Macché calcioni, servono idee nuove e alternative

6 Dicembre 2008
5 Commenti


Raffaele Pilloni

Come spesso accade, la “verità ” sta nel mezzo, o meglio, più che di verità parlerei di “realtà ” senza alcuna presunzione, “realtà come propedeutica alla verità stessa ”, per usare le parole di Platone. Mi pare di comprendere che due sono le tesi che si scontrano e che in questo blog vengono perfettamente riassunte: da un lato, c’è chi sostiene che Soru non sia tanto il male assoluto ma più semplicemente il frutto unico della degenerazione politica che investe la Sardegna e più in generale l’Italia ormai da troppo tempo, una degenerazione che sfocia sia in vicende politiche censurabili sia nell’autoritarismo e nell’accentramento più sfrenato a discapito dell’essenza del dibattito politico e delle scelte condivise; d’altro lato, vi è chi ritiene che Soru abbia degli aspetti controversi (autoritarismo, le ombre sul caso Saatchi etc.) ma in fondo non sia poi così male, avendo proposto (ed in parte attuato) comunque un programma chiaro di governo; per di più egli sarebbe senza alternative sia a destra che a sinistra.
Sinceramente non riesco a collocarmi in nessuno di questi orientamenti, per il semplice fatto che un’analisi profonda soprattutto dal punto di vista politico/sociale non può partire da una sorta di referendum su una persona, anche se questa è il Presidente di una Regione: questo perché si ignorerebbe il tessuto sociale su cui si innestano delle proposte politiche, discutibili o meno. La semplificazione e la riduzione del tutto sulla figura e sulle spalle di una persona è il vero male assoluto che ci sta distruggendo; si è parlato degli States e di Barack Obama e non si può fare a meno di notare che la svolta politica che sta vivendo quel Paese sta nel fatto che una Repubblica presidenziale, l’emblema del presidenzialismo moderno oserei dire, gli USA, hanno eletto un presidente che parla sempre al plurale, “noi” (e non si tratta di pluralis maiestatis), e che si ritiene il portavoce di un Paese che vuole cambiare; non si usa mai nei suoi confronti la parola leader semplicemente perché non è il capo di chi sa quale potere forte. Il messaggio vale anche per la nostra Regione. Chi combatte la politica di Soru, non è con il “calcione” che ottiene dei risultati validi, anzi, in quel modo conferisce allo stesso Soru una più forte legittimazione. Insomma, non si può combattere l’autoritarismo con l’arma della demonizzazione personale. Così sbaglia chi ascrive a Soru tutti i meriti o tutte le disfatte. E’ questo modo di pensare che manda in pezzi la sinistra italiana di fronte al presidente del Consiglio. Questa è una malattia che i democratici statunitensi hanno superato, dopo la sconfitta di J. Kerry nel 2004; hanno compreso che Bush era solo il portavoce di una linea politica sbagliata, non l’unico nemico, e, sopratutto, hanno capito che, per combattere efficacemente quella politica sbagliata, occorre mettere in campo delle proposte innovative ed alternative. Così i democratici hanno delineato una società alternativa all’iperliberismo e questa è stata la chiave della loro vittoria.
Tornando a Soru, penso rappresenti in pieno un “confine” fra due istanze politiche, una di cambiamento, fatta di politiche innovative ed una di un ritorno al passato, ai giochi della politica più scontati e regressivi. Ambiguità è il primo termine che mi balza in mente quando penso a questa legislatura. Luci ed ombre, che si bilanciano. Come ho detto in principio, infatti, la verità sta nel mezzo.

5 commenti

  • 1 Quesada
    6 Dicembre 2008 - 15:50

    E quindi la verità sta in Soru!

  • 2 lino pinna
    6 Dicembre 2008 - 16:08

    ma voi non vi rendete conto! ma fatevi aiutare e redigete la mappa degli affari in Sardegna - tutti immobiliari perchè altro non c’è - e vedete chi c’è dietro. Ci stanno provando a dimostrare gli avvocaticchi della Pdl con aiuti di qualche nostro che dà consulenze gratis, che è Soru il palazzinaro. Vergogna le bale su Scivu come bene sanno alcuni nostri che tacciono e sperano. Aprite gli occhi e capirete le ragioni dell’assalto a Soru. Quando la mappa uscirà qualcuno si sorprenderà ma altri no. Eccoli gli oppositori di Soru tutti insieme nei ristoranti attorno al Palazzo- ormai ipertesi e molto patetici. Soru o non Soru li cacceremo via perchè non ne possiamo più di questi oligarchi e dei loro complici in sonno.

  • 3 Raffaele Pilloni
    6 Dicembre 2008 - 17:25

    Quesada, se fosse vero quel che dici allora la verità più che nel “mezzo” starebbe nel “meglio”, ricordando lo spot di Soru per le scorse elezioni regionali.
    Roosvelt disse che “la verità si scopre solo quando gli uomini sono liberi di cercarla”: anche io credo umilmente che se davvero si vuole uscire da questa situazione devastante sotto ogni punto di vista, politico e non, regionale e non, sia necessario liberarsi dal metodo induttivo, quello che tende ad affidare o ad addossare tutto su un solo individuo, in positivo ed in negativo naturalmente. Se continueremo con gli sterili referendum sui Soru, sui Berlusconi etc. saremo sempre vittime e coautori dello status quo.

  • 4 Raffaele Pilloni
    6 Dicembre 2008 - 18:37

    Sign. Lino Pinna, forse non ha ben compreso le mie parole: prima di tutto cosidero un pò azzardato ed ingenuo sostenere che Soru sia estraneo al mondo degli affari, visto che parliamo anche di un imprenditore importante. Questo non significa che io lo consideri un palazzinaro anzi. Non sono tra coloro che chiedono la testa del presidente della regione per intenderci, ma ho affermato semplicmente che, se una crisi in questo momento c’è (e purtroppo c’è e non coinvolge solo la politica), portare avanti delle campagne che considero politicamente “chiuse” a favore o contro una persona sia il modo sbagliato di voltare pagina. Quando i progetti e le idee innovative (di cui in parte anche Soru si è fatto portatore) prenderanno il posto dell’esaltazione del singolo in positivo o in negativo, allora si potrà dire che è un altro giorno.

  • 5 lino pinna
    6 Dicembre 2008 - 19:42

    signor Pilloni non mi riferivo esclusivamente al suo pezzo che pone giuste questioni ma al clima. E’ l’attocco a Soru da parte di queste oligarchie consunte che mi impensierisce. Questi da 40 anni mandano pizzini e vogliono continuare a madarli. Soru gli ha tolto l’acqua dove nuotavano e sono disperati. Meglio Pili per loro. Poi Soru ha fatto cose sbagliate e molte ma non lo cambio con quelli dietro la tenda. Le macerie che vogliono e per perpetuare il loro potere. Per questo tutti insieme montano il caso Scivu. Grazie a questo sito si può parlare senza veli.

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