Il Psd’az è perduto!

12 Gennaio 2009
37 Commenti


Andrea Pubusa

Il Psd’az ha deciso di allearsi col centrodestra. E’ una notizia dolorosa e grave, che forse non sposterà molti voti, ma che ha un valore simbolico enorme. Una forza storica della Sardegna, di sicura tradizione democratica lascia il centrosinistra.

Gli atteggiamenti su questa scelta possono essere di due tipi: l’anatema ovvero cercare di capire. Di comprendere anzitutto le cause. Ora su questo c’è purtroppo ben poco da dire. Soru (il centrosinistra, Passoni ecc. non c’entrano perché non decidono nulla) ha posto a tutti gli interlocutori una scelta secca: accettare il programma da lui predisposto ed espungere dalle liste “gli infedeli” oppure fuori. Il Psd’az si è visto così chiudere la porta in faccia, senz’alcun confronto e non si è sentito di fare lo zerbino del Presidente. Possiamo condannarlo per questo? Credo proprio di no. La dignità nei rapporti personali e anche in quelli politici è la prima cosa da salvaguardare. Certo, questo non vuol dire condividere la virata a destra. Il Psd’az aveva la possibilità e il dovere di tentare di costruire un raggruppamento di tutte le forze democratiche e progressiste che nell’area del centro e della sinistra non condividono la pretesa autocratica di Soru. Per esempio, pare che i socialisti siano su questa strada. Perchè non si è tentata l’alleanza? Senza dubbio questa ipotesi è stata largamente compromessa dalla piatta subalternità a Soru di Rifondazione e del PdCi, cui si sono poi accodate, con qualche mugugno, IdV e SD. Tuttavia una forte ed aperta iniziativa politica nei mesi scorsi avrebbe potuto avere miglior sorte. Anche se un’operazione di questo genere, per essere credibile, necessitava del mitico passo indietro di qualche alto e inossidabile dirigente sardista. Per dirla con franchezza, Giacomo Sanna, dopo la sciagurata candidatura con la Lega, avrebbe dovuto favorire questa operazione mettendosi da parte.
Sull’alleanza del Psd’az col PdL pesa quindi la sensazione che, sulle ragioni politiche, abbiano prevalso posizioni personali dei più stagionati dirigenti sardisti. E il programma (certamente di spessore) in questo contesto finisce per apparire una copertura senza speranza realizzatrice. Il Psd’az vuole avere in Sardegna il peso che la Lega ha nel governo nazionale. C’è però da considerare che Bossi ha voti e radicamaneto sociale. Il Psd’az è molto più debole ed è improbabile che riesca veramente ad incidere sulla politica di un eventuale governo di  centrodestra, dominato dal Cavaliere.

Il Psd’az, dunque, tenta di nuovo l’avventura governativa col centrodestra, come fece negli anni ‘50 e primi anni ‘60, riducendosi al lumicino, da grande forza popolare che era stato dopo le due guerre. E fu proprio per questo suo  approdo moderato che Lussu  - non lo si scordi - l’abbandonò nella seconda metà degli anni ‘40. Allora (come il leggendario capitano dell’Altopiano non mancò di rilevare lucidamante nei suoi scritti) fu il prevalere di un notabiliato professionale e agrario a determinare l’alleanza del Psd’az con la DC, un notabilato che certo si era comportato con dignità, mettendosi da parte, durante il ventennio nero, ma  che aveva perso la spinta propulsiva e trasformatrice del primo sardismo. Ed oggi sembra ripetersi quel percorso.  
Ma tornando all’attualità, sta di fatto che la politica dei pugni in faccia non paga. Crea divisioni e rotture. E di questo indubbiamante Soru porta una gran parte della responsabilità. Coi sardisti, coi socialisti ed anche con gran parte degli stessi iscritti al PD ha giocato alla rottura e all’umiliazione. E così si è atteggiato verso settori importanti delll’intellettualità democratica, critica della sua propensione monocratica. E non serve a nulla nasconderlo.
Detto e ripetuto che la scelta dei sardisti non è condivisibile, per capire meglio di cosa si stà parlando, a fronte della porta in faccia di Soru, ecco come Cappellacci ha risposto al Psd’az. In politica anche le forme hanno la loro importanza. Ma perchè non paia che si stà parlando solo di galateo politico,  si legga il programma del Psd’az. A fine lettura chiedetevi perché le proposte del Psd’az non sono state prese in considerazione da Soru. Sono antiquate? Sono incompatibili col centrosinistra? Sono contrarie agli interessi dell’Isola? Non sembra. E poi non è lo stesso Soru ad evocare l’autonomia e la schiena dritta dei sardi? Ed allora, perchè coi sardisti non si è aperto il confronto? Perché li si è buttati fra le braccia del PdL?

Ciò detto, ecco il documento firmato da Cappellacci su cui il Consiglio Nazionale del Psd’az ha sancito l’alleanza con il candidato presidente.
Di seguito la trascrizione ripresa dal sito www.sardegnaeliberta.it
Cagliari, 10 gennaio 2009
Gentilissimo Segretario,
nel recente incontro con la Vostra delegazione ho evidenziato come sia necessario, per il bene e lo sviluppo della Sardegna, far di tutto affinché le nostre forze unite riescano a dare un nuovo governo alla nostra terra.
La sostanziale convergenza sulla vostra piattaforma programmatica costituisce un importante punto di partenza per definire l’accordo tra le forze di centro destra moderati e il Psd’az.
Nel merito voglio sottolineare come siano apprezzati e condivisi:
varo immediato di un piano straordinario di sostegno alle famiglie e alle imprese anche mediante modifica delle politiche fiscali e dello sviluppo con allargamento delle zone a fiscalità di vantaggio e la creazione di un welfare regionale.
ridefinizione del piano energetico regionale al fine di inserire fra le priorità quella della creazione di un polo ambientale avanzato di ricerca, sperimentazione e di produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili e riconoscimento della esigenza che tutto il territorio della Sardegna sia denuclearizzato;
avvio di una collaborazione istituzionale con il Governo nazionale per i necessari approfondimenti e la definizione di un percorso condiviso di sviluppo delle aree e delle comunità locali in cui insistono poligoni militari ritenuti non più strategici;
riscrittura dello statuto in direzione di un deciso aumento di sovranità attraverso l’Assemblea Costituente;

