Caro Prof. Mistretta, legga i testi prima di fare appelli

9 Ottobre 2016
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Aldo Lobina

Mistretta parla senza conoscere il testo Renzi-Boschi

Gentile  professore,

ho letto con un certo sconcerto il suo appello rivolto ai giovani per indurli a votare SI’ al Referendum sulla Riforma Costituzionale.
Ciascuno di noi ha diritto di esprimere e anche promuovere le proprie idee e di richiederne la condivisione. Fin qui non ho assolutamente nulla da obiettare.
Rispetto proprio tutti, per educazione.  Serbo un particolare riguardo  per le opinioni di coloro che per lunghi anni hanno svolto un ruolo importante,  non solo di insegnamento, ma anche di gestione di istituzioni legate alla ricerca,  all’innovazione e allo studio del pensiero umano ai livelli più alti di formazione.

Mi meraviglio per la disinformazione contenuta nella sua proposta. L’attuale Costituzione prevede certo che i senatori  siano eletti a suffragio universale e diretto dagli elettori che hanno superato il 25 anno di età su base regionale. E non mi pare un cattivo ordinamento, se si deve mantenere in piedi un senato, che del resto, la riforma che Lei sposa mantiene. Il professore afferma che con la modifica proposta da Renzi verrebbero inclusi nella scelta dei senatori i giovani della fascia 18-25 anni. Nulla di più fuorviante. E’ vero invece che se dovesse malauguratamente vincere il Sì ad essere esclusi dall’elezione del Senato della Repubblica non sarebbero solo i giovani, ma tutti i cittadini, in contraddizione col principio fondamentale dichiarato all’articolo 1 della nostra Costituzione secondo il quale “la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e limiti della Costituzione”. Il Senato, istituzione fondamentale di sovranità, verrebbe composto da unità scelte tra persone elette per svolgere altre funzioni  e quindi verrebbe svilito.
Viene contraddetto infatti proprio l’articolo 1 nel secondo comma. Viene cioè apportata una modifica sostanziale che contraddice un principio essenziale.

Alla fine viene ridotto il potere di tutto il corpo elettorale che non sceglie i propri rappresentanti. Questo fatto corrisponde ad una diminuzione  di democrazia in un tempo in cui la finanza, le banche, i poteri forti della globalizzazione la offendono deliberatamente.  Gentile professore, crede davvero che la   partecipazione diretta dei cittadini sia un ostacolo per la democrazia e la sua capacità di governo? 

Il Referendum sarà certo una occasione di riflessione  per tutti, non solo per genitori, professori ed educatori in genere. Ma, caro professore , il buon maestro non  è quello che cerca di convincere, ma quello che offre strumenti  di conoscenza,  di induzione al ragionamento e  alla scelta consapevole.

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