Amsicora
Leggo i giornali. Titoloni!
Grandi opere, arrestato dirigente Incalza Perquisizioni a Olbia: indagato Sanciu La conferenza stampa dei carabinieri.
Tra i 51 indagati anche ex sottosegretari ed ex assessori
Grandi opere, l’ordinanza del Gip: “Un abito per Lupi, un Rolex per il figlio”
Nelle carte spunta anche Lupi: “Il figlio assunto da uno degli arrestati”
Grandi opere, anche Sanciu indagato
L’inchiesta della Procura culminata col blitz dei Ros ha messo in luce l’esistenza di un articolato sistema corruttivo che coinvolgeva dirigenti pubblici, società aggiudicatarie degli appalti e imprese esecutrici dei lavori.
Il super-dirigente del Ministero dei Lavori Pubblici (ora consulente esterno) Ercole Incalza, è tra i quattro arrestati dell’inchiesta della Procura di Firenze e del Ros. Gli altri sono gli imprenditori Stefano Perotti e Francesco Cavallo, e Sandro Pacella, collaboratore di Incalza. Tra gli indagati ci sono anche due sardi: Fedele Sanciu, ex senatore Pdl ed ex commissario dell’Autorità portuale del nord Sardegna, e Bastiano Deledda, responsabile del procedimento della gara per i lavori nel porto di Olbia.
Ministro Lupi: “Non avrei mai accettato un orologio. E non mi serve”. E l’abito, penso, gli sarà servito?? Chissà?!
Volto pagina…
Antonio Gozzi è stato arrestato per corruzione a Bruxelles insieme al suo collaboratore Massimo Croci.
Antonio Gozzi, presidente di Duferco e di Federacciai, è stato arrestato a Bruxelles dalle autorità belghe nel corso di un’indagine per corruzione: avrebbe dato del denaro agli ufficiali nella Repubblica democratica del Congo per ottenere appalti. Lo rende noto TicinoNews con una nota di Duferco, che ha sede a Lugano. Insieme a Gozzi è finito in manette anche il suo collaboratore, Massimo Croci.
I due sarebbero i mandanti degli episodi di corruzione contestati all’ex ministro dell’Economia della Vallonia Serge Kubla, dal 2009 consulente della compagnia. Kubla a febbraio era stato arrestato per 48 ore dal giudice istruttore Claise; le “mazzette” sarebbero andate all’ex premier congolese Adolphe Muzito per facilitare la diversificazione del business del gruppo in Congo.
Penso: che malandrini i giudici belgi! Chiamano Gozzi e Croci come testi. Loro ci cascano. Pensano di andar lì a far bella figura, a contribuire nientemeno all’accertamento della verità. E i belgi li arrestano! Che fregatura!
Guardia di finanza arresta imprenditore
Aveva appalti milionari anche nell’Isola
Inchiesta sul Consorzio Aedars che si è aggiudicato appalti in tutta Italia, anche in Sardegna.
I finanzieri del Comando provinciale di Roma hanno arrestato nella Capitale l’imprenditore di origini siciliane Pietro Tindaro Mollica con l’accusa di bancarotta fraudolenta. L’arrestato era attivo nel settore delle opere pubbliche a livello nazionale tanto da avere vinto nel tempo appalti per centinaia di milioni di euro: alcuni anche in Sardegna dove sono state eseguite delle perquisizioni. Oltre all’arresto in carcere di Mollica le Fiamme gialle hanno anche eseguito sequestri di beni per un valore di circa 108 milioni di euro in tutta Italia.
A questo punto cerco una boccata d’aria fresca, la cronaca della nostra bella Isola…
Il presidente della Fondazione Banco di Sardegna, Antonello Cabras, è stato sentito in Procura come testimone nell’inchiesta bis sul Teatro Lirico di Cagliari.
Gli inquirenti hanno chiesto informazioni sui finanziamenti concessi nel 2013 e 2014.
Regione, Pigliaru sentito in Procura su Arru, Banco di Sardegna e Tiscali.Il presidente della Regione è stato ascoltato come persona informata sui fatti.
