Gianna Lai
Riassunto delle puntate precedenti. Comune di Cagliari e Istituto Tecnico Commerciale, trasferiti a Monserrato per la messa in sicurezza, intasano l’Asse Mediano. Dopo il dibattito sulle scuole e relativa votazione, tra il groviglio di automobili e mezzi pesanti, riprendono le lezioni dell’Istituto Tecnico Commerciale. In città ci si chiede se mai gli studenti torneranno in via S. Eusebio.
Ma non è solo a parlare e a lamentarsi no, in quel marasma tocca anche indirizzare i cittadini, provenienti anch’essi a piedi dall’intera area della città metropolitana-CITTA’METROPOLITANA, verso gli alloggiamenti del Municipio, che pretende, ahimè anch’esso, di funzionare senza connessione e senza password, i terminali sballottati da una parte all’altra. E tra un ‘col cavolo che l’anno venturo vi diamo il voto’ e un ‘non mi fregate più, né a me né alla mia famiglia’, i cagliaritani della città metropolitana-CITTA’METROPOLITANA, richiedono informazioni e documenti, o denunciano ritardi o vogliono mettersi in regola con le scadenze. Ma ita si crieis ca su Municipiu esti accomenti sa scola, il professore parla e l’alunno risponde? In noi, bellu miu, no’ esti aicci, no! Quando arriveremo a Monserrato, riprendiamo il nostro lavoro e ci saranno risposte per tutti. E adesso sloggiate, sgomberate. Si sfiora la rissa che, in tutti questi giorni, è stata miracolosamente evitata, grazie in particolare agli automobilisti sindacalisti della CGIL. Intervengono i docenti risentiti della così scarsa considerazione in cui è tenuto, a livello sociale, il loro lavoro, intervengono assessori e consiglieri a placare gli animi. Ed anche due Vigili urbani motociclisti, ma senza moto, abbandonata precipitosamente nel fosso della bretella per Viale Ciusa. L’unica complicazione degna di nota è data, a questo punto, dalla notizia dell’arrivo di Pigliaru, di Zedda, dell’ingegnerecapo Camoglio e del Preside dell’Istituto Tecnico. Forse in Cabina di Regia nascono finalmente sinergie istituzionali e team di governance in progress, vero format ideale di efficacia, efficienza, economicità? ovvero, chissà perchè tutti assieme, i politici e i burocrati. in uno spazio così ristretto dell’Asse Mediano. Fare rete nella location della criticità, vero step dei report e dei futuri reposity web, destinati alla rivisitazione di elettori riottosi e dispersi, e alle risorse umane momentaneamente in stand by……, nell’Asse Mediano? Ma qui non ci sono cronisti, al momento, nè stampa di alcun genere è riuscita ad avvicinarsi. Né c’è modo di farsi sentire, se non per alcune ficcanti battute di Pigliaru così ieratico e, per qualcuno, più del solito supponente ‘…è chiaro che stiamo facendo un discorso di visione…’, da sopra il tetto di un grosso Tir. Si perdono nel vuoto le parole del Sindaco e del Preside e, ih t’a peccau!, di Camoglio, tra un ’si si, certo certo’, degli automobilisti esasperati, e un ‘eh si si, proppiu aicci. A mimi nun mi cuglionais prusu bosatrusu’, che serpeggia da tempo tra la folla anonima e murrungiosa. E tra le contestazione degli studenti e dei professori, questa volta, del Liceo Scientifico cagliaritano di viale Colombo. I quali irrompono improvvisamente nella scena aprendo sui tettucci delle macchine diversi striscioni, ‘La Scuola non si sposta. La Scuola al primo posto’, e ‘Meglio Istruzione che Speculazione’, e ‘Meglio Istruzione che Yacht’. E persino ‘Meglio Istruzione che Credere Obbedire Combattere’. Così è troppo. Mentre un moto di ribellione comincia a serpeggiare pure tra studenti e professori dell’Istituto Tecnico Commerciale in trasloco, la polizia, che tiene d’occhio i giovani fin dalla loro partenza da Cagliari, parte all’attacco sicura, nella sua tenuta antisommossa, di avere la meglio su quel manipolo di stupidi ragazzi che, non trovando gli spazi per farlo, non possono neppure indietreggiare. Qualcuno ordina la carica e, siccome nella vita, na bella passara e’ manganellu nun ha fattu mai malli a nisciunnusu, a salvarsi sono solo pochi automobilisti, che fanno appena in tempo a riparare in macchina e a mettere la sicura.
Si dice che qualche colpo lo abbiano guadagnato anche Preside, Sindaco e Presidente, tanto son stati veloci i poliziotti, e così ben addestrati, contro la teppaglia studentesca e la sua pretesa di salvare le scuole dalla burocrazia e dalla politica. Nessuna conseguenza invece, per l’ingegnerecapoprovinciale Camoglio, così sembrerebbe, che è stato evidentemente riconosciuto come amico della Benemerita, in corsa per l’occupazione dell’Istituto Tecnico Commerciale di Cagliari, appena sgomberato. Mi, quello del sogno, che dice che ha un sogno affascinante, di fare una grande scuola per Martini e Alberti, in modo che i loro attuali caseggiati vengano occupate da Carabinieri e Marina militare. Ma gustu it’è su presidenti? E sarebbe che sorge spontanea una domanda, ma a questo qui chi gli ha dato la patente, che dice cose e si comporta come fosse lui il presidente di non so cosa?
A rinfrancare gli animi, qualche automobilista democratico inizia a far circolare, prima di notte, il Documento del Comitato ‘Salviamo il Martini’, redatto da docenti, studenti, personale e genitori riuniti in Assemblea all’Eleonora d’Arborea, il 20-10-2015. Contro il trasferimento dell’Istituto Tecnico Commerciale, ‘dallo storico edificio di via S. Eusebio al Besta di Monserrato’, si chiede la revoca della delibera del Commissario provinciale fino a inizio lavori per la messa in sicurezza dei solai, e che si valuti ‘la possibilità di permanenza della scuola nell’edificio, anche in presenza dei lavori, così come già accaduto in passato’.
Chi ha assistito direttamente agli eventi, dice che è rimasta del tutto assente dal confronto finale la Sinistra cittadina e regionale, esattamente come è assente dalla maggioranza e dall’opposizione, in Giunta e in Consiglio e dapertutto in Italia, avendo preferito continuare a impegnarsi nella costruzione di una nuova sinistra, al grido di ’serve una nuova sinistra’. Mentre le autorità preposte alla sicurezza ci hanno tenuto a diffondere un comunicato sugli eventi della giornata, notte fonda, tutti rinchiusi in macchina e nei Tir a dormire: ‘ non sappiamo niente della scaramuccia sull’Asse Mediano. I sardi sono molto simpatici e noi siamo sempre dalla parte dei giovani, anche quando, per tenerli sulla retta via, gli diamo qualche manganellata. In questo territorio noi garantiamo la sicurezza dei cittadini, prima di tutto di quelli che manifestano per la libertà e per rivendicare i loro diritti’
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