Gianna Lai

1) Istinto
impulso innato che in ogni essere vivente deriva da disposizioni e condizionamenti congeniti e ha per scopo la conservazione dell’individuo e della specie; psic., schema di comportamento scarsamente variabile individualmente, anche molto complesso, biologicamente orientato a fini specifici.  Nell’uomo, tendenza innata ad un comportamento, disposizione naturale a un’attività; impulso spontaneo, intuito, attitudine, inclinazione, predisposizione .
Istintivo
 che è determinato dall’istinto, che non è dettato dalla ragione, nè dalla riflessione, ma da un impulso spontaneo. Immediato impetuoso irrazionale, naturale, spontaneo, impulsivo, irriflessivo)
 
2) predatorio
che preda, chi preda, predone, pirata; zool. di animale, la cui base alimentare è costituita da altre specie animali, specialmente di minori dimensioni,

3) tipico
che presenta caratteristiche costanti proprie di una determinata categoria di persone o cose; che ne è peculiare, caratteristico. 2 Che rappresenta un modello canonico, esemplare. S 1 Caratteristico, particolare, peculiare, proprio.

4) mentalità
modo di considerare le cose, di reagire, di ragionare, di intendere la realtà dei fatti e le relazione con il prossimo caratteristico di una persona /Insieme di atteggiamenti, tendenze, convinzioni credenze, ecc., originati specialmente da esperienze o pregiudizi comuni, propri di una collettività, di un gruppo etnico o sociale: la m. dei popoli latini, la m. degli studenti.

5) barbaricino
nativo abitante della Barbagia, regione della Sardegna che corrisponde al massiccio del Gennargentu.
dal lat. mediev. Barbaricini, nome dato originariamente alle popolazioni camitiche del Nord-Africa confinate in Sardegna dai Vandali, dal greco barbarickinoi, der. di barbaros ’straniero’

6) razzismo
atteggiamento discriminatorio variamente motivato, nei confronti di persone diverse per categoria, estrazione sociale, sesso, opinioni religiose o provenienza geografica.
razzista
chi ha un atteggiamento di intolleranza nei confronti di persone diverse per razza, cultura, posizione sociale, religione o provenienza geografica.

 Voci, da ‘De Mauro, Il dizionario della lingua italiana. Paravia, 2000

 C’è istinto e istinto, e c’è quello predatorio, tipico (dalle caratteristiche costanti, peculiare) della mentalità (atteggiamenti, tendenze  propri di una collettività) barbaricina (nome dato originariamente alle popolazioni camitiche del Nord-Africa confinate in Sardegna dai Vandali, dal greco barbarickinoi, der.di barbaros ’straniero’).
Una categoria di delinquenti, unica nel territorio italiano, connotata dall’istinto predatorio: le condotte e le dinamiche della criminalità barbaricina del tutto particolari, evidentemente, impongono anche interventi unici e particolari?
La discriminante è chiara, e va in crescendo, e si tengono i tre termini concettuali, e l’uno non può fare a meno dell’altro. Solo fra quei delinquenti lì, di quel territorio lì, si annida ‘l’istinto predatorio tipico’? Tipico come il canonau,  il pane carasau e su casu marzu: trattasi probabilmente di prodotto tipico della Barbagia.
Di che ci lamentiamo? Forse tace la stessa Giunta regionale, perchè trattasi di merce facilmente esportabile, se adattata allo stereotipo turistico- sentimentale delle guide e dei libri di Sardegna, destinati ai vacanzieri continentali?
Pazienza se a qualcuno può sembrare che ancora l’Italia si divida  in nordici e sudici: eppure dai siciliani avevamo appreso non solo che la mafia esiste, ma che riguarda solo i mafiosi, e loro soltanto, e che anzi la ‘mentalità’ siciliana li combatte, i mafiosi. Pazienza se la lezione di Gramsci, ma la stessa Carta costituzionale, non sono state utili in Sardegna, all’individuazione di cause e responsabilità, atte a spazzare via modelli fissi e luoghi comuni, anche nell’amministrazione della Giustizia. Vedere, almeno, la Relazione finale Medici, della Commissione Parlamentare di inchiesta sul banditismo in Sardegna, correva l’anno 1968.