modifica della legge statutaria con un severo rafforzamento della disciplina del conflitto di interessi;
riforma urbanistica con l’accento sulla tutela ambientale, certezza delle regole valide per tutti, rispetto delle competenze comunali;
valorizzazione della lingua e della cultura sarda per una nuova politica della scuola e della cultura stessa e insegnamento della lingua sarda nelle scuole primarie e secondarie;
avvio di una collaborazione istituzionale con il Governo nazionale per i necessari approfondimenti e la definizione di un percorso condiviso riguardante la continuità territoriale per le persone e le merci da affrontare anche con soluzione a carico della fiscalità italiana nel rispetto del quadro regolamentare europeo;
modifica della legge elettorale per una effettiva riduzione del numero dei consiglieri regionali e distinzione e riequilibrio dei poteri tra Presidente e Consiglio.
Su queste basi ritengo di poter impegnare me stesso e la coalizione affinché tali obbiettivi siano patrimonio comune della coalizione della quale mi auguro il Psd’az voglia far parte nella consapevolezza della sua specificità e identità che potrà valorizzare le politiche che la nuova maggioranza porrà in essere a vantaggio della Sardegna, con una sua responsabilità diretta anche in seno all’amministrazione.
I tempi entro i quali procedere saranno estremamente brevi anche per far fronte all’urgenza di alcuni dei problemi che gravano sulle spalle delle famiglie e delle imprese sarde.
Ritengo di poter affermare che alcuni di questi troveranno spazio già nella finanziaria per il 2009 che colpevolmente Soru ha lasciato per aria, valga per tutti il 1.
Per altri sarà nostra cura procedere velocemente con il varo delle commissioni consiliari competenti alle quali affidare da subito lo studio delle modifiche alle nonne di cui ai punii 6. 7. 8. e 9.
La volontà per la riscrittura dello Statuto mediante l’assemblea costituente era già condivisa per cui non vedo ostacoli a far si che questo strumento di grande partecipazione democratica e di coinvolgimento delle migliori forze intellettuali della nostra terra qual è l’assemblea costituente, possa finalmente concretizzarsi.
Sul punto n. 3 ritengo utile che l’avvio dell’iter prefigurato veda in primis il coinvolgimento delle popolazioni interessate per mezzo dei loro rappresentati istituzionali, Sindaci, Consigli Comunali, per concordare con loro un percorso condiviso.
Sulla necessità di rendere evidente e chiaro il ruolo riconosciuto al Psd’az a tutti i livelli di rappresentanza elettorale e di Governo sarà cura del Psd’az stesso indicare come e chi potrà far si che questo sia ben chiaro ed evidente a tutti i Sardisti. Tanto mi ero impegnato a sottoporre alla Vostra attenzione in vista del Vostro importarne appuntamento di sabato 10 gennaio 2009.
Cordiali saluti
Ugo Cappellacci

37 commenti

  • 1 Sergio Ravaioli
    12 Gennaio 2009 - 11:16

    Caro Pubusa,
    non ho i numeri circa la frequentazione del tuo blog, ma indubbiamente sta svolgendo una funzione positiva, direi unica, nel panorama politico regionale. Su Democrazia Oggi abbiamo letto riflessioni profonde, non semplici e sopratutto non facili a firma di persone, tu per primo, che nella storia della sinistra in Sardegna hanno svolto un ruolo importante. Una prova di laicità e di “schiena dritta” della quale la Sardegna ha grande bisogno, che però sarebbe colpevole lasciare a metà.
    La metà a mio avviso ancora da percorrere comporta la presa d’atto che la sinistra come l’abbiamo conosciuta in Italia ha fatto karachiri: a livello nazionale con l’esperienza dell’ultimo governo Prodi, a livello regionale con l’esperienza Soru. Il PD di Veltroni sembrava averlo capito, ma anche esso si è fermato a metà strada e rischia seriamente di affondare, anche per via dei tanti Tafazzi che picconano il vascello in un mare oggettivamente tempestoso.
    Le due montagne ancora da scalare, sempre a mio avviso ovviamente, sono:
    1 – La Sardegna (come l’Italia) ha bisogno di pacificazione: basta con i leader condottieri! Il cattivo politico ha bisogno del nemico per sopravvivere. Ora abbiamo bisogno di costruttori come De Gasperi e Berlinguer, non di guerrieri come Berlusconi e Soru.
    2 – Occorre costruire un nuovo “paradigma” politico, economico e di convivenza sociale. Stiamo assistendo ad una “rottura di paradigma” (concetto preso a prestito da Thomas Kuhn sul quale mi piacerebbe ritornare), per cui alle vecchie regole condivise che ci consentivano di intenderci e di costruire non se ne ancora sono sostituite altre. Bisogna continuare a lavorare per costruire un nuovo paradigma, con passione e senza rimpianti (in questo stesso blog c’è stato qualche interessante intervento sull’elevato livello di entropia della sitazione attuale).
    In questo momento è quindi importante rideminsionare il DUX Berlusconi ed il DUX Soru. Al secondo ci dobbiamo pensare noi; per il primo l’operazione è più difficile, ma si comincia a sentire qualche scricchiolio e forse non dovremo attendere che provveda il Padreeterno.
    Per la costruzione del nuovo paradigma politico è importante che le voci critiche, come quelle che si ascoltano in questo blog, non si calino le braghe nè si arrocchino in un aristocratico, schifato disdegno verso le bassezze della politica attuale.
    Rapidamete un cenno alle vicende recenti. Nei pochi luoghi che mi hanno ospitato (incluso questo blog) ho sempre sostenuto non solo la necessità, ma anche la splendida opportunità che si presentava alla Sardegna per la costituzione di un terzo polo. C’erano le condizioni per mettere assieme (cerco di non dimenticare nessuno) PSd’Az, PSI, UDC, IDV, Riformatori, Verdi, Repubblicani, Liberali, altre organizzazioni Sardiste e segmenti vari della disgregata sinistra. Una coalizione che avrebbe certamente potuto superare il 20% dei consensi elettorali e segnare una vera svolta nel panorama politico, non solo regionale.
    Purtoppo non è andata così, in primis perché Soru ha capito che questa architettura poteva realizzarsi ed ha attuato il blitz che conosciamo, in secundis per il ruolo svolto (o meglio non svolto) dall’ UDC locale che, a differenza di Casini (il quale oggi scrive: bisogna smatellare PD e PDL) , si è appiattito sulle vecchie alleanze. Tacciamo sul flop di Di Pietro, al quale gli elettori Sardi non manchereanno di riservare un trattamento ben diverso da quello degli Abruzzesi.
    Vero che il PSd’Az è stato soltanto tiepido nei confroni dell’opzione terzo polo, ma bisogna riconoscere che le alleanze non si fanno da soli: se gli interlocutori non rispondono non resta che prenderne atto.
    Per concludere ritengo sbagliato dire che “Il PSd’Az è perduto”: purtroppo è perduto, nel senso che abbiamo smarrito, il PD ed in genere la sinistra, come dimostra il contributo – del quale nessuno se ne è accorto – da essa dato alla giunta Soru.
    Piangiamo pure, ma continuiamo a ragionare ed iniziamo a costruire.

