ANPI, ma chi chiamate a ricordare i partigiani!?

11 Maggio 2015
2 Commenti


Andrea Pubusa

Dall’ANPI di Cagliari ho ricevuto l’invito dal titolo coinvolgente “DONNE DELLA RESISTENZA - MADRI DELLA COSTITUZIONE. Conferenza pubblica organizzata da Comitato provinciale ANPi Cagliari,, Associazione Culturale Gramsci Cagliari, Libertà e Giustizia; Associazione Nilde Jotti-Ussana, col contributo dell’Università degli Studi di Cagliari.
L’iniziativa, recita l’invito, si svolgerà nella splendida cornice della sala settecentesca della biblioteca universitaria alle 16.30 dell’11 maggio e sarà introdotta dai saluti del Rettore Dell’Università di Cagliari, Prof.ssa Maria del Zompo.
Sono previste le relazioni di Valeria Fedeli, Vice Presidente del Senato della Repubblica; Carlo Dore Jr, coordinatore provinciale di Libertà e Giustizia; Laura Stochino, componente del Direttivo dell’Associazione Culturale Antoni Gramsci di Cagliari.
La conferenza sarà coordinata e conclusa da Luisa Sassu, del Comitato Provinciale ANPI Cagliari.
Gli interventi saranno introdotti dalla lettura di brani tratti dalle opere di Teresa Noce e interpretati da Patrizia Littera, della Associazione Nilde Jotti- Ussana
“.

In questa fase di diffuso sovversivismo istituzionale dall’alto è fondamentale ricordare le figure che hanno fatto la Resistenza e ci hanno dato la Costituzione. Teresa Noce “Estella” è senz’altro una di queste, come si evince dalla nota biografica che riportiamo in calce, che delinea la vita straordinaria di questa donna comunista, partigiana e costituente, sempre schierata in difesa dei lavoratori e delle democrazia. Tuttavia, affinché le inziative siano credibili ed esenti da contraddizioni occorre evitare che a ricordare i costituenti siano persone che con la loro azione concorrono a demolire la Carta o a non applicarla correttamente. Mi riferisco alla sen. Valeria Fedeli, relatrice al Convegno. Per comprendere su cosa fondo questo mio convincimento riporto due link: uno della sen. Valeria Fedeli, che inneggia all’Italicum, l’altro del Presidente dell’ANPI Carlo Smuraglia, che lo critica severamente.
Ecco i link:
http://www.valeriafedeli.it/italicum-senato-la-riforma-della-legge-elettorale-la-nuova-newsletter

https://www.democraziaoggi.it/?p=3873#more-3873
Qualche compagno, a cui ho manifestato il mio disappunto, mi ha fatto notare che è bene dialogare con tutti e non dare segni d’integralismo… ancorché costituzionalmente orientato. Certo l’invito al dialogo è sempre ragionevole, anche nei confronti di chi lo rifiuta e va avanti a colpi di maggioranza su materie di rilievo costituzionale, come sono le leggi elettorali o a chi ha abrogato la più grande riforma dell’era repubblicana, lo Statuto dei Lavoratori, e sta massacrando arrogantemente la scuola.
Poiché esistono molte persone di grande spessore culturale, che però sono fermamente impegnate in difesa della Costituzione e della sua corretta applicazione, sono schierate dalla parte dei lavoratori e combattono per la scuola pubblica, rimango convinto dell’inopportunità di invitare, come relatori, persone, che sono schierate in modo opposto. Il dialogo è utile, ma si svolge in contesti differenti, nei quali si mettono a confronto le diverse posizioni su un tema. Avreste invitato, al tempo del Porcellum, una porcelliana a ricordare l’opera di una partigiana?
Estella scusali, non sanno la confusione che fanno!

P.S. Oggi non posso partecipare all’incontro in quanto son dovuto partire per Roma, dove domani si discuterà davanti al Consiglio di Stato il ricorso contro la legge elettorale regionale-truffa, cucinata, nel novembre 2013, d’intesa dal PD e da F.I.

