsi non sono certo edificanti.
Forse, con un po’ di lungimiranza, gli stessi sacrosanti obiettivi occupazionali, si potrebbero ottenere obbligando l’azienda a bonificare quanto ha inquinato e non consentendole di proseguire l’attività senza adeguate garanzie di salvaguardia ambientale e sanitaria. Queste garanzie sono dovute non solo ai lavoratori della ex Eurallumina, ma a tutti i lavoratori del territorio che hanno visto rovinato il loro lavoro come i pescatori, gli operatori turistici, gli agricoltori e gli allevatori della zona contigua a Portoscuso.
Allo stesso modo, si garantiscano le popolazioni che abitano i territori interessati, dal punto di vista sanitario ed ambientale.
4 commenti
1 Oggi domenica 5 febbraio 2017 | Aladin Pensiero
5 Febbraio 2017 - 10:33
[…] ma nel rispetto dell’ambiente Giacomo Meloni, segr. gen. CSS, Confederazione sindacale sarda. su Democraziaoggi. dom 5 feb 2017 […]
2 Giacomo Meloni
5 Febbraio 2017 - 21:02
Oltre la macchina del fango che è azionata da veri e propri criminali piccoli e grandi,vi è l’arma del silenzio,quella di ignorare chi si oppone al malaffare…Osservate cosa sta succedendo per la vertenza Eurallumina.Moltissimi si nascondono dietro la protesta degli operai che hanno ragione di rivendicare i posti di lavoro,ma che da anni sono sotto ricatto perchè gli stessi partiti politici e i grandi sindacati che fingono di sostenerli non hanno saputo costruire alternative valide alle fabbriche inquinanti.La grande stampa e TV parla solo degli eventuali vantaggi occupazionali legati al riavvio dell’Eurallumina,ma tace sulle osservazioni di merito che sono state fatte da molti soggetti che si oppongono quali Sardegna Pulita,Confederazione Sindacale Sarda,Atssozius Consumadoris Sardinia ,Adiaquas,Carlofortini Preoccupati e Gruppo d’intervento Giuridico che non sono stati neppure convocati dall’ultima Conferenza dei Servizi del 31/1/2017come loro sarebbe spettato di diritto.La grande stampa tende a far apparire che attorno al riavvio della fabbrica più inquinante d’Europa ci sia il più largo consenso,spinge alla solidarietà degli operai da 8 anni in cassa integrazione,mette in risalto come tutta la Giunta Pigliaru/Paci/Erriu sia favorevole,pubblica le prese di posizione dei senatori PD e mostra le foto degli assessori e dei politici che si esprimono a favore. Sostiene il grido di battaglia di una Giunta Reg.le finora prona ai voleri del Governo Renzi a cui ha fatto la campagna per il SI al Refendum Costituzionale,salvo poi invocare l’Autonomia per la presa di posizione della Ministra della Sanità Lorenzin contro gli stipendi d’oro del super manager della ASL Unica e contro il Ministro dei Beni Culturali Franceschini per aver osato a mettere il veto per il disastro costiero che il bacino dei fanghi rossi aggraverebbe se il nuovo progetto dell’Eurallumina andasse in porto.Nessun giornalista di carta stampata nè TV fa vedere il disastro.Nessuno che parli del fatto che sia l’Eurallumina che la Portavesme SrL vogliono il dissequestro della parte attualmente bloccata del bacino dei fanghi rossi per continuare a versare i residui di lavorazione di entrambi le fabbriche come pure nessuno parla della centrale a carbone che la Rusal intende costruire a 400 metri dall’abitato di Portoscuso per fruttare il carbone che porerebbe dalla Russia (il vero affare ) e la richiesta assurda di sopraelevare fino a 46 metri le colline dei fanghi rossi che potrebbero collassare provocando un immane disastro e poi nessuno parla delle malattie e morti per cancro al pancreas e alla prostata che in tutto il territorio interessato del Sulcis ha raggiunto numeri preoccupanti.Nessuno parla delle proteste dei lavoratori della pesca,degli operatori turistici e degli agricoltori del luogo e della stessa Carloforte che hanno chiuso le attività per colpa dell’Eurallumina quando era in funzione.E se si ribellassero questi lavoratori silenziosi che superano di gran lungacome numero quelli in forza all’exEurallumina ed occupassero la sala Giunta ? Allora sarebbe una guerra civile ? Basta con le menzogne politiche e sindacali.Vogliamo una svolta.Facciamoci sentire e lottiamo per uno sviluppo diverso che non sia sotto il ricatto di chi ha usato e vuole continuare ad usare la Sardegna come pattumiera.