  • 2 Massimo Marini
    12 Gennaio 2009 - 11:50

    Però ci sono una serie di cortocircuiti nell’intervento di Ravaioli. Si auspica un leader in grado di costruire e poi ci si rammarica per la mancata alleanza minestrone che avrebbe avuto, come Ravaioli stesso auspica citando e sottoscrivendo Casini, il solo merito di portare via voti a destra e a sinistra. Facciamo una cosa: aboliamo per decreto i termini destra e sinistra nel dibattito politico. Così magari gli elettori si troverebbero “costretti” a leggersi i programmi per capire chi votare. Per quanto riguarda il “ricambio” leaderistico a me la cosa pare un tantino più complicata. Nel senso che non sarà sufficiente il Padreterno per liberarci, anche a livello regionale, di “questo” modo di intendere la politica (con la p minuscola): i giovani (a destra soprattutto ma anche a sinistra) che emergono dai movimenti non sono altro che cloni dei propri sponsor più maturi. Vedasi a tal proposito l’elezione del segretario dei Giovani Democratici avvenuta con delle primarie francamente imbarazzanti. L’unica (utopistica?) soluzione, almeno per il PD, sarebbe quella di promuovere un tesseramento “di massa” avente lo scopo di defenestrare in blocco l’attuale dirigenza e riprendersi il partito erede della socialdemocrazia italiana, attualmente abusivamente occupato da oligarchi del potere che fanno rivoltare nella tomba Berlinguer e Gramsci, ma anche Moro e De Gasperi.

  • 3 Enea
    12 Gennaio 2009 - 11:54

    Caro Andrea questa volta Ravaioli ha ragione e ha colpito nel segno. Non è il PSD’AZ che si è perduto è il PD che è infognato e sta trascinando tutti in una sorta di limbo. Nessuno sa più che cosa fare. Mi sono speso personalmente, contattando diversi dirigenti PD affinchè dessero il taglio e accettassero di costituire uno schieramento per un governo di emergenza, ma non c’è stato niente da fare. Anch’io voterò per il PSD’AZ sappendo che Maninchedda difenderà a spada tratta i princìpi che accomunano molti di noi. Lo farà da una posizione spostata ma lo farà, di questo ne sono più che sicuro.

  • 4 Raffaele Pilloni
    12 Gennaio 2009 - 12:43

    Caro prof. Pubusa io credo invece che il Psd’az non esista più: voi ritenete che questo sia il partito “sardo” d’azione fondato da Lussu e Cova? Non esiste più da quando l’attuale presidente del partito ha scelto le fallimentari allenaze “strategiche” e la politca sul piano nazionale (non di certo per difendere le prerogative dei sardi come fece Lussu) piuttosto che competere e lavorare in Sardegna. Da quando combatte contro l’autoritarismo di Soru e poi si schiera con chi considera la Sardegna non più della sua residenza estiva. Da quando predica l’apertura al dialogo e poi tace sull’episidio degli studenti sardi cacciati malamente dalla convention degli alleati del Pdl solo perchè manifestavano per i tagli ingiustificati e mortali anche per la scuola sarda.
    Un mio commento su Sardegna e libertà non è stato pubblicato, semlicemente perchè ho chiesto -con modi estremamente civili, come mio solito- che cosa ne pensano gli elettori del Psd’az rigurdo un punto del programma di allenza con il Pdl, esattamente il punto 7 (”valorizzazione della lingua e della cultura sarda per una nuova politica della scuola e della cultura stessa e insegnamento della lingua sarda nelle scuole primarie e secondarie”). Non pensano forse che si ponga in controtendenza con i tagli alla scuola, che in Sardegna più che altrove diventeranno mortali vista anche la forte dispersione scolastica? Il Psd’az come pensa di influire sulle scelte del governo in questa materia, visto che usufruirà di un canale privilegiato essendo alleato del Pdl? Non mi pare sia una domanda eversiva, ma probabilmente nel Psd’az hanno già acquisito lo spirito degli alleati.

  • 5 Marcello Desole
    12 Gennaio 2009 - 14:35

    Sig. Pilloni, probabilmente prima di scrivere quel post avrebbe dovuto leggersi il programma del Partito Sardo, quello votato dall’organo democratico del Partito. Votare democraticamente ovvero qualcosa che non ha fatto nessun partito in Sardegna. Il Partito Sardo ha sempre lottato contro i tagli indiscriminati, incominciati con il governo Prodi e non permetterà che la scuola, la formazione specialistica, la ricerca, l’università siano terreno di compromesso o gioco al ribasso, tanto meno se c’è di mezzo la valorizzazione della lingua e della cultura sarda. Punto controfirmato dal candidato Presidente della nostra coalizione.

    Cercate di essere anche voi “in tema” e meno attarantolati con il Partito Sardo, grazie. E buon lavoro.

  • 6 Raffaele Pilloni
    12 Gennaio 2009 - 14:54

    Sign. Desole, è proprio perchè ho letto il programma del Psd’az che ha sancito l’alleanza con il Pdl che ho scritto quello di cui sopra (non a caso ne ho ciatato anche un punto ben preciso, quello sul potenziamento delle scuole e dell’insegnamento della cultura sarda). Partendo dal presupposto che ho grande rispetto per il Psd’az e per le sue radici, in particolar modo e per quello che è stato questo movimento politico, vuole smentirmi sul fatto che il Psd’az si sia alleato con la parte politica che taglia i finanziamente alla scuola pubblica compresa quella sarda? Oppure assicurate che in caso di vittoria di Cappellacci la Sardegna sarà immune dalle misure del Governo? Perchè il Psd’az ha lottato contro i tagli del governo Prodi e non si è indignata per quelli ben più consistenti del governo Berlusconi nè per quello che è successo alla convention del Pdl, dove dei giovani sardi che manifestavano garbatamente e civilmente sono stati cacciati? Quest’ultimo è stato un gesto di apertura al dialogo oppure un esempio di autoritarismo (che tanto viene candannato e rimproverato da molti dirigenti del Psd’az a Soru) ?

  • 7 Marcello Desole
    12 Gennaio 2009 - 15:35

    Il Partito Sardo, con gli esponenti che aveva in Consiglio ha più volte chiesto che l’assessore Mongiu portasse in aula le contromisure legislative per difendere la Scuola Sarda. Dando completa disponibilità quando si trattava di entrare (nel merito) alla soluzione dei problemi. Questo è sempre stato fatto, così anche per la scuola (che fosse Prodiana o Berlusconiana la causa è indifferente) perchè a noi interessa che la Sardegna decida da sè il suo modello culturale e formativo, visto che può come RAS, a quanto ne so.
    Se devo leggere quindi il programma del Partito Sardo io le risponderei di si a tutti i suoi quesiti, ma poichè non sono un pappagallo le dirò che concordo con chi asserisce che una nuova fase deve vederci nel costruirlo questo benedetto progetto culturale e formativo, a tutti i livelli di insegnamento, come Regione Autonoma e (per mio conto) come Nazione che si autodetermina.
    Io poi (come studente) non sarei andato alla fiera a contestare Berlusconi. Punto. E non andrò come sardista a convenction di questo tipo. I calcioni che ho visto in tv mi hanno fatto male: l’adulto deficente che si è macchiato di quel gesto si commenta da solo, mi sembra fosse una persona sola e sia stato bloccato sia da giovani che meno giovani.
    Buon lavoro.

