Oggi a Roma in piazza la Coalizione sociale

28 Marzo 2015
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Red

Una manifestazione nazionale a Roma, oggi, per lanciare la “nuova primavera del lavoro, della democrazia e dell’unità nei diritti”. E’ quanto aveva annunciato all’Assemblea nazionale dei delegati Fiom a Cervia il leader Maurizio Landini, al termine della sua relazione introduttiva. La mobilitazione di oggi è  stata preceduta da un pacchetto di 4 ore di “scioperi per fare assemblee” per contestare le controriforme messe in campo dal governo sul terreno del lavoro. Secondo Landini “oggi è a rischio la tenuta democratica del Paese perché le modifiche sul mercato del lavoro non sono state ottenute con normali rapporti di forza tra lavoratori e politica ma da un governo che nessuno ha mai eletto. Quando mai i cittadini italiani hanno votato un programma politico per cambiare lo Statuto dei lavoratori?”.
La manifestazione è il primo banco di prova della “Coalizione sociale” lanciata dal leader della Fiom insieme a Rodotà, a don Ciotti ed altri.
Alla manifestazione hanno aderito molte realtà di movimento e le piccole sigle della sinistra.
Così hanno anunciato gli studenti della Rete della Conoscenza. “Dopo un’intensa mobilitazione autunnale che ha visto tanti e diversi opporsi alla contro-riforma del Jobs Act – dichiara Riccardo Laterza, portavoce nazionale della Rete della Conoscenza – risulta fondamentale dotarci di strumenti e pratiche per dare continuità ed efficacia alla battaglia per la difesa dei diritti e il contrasto della precarietà”.
“Aderiamo alla piazza della Fiom dopo aver riaperto una primavera di opposizione sociale al governo Renzi a partire dalla giornata di mobilitazione studentesca del 12 marzo – prosegue Danilo Lampis, Coordinatore nazionale dell’Unione degli studenti –. È oggi necessario ricomporre le diverse battaglie in campo, non nella limitata prospettiva di dare maggiore forza alle singole vertenze, ma comprendendo e valorizzando la stretta connessione esistente”. “Gli ultimi dati sulla leggera ripresa dell’andamento occupazionale e sull’aumento dei contratti a tempo indeterminato – continua Alberto Campailla, portavoce nazionale di Link-Coordinamento universitario – non possono trarci in inganno: la conseguenza delle politiche del governo Renzi è quella di rendere larghe fette della popolazione più ricattabili e meno capaci di difendersi dallo sfruttamento, anche dentro un contesto di ripresa economica tutt’altro che scontata”.
Anche la Lista Tsipras aderisce con convinzione alla proposta di mobilitazione avanzata dalla Fiom per oggi. Condividiamo profondamente - si legge in una nota - il tema della costruzione di una coalizione sociale capace di riunire i soggetti che il neoliberismo vuole tenere divisi per continuare a colpirli nelle loro condizioni di vita e nei loro diritti. L’orizzonte di questa coalizione e’ sicuramente quello europeo dove si e’ aperta una possibilità di cambiamento grazie alla vittoria di Syriza in Grecia.
I tempi sono quanto mai urgenti: sono dentro i quattro mesi conquistati da Tsipras per consolidare il proprio progetto. Stare dentro questo orizzonte significa costruire anche in Italia alleanze e lotte contro i provvedimenti con cui il governo Renzi ha assunto le prescrizioni della Troika a partire dal Jobs act e dallo sblocca Italia. Contro questi provvedimenti può essere giusto promuovere anche una larga campagna referendaria. Occorre costruire una vera piattaforma di alternativa di società a partire dalla riunificazione del mondo del lavoro e del precariato e  dall’assunzione piena del paradigma ambientale.
L’Altra Europa con Tsipras - conclude la nota - e’ impegnata nella costruzione di una casa comune della sinistra e dei democratici/che ritenendo il bisogno di una rappresentanza politica alternativa a livello di quelle di Syriza e di Podemos questione fondamentale.
Anche il Partito della Rifondazione comunista in molte sue realtà rende nota la sua adesione alla manifestazione che la FIOM ha indetto contro il Jobs act e per complessive migliori condizioni di vita delle lavoratrici e dei lavoratori nel nostro paese.
Rifondazione Comunista - si legge in un comunicato - non può che essere al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici, delle compagne e dei compagni della FIOM che in questo momento si assumono la responsabilità politica di costruire un efficace processo di contrasto alle scelte di un governo che smantella diritti nel lavoro, che fa a pezzi la nostra Carta costituzionale, così come demolisce un sistema di tutele sociali tra i più avanzati del Continente senza offrire una via di uscita dalla crisi utile a fronteggiare l’emergenza umanitaria sempre più diffusa.
Oggi sarà una grande giornata nella costruzione di una vasta opposizione al neoliberismo nella prospettiva  di superare la debolezza e la fragilità della sinistra politica rimettendo al centro il lavoro e la salvaguardia della Costituzione, della democrazia e dei diritti.
 

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