I rapporti tra il Banco di Sardegna, la Fondazione dell’istituto di credito e la società Tiscali: argomento al centro dell’interrogatorio di ieri in Procura a Cagliari del governatore Francesco Pigliaru, convocato dal pm Andrea Massidda in qualità di persona informata sui fatti nell’inchiesta aperta qualche mese fa, al momento senza indagati né ipotesi di reato, sull’azienda di Renato Soru e il suo recente accordo per appianare un debito da 140 milioni di euro. Tra le domande, anche quella relativa alla nomina in Giunta come assessore alla Sanità di Luigi Arru, fratello di Antonello, presidente del Banco. L’incarico, e questa era una delle curiosità degli inquirenti, sarebbe stato affidato più o meno nello stesso periodo nel quale la Fondazione aveva dato il benestare alla fidejussione che serviva alla società di Sa Illetta per partecipare alla gara d’appalto bandita dalla “Consip” per l’affidamento dei servizi telefonici e Internet di tutta la pubblica amministrazione per i prossimi sette anni.
Francesco Pigliaru ieri sera è ritornato, su sua richiesta, negli uffici della Procura di Cagliari dove è stato sentito come persona informata sui fatti.
Il presidente della Regione Sardegna era già stato convocato la settimana scorsa per essere ascoltato nell’ambito delle inchieste su Tiscali e Banco di Sardegna.
Al centro dell’inchiesta avviata dal pm Andrea Massidda ci sarebbero i rapporti tra la banca, la Fondazione dell’istituto di credito e la società Tiscali. Al momento non ci sarebbero indagati né ipotesi di reato.
L’ipotesi per la quale sono state avviate le indagini della Finanza è quella di reati societari.
Gli accertamenti sulla gestione del credito del Banco di Sardegna nascono dalle “anomalie” segnalate dalla Banca d’Italia nel rapporto tra l’istituto di credito e il “Gruppo Scanu”, che controllava il Policlinico città di Quartu. La casa di cura è finita al centro di un’inchiesta, da cui è poi partita l’indagine sul Banco, che nei giorni scorsi ha portato a blitz nella sede amministrativa di Sassari e nella sede legale di Cagliari, come racconta Andrea Manunza sull’Unione Sarda di oggi in edicola.
Basta! Vediamo quale dinamismo imprime alla politica il neosegretario regionale del PD…
Evasione: Soru in aula per il processo
Il patron di Tiscali Renato Soru, parlamentare europeo e segretario regionale del Pd, è comparso in Tribunale a Cagliari.
L’udienza davanti al giudice Sandra Lepore si è aperta con la deposizione del colonnello Antonio Uselli, il finanziere che svolse la verifica fiscale nel 2010.
Soru, seduto accanto agli avvocati Giuseppe Macciotta e Roberto Zannotti, ha chiesto e ottenuto che non venissero fatte foto e riprese in aula. Il giudice ha anche minacciato un’udienza a porte chiuse, ma dopo la protesta del pm Andrea Massidda sull’illegittimità di un processo celebrato senza pubblico, e con lo stesso Soru che non ha obiettato alla presenza dei cronisti, c’è stato il via libera ai giornalisti. Niente fotografie e riprese, però.
L’accusa ha chiarito la genesi dell’indagine, nata da un servizio della trasmissione televisiva “Anno Zero”, di Michele Santoro, incentrato su una serie di operazioni finanziarie condotte da operatori italiani all’estero. I riflettori della Procura si erano così accesi su una società inglese, la Andalas Ldt, di proprietà di Soru e da lui dichiarata alla Consob, che vantava un credito nei confronti di Tiscali di 27 milioni di euro.
Frattanto in via Roma….
Fondi ai politici, la Procura indaga su tutti i gruppi consiliari
Acquisiti nuovi atti da guardia di finanza e carabinieri. L’inchiesta, avviata nel 2009 e sinora circoscritta a 20 consiglieri, si allarga e arriva alla legislatura in corso. Fondi ai politici, la Procura indaga su tutti i gruppi consiliari
CAGLIARI. Era nell’aria, si sapeva che prima o poi sarebbe successo, ma ieri mattina, quando Carabinieri e Guardia di finanza si sono ripresentati per chiedere i documenti sui fondi erogati a tutti i gruppi, nessuno escluso, il Palazzo della politica sarda ha ripreso a tremare lo stesso. La Procura di Cagliari, infatti, ha deciso di allargare l’inchiesta avviata nel 2009 in seguito alla denuncia di una funzionaria: sinora l’inchiesta era rimasta circoscritta alla passata legislatura (2004-2008) e ai venti onorevoli quelli del gruppo misto e di Sardegna insieme, mentre ora è indirizzata a tutte le formazioni ed è stata estesa alla legislatura in corso.