  • 8 stefano de candia
    12 Gennaio 2009 - 17:45

    Credo sinceramente che l’intervento di Pilloni non meriti nemmeno una risposta in quanto provocatorio e penso anche fuorviante nei temi.
    Preferisco invece rispondere al prof Pubusa che ricade, secondo me ovviamente, nella logica del biopolarismo forzato, del duopolio destra sinistra.
    Caro professore mi occorre ricordarle che il PSd’Az all’interno dell’ALE, stà a sinistra in campo europeo, ma in quella sede ha ancora un senso la distinzione destra e sinistra, cosa che non esiste invece a livello italiano dove le ideologie sono praticamente scomparse.
    Non condivido assolutamente la Sua disamina storica e non in quanto credo che la nostra collocazione di apparentamento con il centro destra in nessun modo possa farci diventare un partito di destra.
    Inoltre posso dire con fierezza che anche questa volta possiamo rivendicare la nostra base ideologica indipendentista e che tale base non è asservita a nessun personalismo, per quanto non nascondo che non mi dispiacerebbe vedere un vero ricambio nelle alte gerarchie del nostro partito.
    Se anche Giacomo Sanna dovesse avere il vantaggio di un inserimento nel listino non vedo perchè questo dovrebbe oscurare il fatto che, cosa abbastanza rara o desueta in politica, il candidato del centrodestra ha accettato, in modo più o meno esplicito, le nostre richieste programmatiche.
    Io non limito il nostro partito ad una singola persona o ai vantaggi personali che potrebbe avere grazie all’apparentamento con Cappellacci/Berlusconi.
    Mi piace pensare che in realtà non esisterebbe nessuna differenza se invece che Sanna il vantaggio andasse a Tricas o a qualche altro esponente del partito, come non capisco perchè tacere sui vantaggi che potrebbero derivare a quei ex compagni sardisti che sono fuoriusciti per schierarsi con Soru e che avrebbero un posto nel listino del centrosinistra.
    Sono mali necessari in strutture democratiche dove c’è qualcuno che democraticamente assume cariche istituzionali e che per ovvietà diventa detentore di future assegnazioni presso assessorati ecc.
    Negare questa evidenza vuol dire pensare che il mondo sia un posto dove non esite la fame, l’ingiustizia, la diseguaglianza sociale ecc. e tale sistema esiste tanto nel centrodestra che nel centrosinistra, con buona pace di Soru e compagni.
    Per concludere mi piacerebbe che fosse proprio Lei, professor Pubusa, a rispondere a tutte quelle domande che pone.
    Dal mio punto di vista non posso certo dire di essere contento di vedere il mio partito accomunato alla faccia, o al nome, di Berlusconi ma sarei ugualmente schifato se lo vedessi accomunato a quello di Soru e allora preferisco, nello schifo, stare con chi forse, perchè in politica nulla è sicuro, potrà portare avanti qualche nostra battaglia a favore della Sardegna e dei sardi fregandomene se Giacomo Sanna avrà un posto da assessore o meno, se Maninchedda sarà o meno assessore o se qualche altro comapgno di partito beneficierà dei denari, abbondanti per la verità, che tali cariche gli porteranno.
    Io non sono indipendentista, e sardista, solo se Giacomo Sanna diventa assessore, lo sarò e lo sarei anche se diventasse assessore Mureddu, che lo è attualmente in prov a Cagliari grazie alla sua carica di segretario di federazione del PSd’Az, o Muledda o altri che sono andati via.
    Troppo comodo dire che le schifezze sono da altre parti mentre dalla vostra è tutto rose e fiori.
    Il PSd’Az egregio professore è vivo e vegeto e spero che dopo queste elezioni goda anche di una salute ancora migliore, non che ci voglia molto per la verità…, e che faccia ripensare l’essere sardista a tutti quelli che sono, o pensano di essere, sardisti e magari sono solo simpatizzanti di sinistra a cui piace l’idea dell’autonomia e non dell’indipendenza.
    Per ora professore mi basterebbe essere presente al capezzale politico di Soru e compagni per vedere finire un’era in cui se hai i soldi e sei prepotente puoi fare quello che vuoi, se non la si pensa come te sei un fascista e sono fascisti, o fascistelli, tutti quelli che tentano di contestare il signorotto di Sanluri.
    FORTZA PARIS

  • 9 Raffaele Pilloni
    12 Gennaio 2009 - 18:17

    Caro Desole, anche io sono uno studente e la Sardegna ha certamente competenze concorrenti in materia di istruzione, ma con le risorse che sono state ridotte all’osso sarà difficile organizzare e potenziare un modello di istruzione specifico per la nostra Regione.
    Credo che De candia non possa rispondere alle mie domande perchè probabilmente siamo già in campagna elettorale, per cui preferisce glissare accusando il mio intervento di essere privo di contenuti. Si tratta di una tecnica molto utilizzata ultimamente, probabilmente è stata mutuata proprio dai nuovi alleati. Avesse almeno il buon gusto di riconoscere che il problema dell’istruzione in Sardegna esite e diverrà ancora più acuto (come nel resto della penisola), alla luce soprattutto della legge 133. Perchè non ci dice come il Psd’az intende porsi nei confornti del nuovo alleato su questo tema scottante? Come riuscirà ad impedire la crisi della scuola pubblica sarda incentivata dai partiti alleati del Psd’az? Perchè non condanna l’episodio in cui dei giovani sardi sono stati cacciati a pedate dai suoi alleati solo perchè civilmente manifestavano per il diritto ad una scuola con più risorse? Probabilmente risponderà che “l’intervento di Pilloni non merita nemmeno una risposta in quanto provocatorio e penso anche fuorviante nei temi”. Ma si sa, in campagna elettorale e non solo è preferibile glissare e demonizzare l’interlocutore piuttosto che rispondere.

  • 10 Marcello Desole
    12 Gennaio 2009 - 18:59

    Da Cinque condizioni per fare un’allenanza:
    - - - - - -
    5) sviluppo: la grave crisi economica in atto impone che ci si concentri sulla crisi dei redditi, degli investimenti e dei consumi che caratterizza il nostro tempo. Occorre concentrare tutti gli sforzi finanziari in questa direzione. Per cui non è da escludere che gli impegni assunti per scelte non strategiche vadano revocati per concentrarsi su politiche a breve e medio periodo a sostegno dei redditi, degli investimenti pubblici e privati, e dei consumi. Bisogna semplificare la parte manovrabile del bilancio e orientarlo su lavoro, fisco, istruzione, ambiente, territorio e turismo, sospendendo e rinviando tutto ciò che non è strategico.
    - - - - - -
    Io se c’è da dire a Zaha Hadid che il suo museo può aspettare… glielo dico, sig. Pilloni.

