Andrea Pubusa
Posso dire che non mi frega nulla della composizione della giunta Zedda? Poco m’intrigano anche i particolari letti col bilancino: al posto di Barbara Argiolas, soriana e uscente, Marzia Cillocu, de La Base, o la renziana Claudia Medda, bancaria in luogo di Nicola Montaldo, il segretario cittadino del Pd.
Ciò che m’interessa è invece il senso generale dell’operazione politica. E qui, non me ne voglia Massimo, non può negarsi l’evidenza: la giunta è lo specchio del trasformismo del sindaco, la continuazione di una politica senza anima, priva di impegno sul sociale, tutta rivolta ai benpensanti per i quali la politica regionale è sintetizzabile nello slogan: giardinetti e marciapiedi.
Con questo non voglio negare a Massimo una capacità ed un’intelligenza politica. Al contrario, egli è riuscito a fare a Cagliari ciò che Renzi ha fallito in gran parte delle città italiane (almeno delle grandi): ossia far crescere uno schieramento che prefiguri il c.d. “partito della nazione”, una coalizione che raccoglie i trasformisti della sinistra insieme a settori del centro e della destra in una politica rivolta ai ceti “benestanti”, o che si pensano tali, dei centri urbani.
In questa partita il ruolo di SEL è stato fondamentale: ha convogliato in questa innaturale coalizione elettori tradizionalmente di sinistra e intrinsecamente antirenziani. Il paradosso è evidente: SEL rafforza a Cagliari il trombettiere toscano, promotore di uno scasso costituzionale che Sinistra Italiana (la formazione in cui è confluita SEL nazionale) combatte con fermezza in Parlamento e nel Paese. Insomma, la Giunta Zedda è la fotografia di un suicidio politico, se non fosse che ormai ci sono tanti indizi che il nostro sindaco e gran parte di SEL locale (e forse non solo) si apprestano a far parte, stabilmente e “a prescindere”, del PD o comunque ad essere componente della sua costellazione, come l’UDC di Alfano nel governo nazionale. SEL, con Zedda, corona quella tendenza al notabiliato politico che l’ha caratterizzata in Sardegna fin dalle origini, ora in alleanza/concorrenza con le consorterie del PD. Più precisamente SEL è una consorteria esterna al PD, con la funzione di raccolta dei voti in uscita da quel partito. Con tanti saluti alle roboanti promesse degli ex vendoliani che anche qui ci avevano illuso di fare una battaglia di radicale rinnovamento. Poco male, il testimone è stato preso con diversa coerenza e rigore dal M5S, che a livello nazionale è diventata, in ragione della sua chiarezza, l’unica forza alternativa al renzuschonismo. Se si pensa alla tristezza della Giunta Pigliaru, possiamo ragionevolmente pensare che Zedda e Pigliaru stiano alacremente spianando il campo ai pentastellati, come a Carbonia, dove PD e SEL l’hanno menata, menata, fino a farsi karakiri.
Cosa ci attende ora? Cinque anni di noia amministrativa, di piatta navigazione a vista, con un ulteriore inaridimento della vita culturale cittadina, privata di stimoli e di mezzi. Se si pensa che in ogni città la vivacità culturale è il temometro della salute generale, anche economica, della comunità, la prospettiva non è entusiasmante. Al Sud e in Sardegna poi il rilievo della vita culturale è ancora più importante, perché manca o è minima la presenza dell’intrapresa economica, che, se è seria, è anch’essa espressione di ricchezza culturale.
Vabbe! Ci attrezziamo ad una lunga notte. Comunque, good luck, Massimo!
3 commenti
1 Cagliari. Piovono le critiche sulla nuova Giunta Zedda | Aladin Pensiero
8 Luglio 2016 - 06:26
[…] Carta su SardiniaPost. —– Ci attende una lunga notte. Comunque, good luck Massimo! Andrea Pubusa su Democraziaoggi. Cagliari. Piovono le critiche sulla nuova Giunta Zedda […]
2 Enrico Marras
9 Luglio 2016 - 17:41
Caro Pubusa, ci attendono nuove file di tavolini sistemati nei posti più assurdi( vedi quartiere Marina) con un continuo scempio delle zone che invece dovrebbero essere tutelate. Dov’è la Soprintendenza ai beni Architettonici ? E cosa fa la Procura della Repubblica, dopo le tante denunce dei residenti per la continua violazione delle norme del Piano Acustico ?L ‘ARPAS ha chiesto al Sindaco di effettuare il risanamento acustico del centro storico, vista la grave situazione sanitaria in cui si trovano i residenti. Ma nulla si muove.
3 Lucia Pagella
10 Luglio 2016 - 19:22
Segnalo la difficoltà di prendere sonno in castello dove i giovani rampanti dlla borghesia cittadina si intrattengono a lungo e non in silenzio e dove é meglio sottacere la possibilità per i residenti di parcheggiare utilizzando l’AZTL per non disturbare gli affari dei vari proprietari dei bar ( sarà un caso? ).
Ma Cagliari é sempre stata una città fascista, cosa pretendere allora?
lucia Pagella.
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