Andrea Pubusa
Signor questore, se fossi un pubblicitario, non baderei a spese pur d’ingaggiarla. Sì, signor questore perché, se questa manifestazione contro Trident ha avuto una grande copertura mediatica, il merito è tutto suo. Quale amplificazione hanno dato all’iniziativa i suoi inappropriati proclami alla stampa! E quali le sue maldestre iniziative! S’immagini se la manifestazione si fosse svolta, con un questore normale, di buon senso. Mi creda, non avrebbe fatto notizia. I pacifisti avrebbero sfilato in corteo verso S. Anna Arresi o nella spiaggia, gridando tranquillamente i loro slogan “A foras is basis”, “No a sa gherra!” “Boleus trabballai in paxi” e simili. E tutto sarebbe andato liscio. Traffiletto su L’Unione sarda e su La Nuova e niente più. Lei invece ne ha fatto un evento nazionale e forse persino internazionale. Grazie per questo impagabile contributo alla causa. L’Italia sa e il mondo sa che in Sardegna c’è opposizione alle basi e ai giochi di guerra.
Se invece, guardo la sua condotta da cittadino e da giurista democratico, debbo essere severo. Lei, signor questore, ignora la Costituzione e, nonostante i miei inviti, si rifiuta di leggerla o se la legge, la legge alla rovescia. Trasforma una manifestazione di gente tranquilla e perfino allegra, con la presenza pure d’intere famigliole, in un momento di tensione. Lei è stato preavvisato per tutelare i manifestanti, per consentir loro di esercitare il loro diritto, senza intralci o pericoli connessi. Doveva, ad esempio, controllare la circolazione stradale a garanzia della sicurezza e dell’incolumità. Cosa c’entra con tutto questo l’invasione dei pullmann dei partecipanti per un controllo occhiuto dei documenti? Forse in questo modo si tutela qualcuno o qualcosa? O si è creata un’inutile tensione? E’ questo il segnale che lei, signor questore, voleva dare?
Anche il pestaggio di un drappello di una quarantina di pacifisti, che ha deviato la marcia e si è diretta nello sterrato verso il poligono, è del tutto sproporzionato. Lei non può far manganellare manifestanti che può controllare e contenere in altro modo. Si tratta di eccessi, che nulla hanno a che vedere con la sicurezza e l’incolumità pubblica che lei deve tutelare. Anzi, sono proprio queste condotte a violarle. Del resto, questo piccolo gruppo di pacifisti. a fini puramente dimostrativi, ha imboccato uno dei percorsi usuali degli abitanti e dei turisti, stradelli che portano fin dentro l’area del poligono, ma sono lontani qualche miglio dai luoghi dove si spara. Lei sa, signor questore, che nel perimetro della base rientrano anche “le montagne di sabbia”, le bellissime e bianche dune, visitate d’estate da migliaia di gitanti? In realtà la base è tanto grande che queste aree limitrofe sono, per volontà delle stesse gerarchie militari, prive di custodia e normalmente accessibili a tutti senza limitazioni. E poi, signor questore, all’esercitazione partecipano 36 mila soldati, dotati delle armi più sofisticate al mondo. Quale pericolo potevano creare 40 giovani armati solo di scritte e cartelli?
Lei in questi giorni ha ribaltato la prospettiva costituzionale anche in altro modo. La Carta ripudia la guerra, ossia enuncia il principio pacifista, e i pacifisti vengono compressi con le milizie, mentre viene protetto chi fa giochi di guerra in vista di una guerra vera. E si badi i sistemi d’arma adottati e le esercitazioni non riguardano una attività di difesa del nostro territorio, attività ammessa dall’art. 11 della Carta, ma sono mirate ad attacchi in territori lontani, ossia sono del tutto fuori dallo spirito della legge fondamentale. E, allora, visto che siamo in tempi di segnali, un segnale lo lanciamo anche noi, noi normali cittadini democratici: a questa violazione della lettere e dello spirito della Carta non ci stiamo, lo diciamo tranquillamente ma con fermezza a lei signor Questore pro tempore, come lo dicemmo a piè fermo a quel prefetto che intendeva vietare i cortei nelle vie centrali di Cagliari, per relegarli nella periferia. Non ci stiamo, a prescindere dal merito delle iniziative, perché le libertà non sono buone se ne condividiano i contenuti concreti e cattive se dissentiamo. No, sono inviolabili sempre, sono buone e sacrosante in sé, a prescindere. E noi non consentiremo che vengano conculcate. Chiaro?