  • 11 Carlo Dore jr.
    12 Gennaio 2009 - 19:21

    Non intendo addentrarmi in una valutazione politica dell’adesione del PSDAZ al centro-destra. Non posso però esimermi dall’osservare che la lettera inviata da Cappellacci al Segretario del PSDAZ è davvero un capolavoro di autoironia: si parla di “severa revisione delle disposizioni sul conflitto di interessi contenute nella legge statutaria”. Avete capito?? Un sodale di Berlusconi che si propone di combattere il conflitto di interessi?? Davvero meraviglioso!
    Mi chiedo solo: quale sarà il prossimo passo? Alemanno che si reca a rendere omaggio alla tomba di Emilio Lussu? Calderoli con la bandiera dei quattro mori? Bondi che intona: “procurade de moderare barones sa tirannia”? Non poniamo limiti alla provvidenza: nell’attesa, ci facciamo quattro risate!

  • 12 Raffaele Pilloni
    12 Gennaio 2009 - 19:54

    Sign. Desole mi sembra un pò troppo vaga come misura, nonchè pittosto criticabile dal punto di vista finanziario l’ipotesi di tamponare efficacemente le lacune in termini di risorse economiche statali che da qui al prossimo triennio soprattutto l’università pubblica dovrà patire solo con risorse regionali e con il contributo della fazione politica che quei tagli ha posto in essere.

  • 13 angelo aquilino
    12 Gennaio 2009 - 20:06

    Il titolo di questo post mi pare assai azzeccato.Riporto qui di seguito i numeri dei risultati elettorali del partito sardo d’azione delle regionali del 2004
    il partito ebbe 32.859 voti pari al 3,83% . L’effetto “voto utile” renderà ancora più bassi i numeri ed almeno una metà dei voti andrà ai rossomori di claudia zuncheddu. prevedo che difficilmente questo partito di centro destra riuscirà a far eleggere consiglieri.

  • 14 admin
    12 Gennaio 2009 - 20:08

    Inviterei a mantenere i commenti sul piano dell’analisi, tenendo conto anche del fatto che il centrodestra mostra una flessibilità nei rapporti con gli interlocutori, che Soru esclude. Questo vuol dire che ci sarà anche una maggiore disponibilità sui contenuti? Non sò. Certo che il Cavaliere a Bossi concede molto. Il PdL lo farà anche col Psd’az nella nostra Isola? Non sò. La previsione più attendibile è che i sardisti incideranno poco, dato il loro scarso peso elettorale. Comunque, la loro scelta può essere giusta o sbagliata (io penso sia sbagliata), ma, se non vogliamo farci assorbire dal “tifo” o dalla propaganda, è bene tener conto di tutti gli elementi in giuoco. E’ comunque paradossale che ci sia minore disponibilità al diialogo e alla concertazione (nei giusti limiti) nel centrosinistra sardo (idest: Soru), che nel centrodestra.
    Da questo punto di vista - contrariamente a quanto dice Aquilino - se Cappellacci vince il Psd’az elegge senz’altro perché avrà un proprio esponente nel listino. L’effetto dispersione poi non giocherà, essendo il Psd’az in coalizione col PdL. Semmai bisogna vedere quanta parte dei sardisti voterà Psd’az e quanta seguirà la Zoncheddu, i cc.dd. “Rossomori”. (a.p.)

  • 15 stefano de candia
    12 Gennaio 2009 - 20:35

    SIg. Pilloni mi spiace che lei non abbia capito che il mio non voler ribattere al suo intervente era dettato dal fatto che non si capisce cosa potranno fare tutti gli schieramenti politici di fronte ad un intervento di taglio di tipo nazionale italiano…
    Cosa c’entra il modo di porsi del Partito Sardo in tutto questo è materia che lascio a lei da spiegare e soprattutto il perchè il PSd’Az avrebbe dovuto non fare questa alleanza solo per una questione, seppur importante, su cui non esiste nessuno che possa vantare soluzioni definitive.
    Mi appassiona invece molto di più invece iltema che, confermato dall’ultimo intervento dell’amministratore del sito conferma come seppur con Soru non si può parlare ecc. noi saremmo dovuti andare con lui oppure andare da soli per non scontentare nessuno…
    Perchè nessuno mi dà una risposta a questo?
    FORTZA PARIS

  • 16 angelo aquilino
    12 Gennaio 2009 - 21:54

    ci invitano ad attenerci ai contenuti va bene. Tutti sanno che sono siciliano e quindi non conosco bene le cose della Sardegna. Ricordo perfettamente che nel 1972 votai per il PSIUP e che tra i candidati, oltre al senatore Valori, c’era anche Emilio Lussu che del partito Sardo d’azione è stato tra i fondatori. Ricordo male? Adesso questo partito corre con il centro destra e per farlo ha subita la scissione di coloro che si richiamano ai padri fondatori. Anche se il centro destra vincesse e Giacomo Sanna riuscisse eletto nel listino il partito sarebbe comunque spacciato essendosi tagliato le radici. Indipendentemente dalle sorti del listino, sono curioso di vedere quanti consiglieri riusciranno a far eleggere con i loro voti e quanti i rosso-mori

  • 17 Raffaele Pilloni
    12 Gennaio 2009 - 22:27

    Sign. De Candia io ho solo messo in evidenza la contraddittorietà nell’alleanza con il Pdl da parte del Psd’az, per ciò che il Psd’az ha rappresentanto nella storia non recente della Sardegna. Tutto quà. Il partito sardo d’azione c’entra perchè ha fatto una scelta, quella di schierarsi con chi fino ad ora ha sempre considerato la Sardegna a mò di dependance, per cui dovrà rispondere di questo ai sardi soprattutto qualora dovesse vincere Cappellacci. Lei pensa invece che si possa aprire una nuova fase, io penso invece che il Psd’az abbia definitivamente perso la sua identità originaria sicuramente non solo con questo atto d’alleanza ma con le sue politiche più recenti.

  • 18 Raffaele Pilloni
    12 Gennaio 2009 - 22:29

    Sign. De Candia io ho solo messo in evidenza la contraddittorietà nell’alleanza con il Pdl da parte del Psd’az, per ciò che il Psd’az ha rappresentanto nella storia non recente della Sardegna. Tutto quà. Il partito sardo d’azione c’entra perchè ha fatto una scelta, quella di schierarsi con chi fino ad ora ha sempre considerato la Sardegna a mò di depandance, per cui dovrà rispondere di questo ai sardi soprattutto qualora dovesse vincere Cappellacci. Lei pensa invece che si possa aprire una nuova fase, io penso invece che il Psd’az abbia definitivamente perso la sua identità originaria sicuramente non solo con questo atto d’alleanza ma con le sue politiche più recenti.