Mi sto chiedendo come la Conferenza dei Servizi abbia potuto riunirsi senza convocare le associazioni che hanno presentato entro i termini le osservazioni al Progetto.Ma fatto ancora più importante mi chiedo come i Commissari abbiano accettato di superare l’ostacolo del sequestro in atto di una parte consistente del bacino dei fanghi rossi.ll Magistrato dr.Cocco -da noi interpellato- ci ha detto di conoscere millimetro per millimetro la zona soggetta a sequestro per disastro ambientale e che,stante la situazione,non autorizzerà mai il dissequestro nonostante le pressioni delle Aziende,dei politici e degli stessi sindacati.Ebbene sapete come stanno aggirando questo vincolo ? IN MODO CRIMINOSO perchè stanno costringendo i tecnici a dichiarare che i fanghi rossi che saranno prodotti dalla nuova Eurallumina/RUSAL non saranno classificabili come pericolosi.A proposito di pericolo di frane e smottamenti,voglio ricordare il disastro di pochi anni fà in Ungheria e recentemente in Brasile,tenendo conto che il nostro bacino di fanghi rossi è molto più ampio di quelli che hanno prodotto i noti disastri e che le attuali colline di fanghi rossi le voglione elevare fino a 46 metri di altezza .FOLLI ! Qualcuno accusa me in particolare (Tipo il grande sindacalista Manolo della CISL che mi insulta nel suo blog ) e la Confederazione Sindacale Sarda di essere un falso sindacalista perchè non tutelo i lavoratori dell’ex Eurallumina.Rispondo che il giudizio su di me e sulla CSS deve essere dato conoscendo la nostra storia -35 anni - di battaglie per il lavoro ,per l’ambiente,la salute ed in Nuovo sviluppo.Noi vogliamo il bene di tutti i lavoratori,non solo di quelli dell’ex Eurallumina . che pure hanno usufruito in questi 8 anni della cassaintegrazione -,ma vogliamo tutelare i pescatori,gli operatori turistici e gli agricoltori-senza cassa integrazione ed indennizzi- che pure hanno subito gravi danni quando era in produzione quella dannata fabbrica,che ha compromesso un largo tratto di mare di fronte a Carloforte e che ha avvelenato i terreni nella zona circostante..Inoltre difendiamo gli stessi lavoratori e le popolazioni che si stanno ammalando e purtroppo molti di loro muoiono di tumore e di cancro a causa del disastro ambienta
3 Italia Nostra sulla vicenda Eurallumina: “Ancora assistenzialismo e nuovo inquinamento per il Sulcis” | Aladin Pensiero
5 Febbraio 2017 - 23:51
[…] Ecco perché diciamo NO all’Eurallumina CSS Confederazione Sindacale Sarda (su Democraziaoggi)- Euroallumina: occupazione sì, ma nel rispetto dell’ambiente. Italia Nostra sulla vicenda Eurallumina: “Ancora assistenzialismo e nuovo inquinamento per il […]
4 Oggi lunedì 6 febbraio 2017 | Aladin Pensiero
6 Febbraio 2017 - 09:28
[…] e SI al Lavoro. —— Euroallumina: occupazione sì, ma nel rispetto dell’ambiente. Giacomo Meloni, segretario generale CSS, su Democraziaoggi. […]
Lascia un commento