Aldo Lobina

Non si offenda  il Presidente Pigliaru se nel bestiario allegorico politico mi è piaciuto avvicinarlo al polpo piuttosto che al leone o alla pecora o alla faina.  Egli non ha evidentemente né la forza del leone né l’utilità della pecora.  Né può essere paragonato alla faina, anche se ha una macchia bianca sul petto, perché in Sardegna la faina, come il leone, non esiste e poi  il fatto che i tre animali appartengano ai vertebrati, che sono un sottotipo dei Cordati, esclude aprioristicamente le tre ipotesi.  I vertebrati sono dotati cioè di corda,  sono cioè caratterizzati dal possedere una struttura scheletrica ossea e/ o  cartilaginea. “Davvero sua eccellenza mancava in quel momento soltanto della coda per esprimere devozione”, diceva Sciascia.  Ho superato le incertezze di Amsicora, pensando al cefalopode, suggerendo l’immagine del polpo, che è comunque un animale intelligente.  Anzi è considerato uno degli invertebrati più intelligenti, capace come è di imparare, osservando quello che fanno altri della sua specie o del suo partito: scodinzolare. Come non dare ragione ad Amsicora!  Dietro ai grandi della terra, dietro Matteo e Xi con le rispettive consorti, ho visto tre bandiere, ne mancava una, la Sua, onolevole, e la mia. Dov’era la bandiera della Sardegna, dov’era il presidente dei Sardi, mentre  quei grandi si parlavano?  Era andato a ricuperare una bandiera dei quattro mori per metterla insieme a quella cinese, europea e italiana? O era intento a scattare  la foto ricordo dei due statisti con le rispettive consorti?  “Uno scalo tecnico può valere una Cina per i Sardi” – ha pensato questo? Che ingenuo!  Io non capisco niente di cerimoniale,  sia chiaro, ma certo l’ennesima passerella mediatica del nostro nuovo padre costituente alla vigilia dell’appuntamento elettorale referendario non è sfuggita neanche a me. Poi bandiera in più, bandiera in meno! Aereo in più, aereo in più. Avete visto quante bandiere italiane aveva Renzi dietro di lui in una sua recente performance? In barba ai regolamenti. Oggi nel bel mezzo di un dibattito sul referendum, tenutosi nel mio paese, ho sentito uno dei suoi assessori, onolevole Pigliaru, quello degli enti locali, dire che il nostro statuto verrebbe disapplicato se dovesse vincere il Sì, proprio per permettere una rappresentanza nel senato delle regioni, vietata ai consiglieri regionali sardi  dal vigente statuto. Che regalo, forse proprio per lei! Che bello! Onolevole senatore.
Il polpo possiede tre cuori  Ai Sardi basterebbe avere un presidente con un solo cuore rivolto alla Sardegna  e ai suoi problemi. Fra qualche mese Xi si ricorderà di un bel resort, come tanti altri a 10 stelle visitati in giro per il mondo, dove ha gustato qualche dolcetto e bevuto qualche buon vino en passant, ma dimenticherà presto l’isola, avendo anche qualche altra isola cui pensare. I Sardi invece si ricorderanno di un presidente pronto a giurare sulla nuova costituzione, che se ne frega (passatemi l’espressione) dello Statuto dei Sardi. Ai quali basteranno invece solo 5 stelle per ricordarsi di lui. Onolevoli saluti!