  • 19 Marcello Desole
    12 Gennaio 2009 - 23:23

    Sig. Pilloni non mi metta in bocca soluzioni preconfezionate dalla sua testa, le ho detto solamente che parte di scelte finanziarie non strategiche potranno essere ricondotte a ricostruire anche il settore dell’istruzione e non mi riferivo ai soldi mancanti dallo stato italiano, se ciò accadesse. A quello doveva pensarci l’assossora Mongiu questi anni portando le dovute misure legislative e di cui ho reso conto con le richieste del mio partito.

    Poi un ultima cosa, vi state agitando parecchio nello spostare sempre l’obiettivo dalla Sardegna al governo Italiano; è lo stesso che sta facendo il governatore. Per me è un bene, perchè se uno avesse risultati da difendere non giocherebbe questa carta. Carta che gli serve solo da trampolino per le sue mire da tempo confezionate.

    Ora torno a lavorare per il mio partito, sul territorio. Arrivederci.

  • 20 Raffaele Pilloni
    13 Gennaio 2009 - 13:34

    Desole la soluzione è l’unica evincibile dal vostro programma. Per quanto rigurda il governo italiano, le sue scelte influenzano spesso in maniera determinante le poltiche di una regione, questo mi pare abbastanza ovvio. Continuo a non capire o meglio, a non condividere come sardo in primis la scelta del Psd’az di allearsi con il Pdl. Fine.

  • 21 carlo dore
    13 Gennaio 2009 - 14:16

    Concordo con Andrea Pubusa sulla critica alla scelta dei vertici del PSDAZ che, alleandosi con la destra più retriva per interessi esclusivamente personali, hanno decretato la distruzione di un grande partito. Ne sono addolorato sia per il fatto in sè, sia perchè, avendo avuto modo di stimare Giacomo Sanna, quando fummo colleghi in Consiglio regionale dal 1999 al 2004, non riesco a capacitarmi della sua scelta. Aggiungo che, tenuto conto dell’interlocutore, proconsole di un personaggio abituato a smentire ciò che ha dichiarato poche ore prima, la sbandierata intesa programmatica, per il PDL altro non sarà che carta straccia e per ciò che resta del PSDAZ non può che essere un misero pretesto per giustificare una decisione scellerata.
    Carlo Dore

  • 22 stefano de candia
    13 Gennaio 2009 - 14:24

    sig. Pilloni il suo non capire è lecito, e anche il non condividere, ma non è lecito non dare motivazioni a supporto delle sue idee.
    Le dò solo uno spunto di riflessione, la Sardegna è sempre stata amministrata, tranne che nella parentesi 1984 giunta Melis, da forze italiane che, tutte nessuna esclusa, hanno sempre gestito la Sardegna molto peggio di una seconda casa, ma come una stalla, come una discarica, come un posto in cui fare esperimenti e provare tattiche belliche, le ricordo che abbiamo una superficie dedicata alle servitù militari infinitamente superiore a qualsiasi altra regione italiana.
    Cosa differenzia il centro destra e il centro sinistra spetta a lei dircelo, io le ho detto che almeno Cappellacci ha accettato le nostre istanze, almeno buona parte di esse in maniera chiara altre in politichese ma non si può avere tutto…, Soru cioè il centrosinistra non hanno nemmeno voluto parlare con noi di programmi perchè il programma è quello del leader Soru e non si discute con lui…
    Tragga lei le conclusioni e mi risponda del perchè noi saremmo dovuti andare col centrosinistra solo perchè siamo un partito storicamente collocato a sinistra, e lo siamo ancora vedi il discorso fatto per l’ALE.
    FORTZA PARIS

  • 23 stefano de candia
    13 Gennaio 2009 - 14:40

    Sig. Dore scelta scellerata per quale motivo?
    Tutti ci dite che siamo elettoralmente inesistenti o quasi, che non abbiamo nessuno strumento per contare allora cosa ci potrà succedere di peggio?
    O lei crede che io solo perchè a queste elezioni siamo col centrodestra diveterò di destra?
    Ad ogni tornata elettorale ci sono interessi prsonali che vengono soddisfatti con le alleanze e questo avviene a destra e sinistra.
    Già il PD mette regole che poi però, guarda caso, prevedono deroghe, non esite nemmeno regola nel centrodestra quindi nemmeno mi metto a difenderlo, ma tutto questo nulla c’entra con la storia di un partito e con la sua capacità di perseguire risultati in linea con la sua storia e con le idee stess per cui è stato fondato.
    Se lei stimasse Giacomo Sanna come dice non capisco quale potrebbe essere il problema di una sua candidatura con centrodestra perchè sarebbe una garanzia la persona, sempre se fosse vero che lei ne ha stima…
    Sia a destra che a sinistra esistono politicanti di professione che hanno avuto decine di incarichi grazie alla politica ma allora non dovremmo mai andare a votare…
    Siamo alleati con il centrodestra a queste elezioni e non è detto che alle prossime amministrative saremmo ancora con loro, magari andremo da soli con un rinnovato centrosinistra, speriamo che la sconfitta sia di dimensioni enormi e che azzeri tutti i vertici politici attuali dei quali ad es. non ho alcuna stima.
    La verità è che da queste elezioni chi rischia davvero è il centrosinistra e il PD che corre il rischio di uscire con le ossa frantumate e che dovrà poi leccarsi le ferite.
    Chissà cosa succederà quando l’IdV arriverà a pochi punti% dal PD e quando il centrodestra stravincerà le elezioni…
    Allora faremo i conti e vedremo quale è stata più scellerata come scelta….

  • 24 Raffaele Pilloni
    13 Gennaio 2009 - 15:08

    Probabilmente lei Sign. De Candia è talmente entusiasta della nuova alleanza che non legge attentamente quello che ho precedentemente scritto: prima di tutto non ho mai detto che il Psd’az si sarebbe dovuto alleare con il centrosinistra affermazione che lei (per via del suo entusiasmo probabilmente) mi attribuisce. Anzi, io mi aspettavo che il Psd’az si sarebbe presentato da solo o comunque al di fuori dei due schieramenti. Le motivazioni che metto a supporto della mia tesi sulla contraddittorietà dell’alleanza con il Pdl sono diverse: ho citato qui il problema dei tagli alla scuola (e del totale silenzio del psd’az sui govani sardi cacciati a pedate), potrei dire il nucleare (per il ministero delle attività produttive si è già individuata una destinazione in Sardegna), potrei dire la tutela dell’ambiente (alla convention si è già detto che il nucleo duro del piano paesaggistico verrà demolito) . Mi fermo qui per carità di patria. Tutti punti che avranno dei futuri sviluppi, in positivo o in negativo sia chiaro per la Sardegna, anche se lo spirito del vostro alleato non lascia tante speranze. Qualora questi sviluppi dovessero essere negativi ne risponderete ai Sardi.

