Grillo e Salvini: fronte comune contro i profughi (e contro il Papa?)

9 Agosto 2015
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Tonino Dessì

Sono stato rimproverato, talvolta, per qualche apertura di credito al M5S. Ammetto che finora non avevo percepito l’esistenza di una linea di discrimine che giustificasse l’esclusione di questo movimento apparentemente contestativo radicale dalle variabili democratiche praticabili di opposizione all’involuzione che il PD sta producendo in Italia. Direi che ieri questa linea è emersa con nettezza e per me con conseguenze non reversibili. L’apparente ‘tecnicalita’ delle proposte del M5S sulla gestione dell’immigrazione non mi inganna e mi riconduce, storicamente, all’insinuarsi, nella Germania di Weimar, accanto all’antisemitismo latente ma diffuso, dell’antisemitismo politicamente organizzato e del razzismo istituzionale che unificò nazionalismo e hitlerismo in un unico nazismo.
Non so se si tratti di una conferma della “profezia” di Cacciari o del mettere a frutto con sensibile immediatezza, da parte dei comunicatori M5S, quasi come fosse stato un consiglio, la percezione di Cacciari di una totale permeabilità tra elettorato grillino ed elettorato salviniano.
Ma un fatto e’ certo. Si è aperto un nuovo fronte problematico per quanti mantengano come pregiudiziale un orizzonte democratico. Non può esserci contiguità alcuna, nemmeno tattica, strumentale, contingente, col M5S. E per quanto possibile e’ un dovere politico tagliare ogni alimentazione che dal nostro mondo può rafforzare questa che si palesa come una nuova, insidiosa destra.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/08/08/il-blog-di-beppe-grillo-sullimmigrazione-giro-di-vite-sui-permessi-di-soggiorno-e-rimpatrio-di-chi-non-ha-diritto-allasilo/1944374/

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