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Pino Calledda - consigliere cimunale M5S
Pino Calledda, consigliere comunale del M5S, replica a Massimo Zedda sul NO alle olimpiadi, deciso dal Sindaco di Roma. Zedda è subito salito in cattedra, unendosi, scompostamente al coro dei critici della Raggi, senza leggere (le malelingue insinuano che abbia scarsa propensione alla lettura!) e considerare la vasta letteratura contraria alle olimpiadi.
“Domani - ha detto il nostro sindaco - il Presidente del Coni Malagò dovrebbe essere a Cagliari, parleremo con lui e con il Governo per decidere insieme che cosa fare dopo il no alle Olimpiadi della Sindaca di Roma Virginia Raggi. Credo che questo rifiuto sia un grave errore, dopo gli impegni assunti dal Comune di Roma e la presentazione della candidatura del Paese. Oltretutto quando mancano pochi mesi alla decisione finale del Comitato Olimpico Internazionale.Penso che con altri Sindaci, con i Governatori di altre Regioni si possa lanciare l’idea di una raccolta di firme e di un referendum che coinvolga i cittadini romani, i cagliaritani, insieme a tutti gli italiani. Decidano gli italiani”. Sconcertante, forse Massimo non sa che i referendum disciplinati dalla Carta sono quello abbriogativo e quello oppisitivo nell’ambito del procedimento di revisione costituzionale. Quello da lui voluto esiste solo nella sua testa. Dunque è impossibile. Poi si lascia andare a battute spiritose e velenose: “Capisco, però, anche le preoccupazioni della Raggi. Difficile gestire le Olimpiadi tra otto anni quando non si è in grado in tre mesi di nominare un Assessore al bilancio.”
Al sindaco replica Pino Calledda: “nella sua Giunta precedente, dopo le dimissioni del primo Assessore, Zedda tenne per se la delega al bilancio. Perché continua con questa strategia? Credo che la risposta sia nella sua incapacità di Governare tutte le politiche legate al Bilancio oggi coperto tecnicamente dal Dirigente. Non a caso ci ritroviamo la Tari tra le più alte in Italia, i risparmi non vengono spulciati attentamente, niente lotta ai grandi evasori e ancor di più nella stessa Commissione si continuano a portare una marea di “debiti fuori bilancio” che successivamente finiscono in Consiglio senza interrogarsi sulle vere cause che producono questi debiti per i cittadini cagliaritani.
Le Olimpiadi sono sicuramente un beneficio per chi si occupa di mattone, ma esiste una corposa letteratura sul fatto che non lo siano per i cittadini. Riguardo le ultime, un sondaggio ha rivelato che il 63% dei brasiliani ha ritenuto che i giochi portassero più danni che vantaggi al paese. Il loro costo è stato stimato in 10,5 miliardi di euro, senza considerare nemmeno tutte le spese indirette, e non sono state le più dispendiose, quelle di Pechino hanno toccato i 40 miliardi di euro.
Virginia Raggi, legittimamente, ha ritenuto che i costi per la città sarebbero superiori ai benefici e che gli interessi dei cittadini vengano prima e non coincidano con quelli del mattone. Un principio, questo, che le amministrazioni di Cagliari, di centrosinistra e di centrodestra, hanno troppo spesso dimostrato di ignorare.
Allora, caro Sindaco, dia un segnale e lasci perdere Roma, saranno i romani a decidere sul futuro politico della propria città. Completi la Giunta con il nuovo Assessore al Bilancio e avvii politiche fiscali vere a favore dei cittadini cagliaritani”.
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