  • 25 enzo anto pira
    13 Gennaio 2009 - 17:50

    Ma perchè nessuno ricorda al Psd’az che aveva chiesto di dire nel programma NO ALLE SECONDE CASE e invece questa cosa non c’è. Una pallida affermazione sul valore dell’ambiente a che serve? Si accontentano? Ma sì perchè quello che gli importa sono un paio di sedie. Non mi meraviglio di Giacomo Sanna ma di altri che hanno fatto i forti O COSI’ O NULLA. Ma nulla cosa? Intanto decide tutto Berlusconi o cosa credevano quelle brave persone che abbiamo a volte apprezzato?? Lo sanno che questa è la vera partita? Che gli interessi sono tutti attorno a queste case milionarie? Ma perchè secondo voi nessuno lo ricorda questo fatterello. Per non dare ragione a Soru? Ma allora già siamo messi bene.

  • 26 stefano de candia
    13 Gennaio 2009 - 19:22

    Pilloni lei evidentemente è molto più avezzo di me alla polemica inutile, sia perchè non legge e scrive, vedi l’impegno di denuclearizzazione che Cappellacci si è preso, sia perchè attribuisce stati d’animo in persone che non conosce.
    Infatti solo a titolo d’esempio le faccio presente che se tutti fossero di sinistra come sono io probabilmente nè berlusconi nè soru avrebbero mai avuto poteri o cariche pubbliche.
    Circa questa idiozia della nostra mancata presa di posizione affianco agli studenti direi che non c’entra nulla ma proprio nulla con alleanze ecc. sia perchè io non c’ero e non sò esattamente cosa sia successo, ma sò come si comportano alcuni sedicenti studenti in situazioni come quelle, e vale sia per quelli di destra che per quelli di sinistra (o meglio scalmanati che credono di essere di sinistra ma con le scarpe alla moda e con i soldini di papà in tasca… lasciamo perdere) e soprattutto perchè spesso esistono modi e maniere di chiedere giuste considerazioni.
    Il nostro punto di vista sulla scuola è chiaro, basta leggerlo nel programma, se poi lei pensa che ci sia qualcuno in grado, a livello regionale di fare di meglio ce lo suggerisca e potremmo seriamente prendere in considerazione la cosa, valutando ovviamente non le iperbole generiche ma le cose concrete.
    A lei forse è sfuggito che in molte materie la Sardegna deve, non può ma deve, seguire le direttive italiane e lei dovrebbe smettere di fare disinformazione solo per spararle grosse.

  • 27 Raffaele Pilloni
    13 Gennaio 2009 - 20:23

    Sign. De Candia, vedo che è già passato all’accusa totalmente infondata di “fare disinformazione”, non so con quale titolo, per cui la invito a pesare le parole perchè eviterebbe anche delle brutte figure. Lei quindi sostiene ad esempio che Cirras non sia mai passata sotto il vaglio dei tecnici del ministero per le attività produttive? Quello che lei si ostina a non cogliere (e ne comprendo bene il motivo) è molto semplice: l’incongruenza di una alleanza con chi (Cappellacci) lei dice abbia preso un impegno -tutto da verificare nei fatti- di denuclearizzazione mentre nel tinello del suo partito (pdl) compilano la carta dei siti nucleari dove compare anche Cirras.
    Il vostro punto di vista sulla scuola quanto può contare se mancheranno ben 1.441,5 milioni di € all’università pubblica grazie al partito con cui ora condividete le vostre speranze?
    Ma lei, capisco, non mi seguirà su questo terreno, continuerà ad autoglorificare e difendere il gesto eroico dell’alleanza con Cappellacci: continui, per carità, ma non si permetta di chiamarmi ancora in causa.

  • 28 stefano de candia
    14 Gennaio 2009 - 12:33

    Pilloni, io non glorifico niente e nessuno, semmai è lei che non si rende conto di parlare a sproposito di eroica alleanza e cavolate, per non dire di peggio similari.
    La chiamerò in causa ogni volta che vorrò, starà a lei non rispondere se riterrà opportuno non farlo…
    Nel dettaglio le ripeto che il fatto di aver preso un impegno chiaro da parte di Cappellacci sulla denuclearizzazione della Sardegna proprio quando il governo di centrodestra stava ipotizzando anche noi tra le aree dove poter sviluppare il nuovo nucleare mi sembra un punto a favore dell’alleanza e non a sfavore.
    Circa la scuola e l’università lei fà proprio disinformazione e lo ripeto senza problemi perchè subordinerebbe la nostra alleanza col centrodestra sardo, lo ripeto sardo non italiano, alla contestazione di un provvedimento assolutamente generalizzato che non riguarderebbe solo la Sardegna, quindi dare le cifre di cui ha parlato è fare disinformazione in quanto spalmate su più anni e non colpiscono solo la Sardegna.
    Tanto per stare in tema noi abbiamo una nostra posizione sulla scuola e cercheremo di farla pesare ma non si subordina un’alleanza con svariati punti programmatici molto più importanti per noi con la condanna, sacrosanta, a tagli scellerati nell’istruzione a livello italiano.
    Io non solo sono in condizione di seguirla in tutti i suoi discorsi ma soprattutto sono in grado di smascherare la sua cattiva informazione come ho appena fatto.
    Lei è incongruente, dà giudizi sulla mia presunta felicità in questa alleanza ma non la sento dire una parola sui punti in cui Cappellacci si è impegnato, anzi l’unica cosa che sà dire è che tanto sono carta straccia e poi riprende con la litania di Giacomo Sanna che lo fà per se stesso ecc.
    Io credo che ragionare in termini di odio così profondo per una persona sola sia assolutamente poco costruttivo quando si parla di un intero partito.
    Lei, così come tanti altri, odiate o non amate Giacomo? benissimo è lecito ma non credo che questo vi dia il diritto di gettare fango anche sul Partito Sardo.
    Io sono assolutamente contrario a Soru come persona e come personaggio ma non entro nel merito delle scelte del PD a tal punto da dire che sono tutti venduti o che fanno alleanze di questo o quel tipo…
    Cerchi di stare ai fatti, poi se dovessero essere disattesi tutti gli impegni programmatici avrà modo a ragione di sottolinearlo e probabilmente qualcuno, vedi Giacomo Sanna e non solo, dovranno prenderne atto…
    Per ora le consiglio di prepararsi bene quando fà critiche di programma perchè non sono un giovanissimo seguace di Soru che si beve qualsiasi cosa senza verificarla e vede nel leader maximo il messia per il cambiamento, se vuole parlare di contenuti l’accontento volentieri ma mi liberi dai giudizi di gaudio per questa alleanza che io personalmente non provo.
    FORTZA PARIS

  • 29 Raffaele Pilloni
    14 Gennaio 2009 - 14:13

    Sign. De Candia continui con la strenue difesa dell’alleanza ma non ha smentito un bel niente, nè il fatto che la Sardegna è nel piano per il rilancio del nucleare, nè sui tagli alla scuola o di come Cappellacci intenda affrontarli (visto che entrambi i punti sono idee del suo “leader maximo”). Continui a smentire se stesso accusandomi (perchè questi sono i suoi unici contenuti), non ho bisogno di difendermi da attacchi simili. Per concludere non ho nessun leader maximo, è il Psd’az che da qualche tempo ha perso la bussola e vaga da padrone a padrone. Continui ma io mi sono francamente stancato di sentire i suoi delirii per una futura vittoria della sua “nuova alleanza”. Finish.

