Vengo anch’io? No, tu no!

6 Gennaio 2009
1 Commento


Cari amici, a pochi giorni dall’inizio di una nuova avventura vorrei ringraziare tutti voi che avete deciso di accordarmi la vostra fiducia e il vostro sostegno anche solo virtuale, esprimendo pubblicamente il vostro consenso. In tanti state utilizzando questa pagina per darmi consigli, esprimere la vostra opinione e discutere. In un periodo di disillusione nei confronti dell’impegno pubblico, sono rimasto colpito dal vostro entusiasmo. La campagna elettorale richiede il contributo di ognuno di voi: solo il vostro aiuto e il vostro senso di responsabilità ci permetteranno di proseguire il percorso di una Sardegna che cambia. Vi aspetto il 6 gennaio dalle 17 al Palazzo dei Congressi della Fiera di Cagliari. Partecipiamo tutti insieme al percorso di una Sardegna a testa alta e senza compromessi, la Sardegna dei diritti e della responsabilità, che non delega agli altri ma trova la forza in se stessa. Ci vediamo presto.
Renato Soru

Ecco l’invito che un compagno mi ha cortesemente trasmesso. Io sarei accorso volentieri al Palazzo dei Congressi della Fiera, se avessi in qualche modo potuto concorrere alla scelta del candidato e del suo programma. Mi sarei accontenato di una procedura democratica seriamente praticata, disposto - come sempre avviene in democrazia - ad accettarne l’esito. Ma nulla di tutto questo è accaduto. Anzi, lo scioglimento anticipato del Consiglio regionale, per nulla necessario in ragione del voto consiliare negativo su un emendamento secondario, è stato un evidente pretesto per impedire lo svolgimento delle primarie o consentire qualunqque procedura democratica minima. Non solo, ma mentre Richardson negli USA si fà da parte, prima di diventare Ministro, perché oggetto di un’inchiesta, qui si ha la sensazione che l’anticipazione delle elezioni sia dovuta anche alla preoccupazione del rinvio a giudizio, posto che il Presidente uscente è indagato per fatti del suo ufficio. In USA poi si fanno le pulci alle donazioni alla Fondazione Clinton per stabilire se Hillary può divenire, senza condizionamenti, Segretario di Stato e qui siamo in presenza di un conclamato conflitto d’interessi, non certo nascosto dalla risibile foglia di fico costituita dal fiduciario. Vorrei partecipare al percorso a testa alta (come sempre ho fatto), ma se accettassi questo invito potrei farlo solo a testa china. Vorrei non delegare ad altri le decisioni come ho sempre cercato di fare in vita mia, ma chi mi sollecita a questo, in realtà mi ha già privato di qualsiasi facoltà partecipativa. Non sono mai stato aduso ai compromessi (intesi in senso deteriore), anzi ho sempre peccato di troppo orgoglio, ma gli accordi onorevoli li desidero, sono necessari. Ma c’è accordo o partecipazionee se mi si chiede solo l’adesione a quanto già deciso?
Ed allora, grazie, sarà per un’altra volta. Nel frattempo starò a guardare. Come tanti altri cittadini, utilizzerò il voto, l’unico diritto che non mi è stato ancora tolto, anche se è stato già svuotato da leggi elettorali assurde e antidemocratiche. Lo eserciterò da democratico, a testa alta e senza compromessi, nel modo migliore nell’interesse della democrazia sarda. Con la speranza che qualche forza politica mi consenta di farlo. (a.p.)

1 commento

  • 1 elio pillai
    6 Gennaio 2009 - 17:58

    …Secondo me il destinatorio di quell’invito non sei tu… Oddio….tutto può succedere!
    Se pure fossi stato tu il destinatario, ma non ci credo, dici che non ci andrai. Io farò come te e un altra ventina di persone con cui ho parlato stamattina. Non siamo “disillusi nei confronti dell’impegno politico”, ma al contrario, siamo convinti che non andandoci assolviamo il nostro impegno in difesa della buona politica e della democrazia.
    Metaforicamente parlando, non mi piaciono i “meriagus”… ho un rifiuto istintivo al tocco “de sa mazzocca” che ti accarezza la schiena invitandoti ad entrare nel recinto con le buone….
    Passerà anche questa ubriacatura, ma la destra, purtroppo resterà, grazie ai governi di centro definiti di sinistra.

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