Ecco ora una nota sulla straordinaria vita di Teresa Noce - “Estella”, tratta dal sito Antifascismo

http://www.storiaxxisecolo.it/antifascismo/biografie%20antifascisti125.html

Nata nel 1900 a Torino. A sei anni portatrice di pane, poi stiratrice, sarta, operaia. Sulle panchine di Corso Vinzaglio, impara a leggere compitando i titoli della Gazzetta di Torino o de La busiarda, così veniva chiamata La Stampa. Socialista, nel 1921 è tra i fondatori del Partito Comunista d’Italia. Durante il fascismo fugge all’estero (1927) insieme a Luigi Longo, leader storico del partito che aveva sposato l’anno prima. Fu più volte arrestata per attività antifascista e di propaganda sia in Francia, sia in Italia. Diresse il foglio comunista “Il grido del popolo”, a cui collaborava tra gli altri Leo Valiani. A Parigi nel 1937 pubblica Gioventù senza sole [Editori Riuniti 1978], romanzo autobiografico che racconta l’infanzia e l’adolescenza di Estella nella Torino del primo ventennio del secolo. Dopo aver diretto tra il ‘41 e il ‘43, in Francia, le azioni dei France-tireurs-partisans, con il nome di battaglia di Estella, viene arrestata dai tedeschi e internata nel lager di Ravensbruck. Liberata, al ritorno dal lager in Italia riprende la lotta politica: è membro della Consulta nazionale, poi deputato all’Assemblea costituente. Si deve a Teresa Noce, prima firmataria, il progetto di legge in difesa della maternità, proposto a fine agosto del ‘47 dalla CGIL e approvato dal Parlamento nel giugno del ‘48. Esso conteneva tre punti principali: estensione del diritto al riposo per maternità a tutte le donne lavoratrici, riposo obbligatorio pagato al 100%, istituzione dei nidi d’infanzia e delle sale per l’allattamento nei luoghi di lavoro.
Fu alla guida della Fiot, il sindacato dei tessili e membro della direzione del Pci fino al 1954 quando ritornò alla vita privata dopo il divorzio, non senza polemiche, da Luigi Longo.
Nel 1974 pubblica con La Pietra, poi ripreso nel 1977 da Bompiani, Rivoluzione di professione e in 450 pagine concentra la storia personale, quella del Partito comunista e quella del 900. L’esperienza della guerra e soprattutto della prigionia coincide con il ricordo della solidarietà a Ravensbruck, dove consente la sopravvivenza di un gruppo di ebree ungheresi destinate a sicura morte.
È morta a Bologna all’età di 80 anni.

2 commenti

  • 1 Andrea Murru
    11 Maggio 2015 - 08:57

    Prof, ci dia news sulla discussione al Consiglio di Stato!
    In bocca al lupo

  • 2 Marco
    12 Maggio 2015 - 10:11

    Come presidente dell’ANPI di Cagliari confermo in pieno la giustezza della decisione rivolta a Valeria Fedeli a ricordare Teresa Noce per due motivi, primo perchè la Fedeli è stata come Teresa Noce segretaria generale del sindacato dei tessili della CGIL e pertanto aveva pieno titolo a ricordarla come dirigente sindacale, in secondo luogo in quanto vice presidente del Senato e quindi pienamente titolata a ricordare Teresa Noce come donna del Parlamento della Repubblica. Altre relazioni hanno ricordato altri aspetti della vita e dell’impegno di Teresa Noce ( come comunista, Laura Stocchino) e come Partigiana e Costituente (Carlo Dore). Ieri abbiamo ricordato Teresa Noce e abbiamo scelto relatori per quel ricordo e per quella lezione non per altro. Tra l’altro Valeria Fedeli , meno di un anno fa è stata invitata da Carlo Smuraglia a rappresentare le Istituzioni repubblicane in occasione del 70° annivarsio della costituzione dell’ANPI……..

    Risposta

    Caro Marco,
    la tua risposta elude la questione da me posta, e cioé se è opportuno che l’ANPI inviti a ricordare partigiani/e e padri/madri della Costituzione esponenti politici oggi apertamente schierati con ruoli decisionali in attività parlamentari volte a scassare la Costituzione (v. Senato-dopolavoro per consiglieri regionali) o a violarla nello spirito e nella lettera (v. Italicum, job act). La sen. Fedeli si colloca certamente in questo genere di personaggi, essendo una sostenitrice della maggioranza e del segretario del PD, un partito, a dir poco, a-costituzionale e a-democratico. I ruoli pregressi della Fedeli in questo discorso non rilevano, così come è poco significativo che Smuraglia l’abbia chiamata ad una manifestazione un anno fa, quando il potenziale anticostituzionale del PD non si era ancora concreatamente e pienamente dispiegato.
    Caro Marco, ripeto, poiché ci sono tante personalità di rilievo nazionale, autorevoli quanto o più della Fedeli, che conducono una battaglia lineare e ben nota in difesa della Costituzione, della democrazia e del lavoro, perché chiamare a svolgere relazioni nelle iniziative dell’ANPI persone che, per le loro posizioni attuali, generano perplessità e confusione?
    Con immutata amicizia. Andrea

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