  • 30 stefano de candia
    14 Gennaio 2009 - 14:36

    evidentemente è ufficiale non sà leggere sig. Pilloni o peggio non capisce quello che gli altri scrivono ma non è un mio problema forse la scuola italiana deve davvero essere rinnovata se i risultati sono quelli da lei dimostrati…

  • 31 Raffaele Pilloni
    14 Gennaio 2009 - 14:57

    E’ ufficiale: non sa cosa più cosa scrivere, l’offesa gratuita è tipica di chi non ha argomenti. Lei dovrebbe preoccuparsi di curare la sua educazione prima di pensare alla mia istruzione. Penso che dovrebbe intervenire l’amministratore per placare i suoi spiriti bollenti…

  • 32 stefano de candia
    14 Gennaio 2009 - 15:19

    Pilloni ha iniziato lei a provocare e continua e poi visto che parla di insulti si rilegga l’ultima sua affermazione dove dice che si è stancato di sentire i miei deliri… prima di parlare colleghi bene il cervello e soprattutto la smetta di mettermi in bocca parole e frasi entusiastiche su questa nuova alleanza che ho smentito più volte parlando proprio di unica soluzione e che noi la stavamo vivendo proprio come sfruttamente nei confronti del centrodestra, ma mi rendo conto che il primo a cui piace lo scontro solo per attaccare terze persone è proprio lei.
    Se poi l’amministratore vorrà intervenire farà il suo dovere ma io non ho mancato di rispetto a nessuno al massimo mi sono limitato a scendere al suo livello.
    Circa il cosa scrivere se avesse davvero capito cosa scrivo alvrebbe potuto leggere dei dati a fronte di ipotesi e solo queste.
    E’ un dato la presa di posizione di Cappellacci sul nucleare, è una ipotesi che si faccia il nucleare in Sardegna e soprattutto non è stato detto che l’unico posto dove si sarebbe potuto fare sarebbe stata la Sardegna, e solo per informazione tale lista di siti era precedente all’impegno di Cappellacci quindi è seriamente probabile che possa essere visto l’impegno di Cappellacci come un passo indietro, ma lei preferisce solo fare polemica inutile e fare disinformazione, o mi dica lei come si chiama questa.
    Circa la scuola mi piacerebbe sapere cosa farà Soru per la scuola e l’università che si vedrà tagliare i fondi nei prossimi anni… ma non solo parole voglio sapere cosa farà nel concreto, quali atti normativi potrà porre per il salvataggio delle scuole ecc.
    Così magari scopraimo qualcosa di utile e lo appoggeremo anche noi.
    Parli di dati anche lei invece di fare losche previsioni su comportamenti futuri che sono sicuramente possibili ma che al momento sono solo ipotesi al contrario di quelli citati da me che sono fatti, cioè impegni.
    Andare da soli con Soru o con Cappellacci non garantisce nulla di per sè, una cosa è sicura e cioè che almeno nel centrodestra qualcuno si è degnato di impegnarsi su dei punti programmatici poi se per lei questo è nulla pazienza ma di sicuro è di più di quello che prevedevano le altre due alternative.

  • 33 Raffaele Pilloni
    14 Gennaio 2009 - 16:02

    Mi rimetto ai motivi dell’appello all’amministratore

  • 34 A.P.
    16 Gennaio 2009 - 10:56

    L’ultimo post di Raffaele Pilloni sollecita un “avviso ai naviganti”.
    Quando s’interviene occorre sempre chiedersi se quanto si vuol scrivere arricchisce il dibattito o l’informazione dei lettori e sopratutto occorre stare al tema, senza personalizzare. In caso contrario i commenti finiscono sempre nell’insulto. La tastiera e la macchina, nella loro impersonalità, sollecitano sempre i nostri istinti meno nobili. Noi fingiamo invece di essere nell’agorà e di parlarci de visu. vedrete che le cose andranno meglio.
    Questo sito - anche se qualcuno non vuol capirlo - è aperto a tutte le opinioni motivate. Possono scrivere, soriani, antisoriani, tiepidi o decisi, possono scrivere tutti, esclusi i fascisti. Questa è la sua vera linea, al di là delle opzioni contingenti di chi lo dirige o di chi scrive, che, tuttavia, non sono, non vogliono essere e non possono essere mai una linea politica. Ergo, noi non diamo indicazioni di voto od altro, cerchiamo di cogliere le diverse possibili opinioni su questa questione molto delicata per il futuro dell’Isola. E cerchiamo di provocare positivamante il dibattito. Invitiamo i lettori e gli interventori ad attenersi a questo criterio: libertà e fantasia nelle opinioni, rispetto di quelle altrui e degli interlocutori. Se no, perché perdere tempo davanti al monitor?

  • 35 Gianfranco sanna
    20 Gennaio 2009 - 18:55

    Potete anche scrivere in italiano, ma ciò che è inaccettabile dalla dirigenza è che pensi pure in CONTINENTALE.

  • 36 soru adalgiso
    3 Febbraio 2009 - 10:44

    Ma ancora non avete capito ? l’aleanza con il pdl e perche’ e sicura la poltrona dal listino, dei sardisti veri non interessa al sanna, ha fatto fuori chi poteva contrastarlo nei voti (vedi beniamino scarpa e il sulcis iglesiente che fine ha fatto) nel sulcis hanno candidato persone che di sardismo hanno poco e niente, che voti volete che prendano? Scusate il mio sfogo Sardo e sardista

  • 37 angelo
    17 Febbraio 2009 - 20:12

    Non ho una buona considerazione del psdaz a prescidere da chi scelga come alleato per sentirsi piu forte.. Sono un Indipendentista e la mia passione mira ad una Sardegna Libera dallo stato Italiano. La prima volta che mi son sentito fiero di essere Sardo è stato all interno della sede di Sardigna Natzione Indipendentzia. Mi considero un umile discepolo di Antony Simon Mossa….può bastare???’

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