Mese dei Diritti Umani: “La Sardegna è l’isola delle disuguaglianze”

10 Novembre 2015
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Roberto Loddo

“La Sardegna è l’isola  isola delle disuguaglianze e dobbiamo unificare tutte le lotte esistenti per trasformare la società” ha dichiarato Gisella Trincas, presidente dell’Asarp, durante la conferenza stampa di presentazione della quarta edizione del mese dei diritti umani. Riparte quindi la campagna di sensibilizzazione proposta dal comitato sardo “Stop Opg” a tutte le persone sensibili al rispetto dei diritti umani che vuole coinvolgere la società civile, il mondo della cultura, della conoscenza e dell’arte, un mese di eventi dal 10 novembre al 10 dicembre 2015. La data del 10 dicembre è stata scelta per ricordare la proclamazione della Dichiarazione universale dei diritti umani da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il 10 dicembre 1948. L’edizione del 2015 si apre con una frase di Stefano Rodotà riportata nelle locandine: “I diritti fondamentali si pongono a presidio della vita, che in nessuna sua manifestazione può essere attratta nel mondo delle merci”. Da segnalare l’importante adesione del Centro Culturale dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai che organizza l’incontro “Un approccio umanistico alla disabilità” che si svolgerà il 28 novembre alle 17.00 presso Centro Culturale dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai in via Legnano 21 a Pirri. Il Comune di Assemini è l’unico comune della Sardegna ad aver aderito al Mese dei Diritti Umani e organizzerà con la cooperativa sociale Il Giardino di Clara e lo studio editoriale Typos la mostra ‪delle tavole a fumetti de Il fumetto intercultura  Women Story della graphic journalist Takoua Ben Mohamed. L’inaugurazione della mostra si svolgerà Venerdì 4 dicembre ad Assemini nell’ex municipio alle 18.00 con un dibattito sul razzismo, l’islamofobia e l’intolleranza al quale parteciperanno insieme all’autrice anche i rapresentanti delle comunità dei nuovi cittadini e degli stranieri in Sardegna.

Durante la conferenza stampa sono intervenuti i rappresentanti delle organizzazioni aderenti. Luca Santus del movimento studentesco UniCa 2.0 ha dichiarato: “Siamo lieti di condividere l’esperienza costituita dal Mese dei Diritti Umani con altre realtà associazionistiche di elevata importanza sociale presenti sul territorio. Riteniamo ancor più necessari momenti di confronto su tematiche quali destrutturazione del welfare e politiche sociali anche in momenti successivi a questo.”

Per Daniela Murgianu dell’associazione LiberaMenti: “Poichè il lavoro non è un privilegio ma un diritto di tutti, noi andiamo avanti nella nostra lotta perchè, come diceva Giuseppe Di Vittorio, la nostra causa è giusta.

Maddalena Senis del comitato Sa Luxi che aderisce al Mese, ritiene il registro dei tumori della regione sardegna cosi’ come previsto dalla legislazione, uno strumento essenziale per la ricerca scientifica e la programmazione della politica di prevenzione e socio sanitaria.

Laura Ligas presidente dell’associazione Efys Onlus sottolinea l’importanza della costruzione di una città capace di tener conto dei bisogni e dei desideri dei bambini: “La nostra Bottega dei Sogni propone durante il mese dei diritti umani un ciclo di eventi di invito alla lettura sui temi della migrazione, dell’intercultura e dei diritti dei bambini”.

Enrica Porcu della Ciclofficina Sella del Diavolo, spiega come la loro organizzazione aderisca: “Siamo un laboratorio di pratiche e di idee per agire il territorio e renderlo più sostenibile, per questo motivo organizzeremo un concerto di musica tradizionale arabo-andalusa del duo marocchino composto da Khalil Babouchi e Walid Iguider rispettivamente all’oud e al violino, che saranno accompagnati da un esibizione di live painting eseguita dal pittore contemporaneo Alessandro Melis. In occasione dell’evento saranno esposti prodotti tipici e naturali provenienti direttamente dal Marocco.

Rita Sanna, rappresentante del CIDI di Cagliari e del Forum delle Associazioni Scuola Università Ricerca: “Siamo un’associazione che ha come obiettivo la realizzazione della scuola della Costituzione, laica e vicina agli interessi delle studentesse e degli studenti. Durante il Mese organizzeremo un incontro con docenti e studenti in collaborazione con l’ANM sul ruolo svolto dalle deputate costituenti e come Forum una discussione con studenti, docenti, famiglie sui temi caldi dei processi decisionali che hanno portato allo smembramento e alla dislocazione di importanti scuole superiori cagliaritane”.

Conclude la conferenza stampa Antonello Murgia, dell’Anpi, associazione nazionale partigiani italiani “La cultura dei diritti soffre, compressa dal pensiero unico neoliberista, mentre le merci circolano libere e spesso con effetti negativi per i cittadini. Il messaggio che vogliamo lanciare con la quarta edizione del mese dei diritti è che cambiare davvero verso è possibile, contro una politica di compressione della libertà e della democrazia”.

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