Gianna Lai
Sabato è stata inaugurata a Cagliari la sede dell’ANPI nella via Emilia, sede storica del PCI, ora della Fondazione Enrico Berlinguer. Alla presenza di iscritti e simpatizzanti, i responsabili locali dall’ANPI, Antonello Murgia, Vito Biolchini, Marco Sini e Francesco Pranteddu hanno parlato dell’attività e dei programmi dell’associazione. E’ intervenuto poi Nino Garau, il comandante Geppe, che ha detto poche, ma significative parole. Eccole.
Mi voglio riferire a tutti quelli che hanno costruito la democrazia in Italia, una democrazia che in questi anni si sta lentamente sgretolando e che ci chiama perciò all’impegno e alla sua difesa, in ogni sede e in ogni momento della nostra vita di cittadini. Occorre lavorare nelle associazioni antifasciste per riaffermare gli ideali di chi ha combattuto durante la Resistenza, di chi ha subito violenze, torture e ogni genere di privazione nella lotta partigiana.
Oggi si inaugura la nuova sede dell’ANPI di Cagliari, di cui io faccio parte, e desidero ricordare, in questa importante occasione, quattro figure esemplari, quattro personaggi che ritengo eccezionali nella lotta al fascismo, ricordarne l’opera e le parole, in momenti diversi della storia d’Italia. Arrigo Boldrini, comandante partigiano ‘Bulow’ e presidente dell’Anpi fino al 2006, partecipò con le sue formazioni, a fianco al Corpo d’Armata polacco del generale Wladyslaw Anders, allo sfondamento della Linea gotica: ‘Abbiamo combattuto per la libertà di tutti, per chi c’era, per chi non c’era, per chi era contro’. E voleva dire che avevamo anche il dovere noi partigiani di trasformare le persone perchè imparasssero a vivere in democrazia nell’Italia liberata. Poi Giorgio Bocca: ‘Credo che oggi si debbano incalzare le nuove destre. Si rinnovi l’Anpi per annoverare tra le sue fila chi non ha vissuto la Resistenza, ma ha maturato una coscienza di libertà secondo quanto noi abbiamo creato’. E Dacia Maraini: ‘Mi iscrivo all’ANPI perchè la Resistenza non sia solo memoria del passato, ma esercizio per il presente’. E il drammaturgo Marco Paolini: ‘L’ANPI è sfida del presente alla reazione e al conformismo, l’ANPI è prendere le parti di chi subisce’. Queste parole secondo me sintetizzano bene il programma dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani: lavoriamo per il presente e per il futuro basandoci sull’esperienza del passato. E questo pensiero rivolgo agli antifascisti che aderiscono all’Associazione di Cagliari, perchè il lavoro prosegua con fermezza in tale direzione.
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