Simone Angei
Venerdì scorso, 6 novembre, l’ANPI Medio Campidano ha portato a compimento i lavori per la realizzazione di un murale, firmato dal noto muralista Francesco Del Casino, nella centrale Piazza Resistenza di San Gavino Monreale. E quanto è bello il risultato!
Un progetto nato quasi per caso o meglio per sogno, che ha incontrato le simpatie dell’artista senese e ha coinvolto, suscitando entusiasmo e voglia di partecipazione, gli animi di tutta la popolazione: dagli studenti delle scuole, che hanno impresso su quelle pareti frasi di Gramsci, Cacucci, Calamandrei, ai cittadini che hanno dedicato ore del proprio tempo a tinteggiare e coadiuvare l’artista o che, semplicemente, si sono fermati a scambiare poche parole con i responsabili del progetto.
Ne è venuta fuori una vera opera d’arte che, con le parole di Del Casino, ha valore solo in quanto capace di trasmettere da se il messaggio che l’artista vuole indirizzare: per cui, bene sarebbe, approfittare della prossima sagra dello Zafferano Sangavinese (13-14-15 Novembre) per ammirare con i propri occhi il risultato (link http://www.sangavinomonreale.net/2015/11/07/il-programma-della-sagra-dello-zafferano).
Un lavoro così vivo ed attuale che ha fatto subito discutere per la scelta di imprimere, in modo indelebile sulla facciata della piazza, la scritta “A foras sas bases”: un grido, quello di tutto un popolo, che proprio in questi giorni, così come da decenni, lotta per poter tornare ad essere padrone della propria terra e dei propri destini, libero dai giochi militari delle grandi potenze internazionali.
E quanto è stato bello potersi nuovamente confrontare, seduti di fronte ad un tavolo, su temi quali la Costituzione, la sua attualità e il nodo cruciale della rappresentanza politica nel nostro Paese.
Un confronto che ha arricchito e soddisfatto i presenti, catturati dalla lucida e profonda relazione del Prof. Gianni Fresu sull’attualità del pensiero e delle categorie gramsciane nella lettura dell’odierna crisi della politica. Quello stesso Gramsci che, raffigurato nel murale e legato da un filo rosso ai partigiani in festa per la Liberazione d’Italia, tanto ha contribuito all’elaborazione della filosofia che ha guidato la Resistenza e che è confluita nella Costituzione Italiana.
Carta Costituzionale magistralmente richiamata dal Prof. Andrea Pubusa che, nel tesserne le lodi, ha evidenziato alla platea i rischi insiti nei tentativi di manipolazione attuale e la necessità che si lavori ad un fronte ampio in sua difesa. Una Carta non solo linguisticamente pregiata, ma capace ancora oggi di filtrare, organizzare e riconoscere le esigenze di una società in divenire e che, solo riconoscendosi e perseguendo quei valori, può trovare la via per uscire dalla crisi attuale.
Chiuso il dibattito, tra gli interventi dei presenti e le conclusioni dei relatori, la serata si è conclusa tra castagne e vino rosso con l’esibizione del Coro Polifonico Sangavinese, che ha regalato ai presenti un ricco repertorio di canti della Resistenza.
Una settimana di lavori, di energie spese e tempo tolto alla vita di ognuno di noi non può che essere soltanto un piccolo riconoscimento a chi, oltre settant’anni fa, scelse di dedicare tutta la propria per farci il dono più grande: la Libertà.
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