Non dimentichiamo la Shoah

27 Gennaio 2009
Nessun commento


Red

Oggi giornata della memoria della Shoah, fra cerimonie rituali e mobilitazioni vere. Fra le tante segnaliamo tre iniziative particolarmente interessanti. E anche se nulla è paragonabile allo sterminio degli ebrei (ma anche di zingari e gay) perpetrato dai nazisti,  non dimentichiamo le tante carneficine dei nostri  giorni, frutto anch’esse di un tragico disegno di sopraffazione e di violenza.

Convogli ferroviari con studenti

Per la Giornata della Memoria il Molise ha organizzato un insolito viaggio in treno. Con la collaborazione delle Ferrovie dello Stato, la Regione ha infatti ideato ’Il treno della memoria’. Si tratta di un convoglio ferroviario che percorrera’ la tratta Campobasso-Isernia e ritorno con a bordo gli studenti di varie scuole elementari e medie della regione cui sara’ cui sarà spiegato il dramma della Shoah. Il convoglio fara’ una breve sosta a Bojano (Campobasso) per poi ritornare nel capoluogo regionale dove saranno consegnate alcune targhe ricordo.

Un treno della memoria per Auschwitz  partito da Firenze, organizzato dalla Regione Toscana, con a bordo 800 persone tra studenti delle scuole superiori e giovani di diversi paesi che frequentano le università toscane.

Sindacati ad Auschwitz

Tra le iniziative si segnalano anche quella di Cgil e Cisl della Lombardia che hanno organizzato con la Provincia di Milano il viaggio ad Auschwitz per studenti, lavoratori e pensionati, in tutto 1.200. Hanno incontrato i sindacati spagnoli, francesi e polacchi per discutere sull’attualità dello sciopero come forma di lotta per la conquista della libertà e della democrazia. Se gli spagnoli hanno parlato degli scioperi e delle insurrezioni all’epoca del franchismo e i polacchi dell’esperienza di Solidarnosc nei cantieri navali di Danzica, i sindacati italiani hanno ricordato gli scioperi del 1944 tra Milano e Torino. «Oggi - ha spiegato Mino Baseotto, segretario regionale della Cgil - è figlio del suo tempo. Fortunatamente i problemi sono altri e non la conquista della libertà e della democrazia».

0 commenti

  • Non ci sono ancora commenti. Lascia il tuo commento riempendo il form sottostante.

Lascia un commento