A provocare la nuova mossa della magistratura sarebbero state le affermazioni di alcuni indagati, i quali, agli inquirenti che chiedevano spiegazioni sulle spese rendicontate senza pezze giustificative, hanno risposto: «Era la regola generale, tutti facevano così».
E la Barracciu? Vediamo cosa fa per la cultura. E’ sottosegretaria, ed è molto attiva…
Lo dicevo che ha sempre avuto la vocazione per l’elevamento culturale dei giovani! Inchiesta-bis, ci informa la Nuova Sardegna, sempre fondi regionali, ma non sui fondi ai gruppi politici regionali, fondi alla società Evolvere di Francesca Barracciu e del suo compagno Mario Luigi Argentero per organizzare corsi di formazione.
Uffa! Anche in Sardegna malaffare, ombre e misteri! Giro pagina. Vado alla cronaca dalle altre Regioni…
Spese pazze dei gruppi consiliari della Regione Campania, la Procura tira le somme
Fondi Gruppi Consiliare Regione Marche, Procura chiude …
Fondi Marche, concorso in peculato e truffa: 66 indagati nell’inchiesta procura Ancona
Sono coinvolti 61 tra consiglieri regionali dell’attuale legislatura ed ex della precedente e cinque funzionari addetti alla contabilità dei gruppi. Nel mirino degli investigatori cene, convegni, rimborsi benzina, acquisto di elettrodomestici e App.
Regione Emilia Romagna: Spese gruppi consiliari, l’indagine passa alla procura. Possibili nuove ipotesi di reato.
Piemonte… Sicilia…Calabria…indagati, avvisi di garanzia, rinvii a giudizio, a destra, al centro e a manca!
Lascio la politica e cerco svago nella pagina sportiva.
Aggittoriu! Parma-Calcio, arrestato il presidente Manenti, spunta l’ombra della ‘ndrangheta. In manette anche dipendenti Ragioneria dello Stato. L’accusa nei confronti del patron gialloblù è di reimpiego di capitali illeciti.
Il presidente del Parma Giampietro Manenti è stato arrestato dagli uomini della Guardia di Finanza nell’ambito dell’operazione, coordinata dalla Procura di Roma. L’accusa nei confronti del patron del Parma è di reimpiego di capitali illeciti. Arresti e perquisizioni sono in corso in diverse città italiane. Complessivamente sono 22 i soggetti destinatari delle misure cautelari mentre sono una sessantina le perquisizioni.
Disperato, salto Zeman e le notizie sul Cagliari e cerco appagamento sporituale nella pagina culturale…
Oh nooooo! Noooo! Decisione della Corte d’Appello di Torino. Giuliano Soria, ex patron del Grinzane Cavour, condannato a 8 anni e 3 mesi. In primo grado gli erano stati inflitti 14 anni e 6 mesi. Soria è imputato per violenza sessuale e peculato. Diversi capi d’accusa caduti in prescrizione.
E dire che quando andavo a Canelli nel Monferrato a trovare mio fratello Marco, a fine agosto con mia moglie abbiamo gustato qualche serata organizzata dal Grinzane fra Alba, Asti e S. Stefano Belbo, vicino alla casa Pavese. Che goduria! Alta cultura, buona cucina e ottimi vini… Ma che tristezza oggi!
Mi arrendo…non mi rimane che sperare nel Papa e nel cardinale Bagnasco!Chiudo il giornale, terrorizzato, e m’illudo di trovare un po’ di relax (non di rolex), ascoltando musica alla radio. Ma c’è “Radio Anch’io“. E, ahimè!, non si parla d’altro!
Il presidente dell’ANM Rodolfo Sabelli dice: “il governo delegittima i giudici e accarrezza i corrotti“. Sarà vero? Matteo Renzi la gira in battuta: “ci vuole non lo Stato di polizia, ma lo Stato di pulizia“. Ma chi sporca e chi pulisce?
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