Francesco Cocco
Forse qualche anziano ricorda l’avvocato Marche. I suoi esilaranti comizi in Piazza Yenne , a Cagliari, non possono essere facilmente dimenticati anche se sono passati 70 anni , quanti appunto ne ha la Costituzione repubblicana che si vuol rottamare. Era la seconda metà degli anni ’40 del secolo scorso. Nel 46 si discuteva di “repubblica o monarchia”, poi nel ‘48 “ del pericolo dei cosacchi in Piazza San Pietro”. Nelle mia memoria sono ancora nitide le immagini di una folla oggi impensabile presente ai comizi di De Gasperi, Togliatti, Nenni. Ma nella mia mente di fanciullo più che la partecipazione ai discorsi di quei grandi leaders politici si è impresso il ricordo del comizio dell’ avvocato Marche.
Ricordo quello che oggi verrebbe definito “un popolo dialogante”. Sì perché l’oratore rivolgeva delle domande agli astanti tipo “volete un ponte che vi colleghi con Civitavecchia?” oppure “ volete una razione a persona di 1 kg. di carne al giorno?” (si era ancora in regime di tessere annonarie). L’ aspetto più esilarante era che la stragrande maggioranza dei presenti s’inginocchiava ed in coro invocava l’elargizione dei benefici promessi. Una grande carnevalata fuori stagione conclusa con una grande risata. Evidentemente, pur in tanta fame e miseria, sopravviveva il senso dell’ umorismo e la capacità di scindere il serio dal cialtronesco.
Il ricordo dell’ avvocato Marche mi è tornato alla mente sentendo la promessa del premier Renzi di realizzare il ponte di Messina. Il territorio italiano si sbriciola tra un terremoto ed un’ alluvione, il sistema ferroviario va a pezzi, la disoccupazione costringe le energie più valide all’ emigrazione, poco importa! Il governo promette quattordicesime mensilità , aumento di pensioni, buoni alle famiglie numerose , forse pensando che tanto gli italiani sono allocchi e nell’ attesa il 4 dicembre voteranno sì al referendum. Parole, parole, parole era il refrain di una vecchia canzone. Il dato certo è che il debito pubblico col governo Renzi sta aumento della cifra record di 100 miliardi di euro all’ anno.
Non saprei dire quali fossero gli obiettivi dell’ avvocato Marche, forse creare un clima di qualunquismo che favorisse le liste dell’ on. Giannini. Mi pare invece chiaro l’ obiettivo di questa politica di irresponsabili promesse: offrire offe ad un corpo elettorale che si vuole beffare. In fondo niente di nuovo, è un metodo antico di duemila anni : promettere panem et circenses e la fex Romuli abboccherà. Metodo antico applicato da tutte le oligarchie per le quali il popolo non è degno di rispetto appunto perché è “feccia di Romolo”.
1 commento
1 Impegnati per il NO | Aladin Pensiero
11 Ottobre 2016 - 08:15
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