Tonino Dessì
Sull’intervento precedente ecco una voce dissenziente, che mostra la complessità della vicenda e la possibilità di valutazioni diverse.
Caro Andrea,
per quanto condivida tutti i tuoi rilievi politici relativi alla condotta del Sindaco nella nomina della signora Crivellenti, credo che tu non abbia affatto colto l’entità dello scontro che successivamente ha visto contrapposte persone al di sopra di ogni sospetto come il prof. Ciarlo e il dottor Loi (li conosci entrambi), che si sono dimessi dal CdI del Lirico e il dottor Marchetti, da una parte, e, dall’altra, i rappresentanti cagliaritani, regionali e ministeriali del PD. E’ la gestione di un’istituzione finanziata con abbondante danaro pubblico, prima e dopo il contributo di 10 milioni di euro concessi nel 2013 dalla Regione a condizione di un piano di rientro da una situazione di dissesto creatasi antecedentemente a quell’eccezionale intervento, al centro di questo scontro. Il dissenso investe le responsabilità cumulative di quel dissesto e la necessità di evitare che si ricreino le condizioni che a quel dissesto avevano portato.
Questa problematica è emersa con tutta (e nuova) evidenza solo nell’ultima udienza del 16 dicembre a seguito della deposizione di Marchetti. Bisognerebbe sapere (e forse qui c’è stato davvero un difetto di comunicazione) se dopo l’interrogatorio dibattimentale dei testimoni, svoltosi in quell’udienza, non vi sia stata una richiesta o trasmissione di atti alla Procura, e se la decisione in limine del dr. Mauro Mura, ancora Capo dell’Ufficio responsabile dell’inchiesta bis, non sia stata a quel punto una conseguenza di natura strettamente procedimentale, ma tuttavia prudenzialmente e temporalmente necessitata. Queste cose ancora non le sappiamo e non possiamo noi (almeno io) esprimere valutazioni su fatti non noti, nè sulle dinamiche interne all’Ufficio della pubblica accusa, ferma restando la presunzione che tanto il sostituto dottor Pilia quanto - ma non di meno - l’ex Procuratore Mura siano a loro volta persone integerrime e professionisti di valore. Una cosa tuttavia è certa: che la polemica politica sacrosanta nei confronti del Sindaco non dovrebbe entrare nelle valutazioni strettamente giudiziarie e che il nodo politico e amministrativo, nonchè finanziario, della gestione del Lirico non si può circoscrivere alla vicenda Zedda-Crivellenti.
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