Frequentavo l’ asilo infantile quando alla parete della classe era appesa una grande foto di quello che la maestra diceva essere “l’uomo della Provvidenza”. Il riferimento era a Benito Mussolini. Per me fanciullo la vista di quell’ uomo in divisa da “maresciallo dell’ impero”, con un cappello carico di greche, e di altri vistosi gradi militari, imponeva un atto di fede verso le parole della maestra, anche perché non capivo bene per infantile incapacità d’ astrazione concettuale.
Ho capito meglio . anche se non molto esattamente, quando nell’ aprile del ’45 l’uomo della Provvidenza tentava di fuggire oltre il confine nazionale non più in divisa da maresciallo dell’ impero, ma vestito da militare tedesco. Era la Provvidenza a liberarci di quell’ uomo che tanti lutti aveva causato all’ Italia. Poi ho capito che la Provvidenza aveva preso corpo nei partigiani e nelle truppe alleate che avevano sconfitto i nazi-fascisti.
Ecco perché mi lasciano basito i pseudo ragionamenti di coloro che argomentano il loro SI alla “deforma” della nostra Costituzione., col fatto che il presidente Renzi minaccia di dimettersi se ad ottobre dovesse vincere il NO . Di qui le ambasce di questi preoccupati sostenitori del SI. Strana preoccupazione come se in democrazia il fatto di presentarsi come insostituibili non fosse di per sé una colpa. Certo siamo veramente mal presi, ma non mi pare che alle spalle del giovane presidente vi sia un’ esperienza ed uno spessore di pensiero tali da trarci in salvo.
L’ Italia per fortuna vanta ancora tanti uomini capaci di governare, e governare bene, la cosa pubblica, a cominciare da un più parsimonioso uso dei mezzi di Stato a propria disposizione. Si pensi a quante intelligenze ed esperienze sono presenti nei comitati del No in difesa della Costituzione. Vi sono decine di personalità in grado di guidare egregiamente il Paese. Purtroppo ormai da molti mesi i mass-media stanno sostenendo la tesi del nuovo uomo della Provvidenza. . Certo non usano una tale locuzione, ma la tesi è quella. A sostenerla sono non solo quotidiani un tempo schierati in difesa dei valori repubblicani, sono soprattutto i canali della Rai ormai proni ai voleri del nuovo aspirante-caudillo.
E’ triste pensare che su questa acritica posizione del SI vi sono dei vecchi militanti del movimento operaio. Mi rattrista vedere che gettano alle ortiche una loro dignitosa esperienza politica. Avverto per qualche verso il clima con cui la cronaca di un secolo fa riferisce gli avvenimenti che portarono all’ avvento del fascismo, poi con la legge Acerbo alla dittatura. Mi viene persino riferito di atteggiamenti di insolita violenza verbale verso gli organizzatori dei banchetti per la raccolta delle firme a sostegno del NO. Cerchiamo di aprire gli occhi prima che sia troppo tardi !
Francesco Cocco
Il nuovo uomo della provvidenza
4 Giugno 2016
1 Commento
1 commento
1 Lucia Pagella
4 Giugno 2016 - 10:22
Per me la minaccia ( farlocca ) di lasciare la politica da pare di Renzi e della fatina dai capelli turchini é una promessa e mi viene fatto di dire ” bingo “. Se dovesse veramente accadere, cosa mai potrà succedere ? Difficilmente cadremo più in basso e poi, perché? Non vi sono forse in Italia molte persone degne di governare lo stato? In ogni caso possiamo sempre contare sull’horror vacui.
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