8 commenti
1 Dina
4 Novembre 2015 - 11:09
Bravissimo. Grazie
2 Dina Franco
4 Novembre 2015 - 11:16
Bravissimo !!!!!
3 Giacomo Meloni CSS
4 Novembre 2015 - 12:46
COMUNICATO STAMPA
Caro Sig. Questore di Cagliari, e se dovessimo noi sardi dare a lei il foglio di via come indesiderato nella nostra terra ?
Un tempo nelle prerogative della RAS era previsto che il Presidente della Giunta Regionale della Sardegna esprimesse il gradimento sulle alte cariche e sui Manager delle Aziende di Stato. inviate nell’Isola. Ricordo che il compianto Presidente Mario Melis non esitò a negare l’assenso alla nomina del Presidente dell’Enel in Sardegna bloccandola.
Se il Presidente Francesco Pigliaru interpretasse correttamente il grido dei sardi contro le servitù militari e lo stupro delle esercitazioni Nato Trident Juncture,dovrebbe uscire pubblicamente dichiarando il non gradimento di tutte quelle autorità che hanno permesso questo disastro nella nostra Sardegna.
Sul comportamento del Questore di Cagliari ,che ha ordinato l’aperta repressione di una manifestazione pacifica e popolare davanti al perimetro della base di Teulada dove si svolgevano le esercitazioni di guerra non autorizzate e illegali per lo spirito e la lettera della Costituzione Italiana,non solo non si deve tacere,ma il Presidente della Giunta della Sardegna dovrebbe chiedere il trasferimento dello stesso Questore che ha offeso la dignità del popolo sardo.
CAGLIARI, 4 novembre 2015
Il Segretario Generale della CSS
Dr Giacomo Meloni
4 Antonello Pabis
5 Novembre 2015 - 02:49
Apprezzo molto. Grazie Andrea
5 mariolina
5 Novembre 2015 - 18:09
Grazie, Andrea. Fallo ancora e sempre!
6 Claudia Zuncheddu
6 Novembre 2015 - 12:53
Ciao Andrea, straordinario e indispensabile come sempre! Mi sono permessa di pubblicare nel mio sito i tuoi due testi, tratti da Democrazia Oggi. Ritengo importante divulgarli entrambi perché permettono a tutti di entrare bene nelle pieghe della Costituzione italiana. Nel mio sito http://www.claudiazuncheddu.net li inserisco in coda alla premessa che segue:
Trident Nato – Teulada: il 3 novembre non erano “scontri” ma un’”aggressione unilaterale” – A foras il questore Gagliani dalla Sardegna.
A Teulada il corteo di pacifisti con le mani in aria è stato aggredito da parte delle forze dell’ordine. Fogli di via, denunce e pestaggi sono atti di intimidazione e di repressione che vanno interpretati nel contesto politico internazionale. Il “caso Teulada” non riguarda solo la nostra Isola e la nostra gente ma è un problema molto più ampio: è in casa nostra che preparano e alimentano la guerre nel mondo, ed è al mondo che si richiede attenzione su ciò che accade in Sardegna.
Sul perché il questore Gagliani debba abbandonare Cagliari e la Sardegna, ce lo spiega il Costituzionalista Andrea Pubusa sul sito di Democrazia Oggi. In allegato il Pensiero del costituzionalista del 2 novembre, vigilia della manifestazione a Teulada e del 3 novembre, dopo la manifestazione.
7 indian
8 Novembre 2015 - 13:15
Complimenti anche per il coraggio, visto che per la mia esperienza e percezione, viviamo ancora sotto uno stato fascista, mascherato ma fascista, dove imperano il sotterfugio e il ricatto… specie nella culunia Sardigna
8 Giuseppina murgia
11 Novembre 2015 - 20:57
Testi eccezionali, peccato dover sprecare parole per questi personaggi. estranei alla nostra terra!
Lascia un commento