Crolla un cornicione: il Comune di Cagliari trasferito a Monserrato!

7 Novembre 2015
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Gianna Lai


Fervono i lavori per il trasferimento di uffici e Sala Consiliare e Sala matrimoni e sedi degli assessorati, nella Scuola Ospitante di Monserrato, un comodo Istituto, a suo tempo dismesso per calo di iscrizioni, sito in una grande enorme aiuola spartitraffico che costeggia l’area cittadina, proprio lì di fronte al Centro commerciale. Per evitare che un Commissario straordinario manolesta qualunque si impossessi nottetempo del nostro Palazzo comunale e lo destini ai carabinieri o alla marina militare o anche civile (c’è il porto di fronte!) o, temporaneamente ai soldati del Trident, miracolosamente scampati all’attacco dei pacifisti di Sant’anna Arresi, l’opposizione è riuscita a imporre che restino al piano terra l’Ufficio del sindaco e lo sgabuzzino dell’usciere che, trepidante, si è impegnato a custodire, e a difendere, le chiavi del Palazzo.
Non è dato sapere di reazioni di dipendenti e politici, se non la saggia adesione alle decisioni del Commissario, nominato dalla Giunta regionale per gestire l’emergenza calcinacci, che impongono nervi saldi e forte senso di responsabilità. Protesta solo qualche dipendente riottoso, che veniva al lavoro a piedi, egoista e privo di senso comunitario.
 Tutti a Monserrato, per il tempo che sarà necessario alla burocrazia e alla politica, il tempo che ci vuole all’espletamento di tutte le pratiche, appalto dei lavori, gara e spazi adeguati per eventuali ricorsi, risarcimento per eventuali danni provocati fuori dal perimetro del Municipio (interruzioni stradali, chiusura negozi, ecc.). Si sta parlando del Palazzo Comunale non della solita e banale scuola che sgombera, per liberare il posto dall’invasione quotidiana di giovani cittadini e di relativi pullmann che li trasportano! 
Traffico bloccato fino alla Stazione da Tecnici e operai al lavoro, per spostare rete informatica e  computer, e  intallazioni di ogni genere, da via Roma a Monserrato. Camion e pullmann si alternano a trasferire masserizie e dipendenti verso la nuova sede che, nel mentre dovrà a sua volta essere messa a norma, pezzo per pezzo, mentre i nuovi inquilini sono già dentro, datando il suo abbandono da anni. A quel punto si troveranno bene assessori consiglieri e dipendenti comunali, tra comodi parcheggi, distributori automatici di bibite e merendine in ogni andito, campanelle che suonano ad  ogni ora per ricordare loro che la ricreazione è finita e si deve lavorare. E Centri commerciali, centri commerciali  a disposizione a un tiro di schioppo per la spesa nelle pause. Ma, finalmente, fine della protesta popolare sotto le finestre del Palazzo, chè nessuno se ne accorgerebbe più, manco i giornalisti dell’Unione sarda, se quei poveri di Cagliari, già cancellati dalla faccia della terra e consegnati sollecitamente alla Caritas, previo congruo finanziamento pubblico, venissero a lamentarsi di fronte al reticolato della Scuola Ospitante di Monserrato. Qualcuno adesso ipotizza che, chissà, potrebbero, politici e dipendenti, anche non voler più rientrare in via Roma alla chiusura dei lavori, una volta capito che  la prossima campagna elettorale sarebbe più utile e proficua se sviluppata  intorno al recinto della Scuola Ospitante di Monserrato. Una volta preso atto che  potrebbe creare nuovi disagi la ventilata, ma da alcuni data per certa, nuova costruzione del Municipio dall’altra parte della strada, or’oru e’ mari, nello spazio attualmente occupato dalle navi da crocera, se si ritenesse inidoneo il Molo Ichnusa a contenerla. Allora certamente anche i cittadini si rassegnerebbero a prendere la Metro, quando fosse necessario, per raggiungere il Comune di Cagliari. A meno che un Commissario governativo, imbracciando la  fascia tricolore, non venisse a salvarci tutti quanti, avendo bisogno per sè solo dell’esiguo spazio dedicato all’usciere che, ultimo baluardo della rappresentanza, questa volta dovrebbe anche consegnargli le chiavi della Città di un Comune sciolto, sciolto anche lui da ogni antico impegno.
 

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