Landini lancia la Coalizione sociale: cosa facciamo a Cagliari?

15 Marzo 2015
2 Commenti


 

“La politica non è proprietà privata, le politiche della troika mettono in discussione la democrazia”. Landini convoca le associazioni - da Arci a Libera - per costruire un’alternativa alle politiche del governo.
L’iniziativa del segretazio della Fiom pone  un problema a quanti, anche in Sardegna e a Cagliari, stanno dalla parte del lavoro e della democrazia: riprendere o proseguire l’impegno, serio e disinteressato, per dare gambe a questa importante iniziativa nazionale di alternativa alla politica antipopolare di Renzi e della UE.
 A questo punto non possiamo stare a guardare. 

 Ecco le notizie sull’incontro romano.
 

Una coalizione sociale per difendere “i diritti di cittadinanza a partire da quello del lavoro, non solo quello salariato, ma in tutte le forme”. Lo afferma il segretario della Fiom, Maurizio Landini, sottolineando che di fronte al processo di “fortissima svalorizzazione” del lavoro serve anche “un rinnovamento del sindacato”.

“Riunificare il lavoro per estendere i diritti a tutti”. E’ questo l’obiettivo di Maurizio Landini, secondo il quale “ciò porta al cambiamento anche del sindacato: il processo in atto sta portando alla cancellazione del sindacato confederale perchè porta i sindacati alla competizione tra loro. Per impedire questo processo bisogna unire tutto ciò che stanno dividendo” puntando “a mettere insieme tutte le forme di lavoro, non solo quello salariato”.

“Sono abituato a discutere di merito più che di decibel sono attento a quello che si dice: inviterei ad avere rispetto delle proposte che si fanno senza dimenticare che il partito di maggioranza, non tutti al suo interno, ha votato la cancellazione dello statuto dei lavoratori”. Così Maurizio Landini, risponde a Roberto Speranza del Pd, che, nella sua relazione introduttiva all’incontro di Area riformista a Bologna, aveva detto che la soluzione alla richiesta di una maggiore presenza di sinistra nella politica italiana “non può essere una sinistra antagonista che nasce dalle urla televisive di Landini…”. Meglio le parole appassionate del segretario FIOM che l’ubbidienza passiva di Bersani & C. a Renzi anche nell’attacco al lavoro e alla Costituzione!

Nella riunione, convocata dal segretario della Fiom Maurizio Landini per mettere in campo le basi per quella coalizione sociale,  il numero uno delle tute blu ha annunciato di puntare per costruire un’alternativa alle politiche del governo di Matteo Renzi. La riunione a porte chiuse vede la partecipazione di diverse associazioni, da Emergency ad Arci, da Libera ad Articolo 21.  Presenti anche rappresentanti di alcune categorie professionali come avvocati, farmacisti e dottorandi di ricerca. E non manca la partecipazione di un rappresentante politico vero e proprio, impersonato dalla senatrice ex M5s Maria Mussini. Tutti i partecipanti sono stati convocati da Landini presso la sede nazionale della Fiom con una lettera di invito nella quale si chiede di dare forma a dei “punti di programma condivisi nello spazio nazionale” che muovano da una certezza: “La politica non è una proprietà privata“. Ed entrando alla riunione uno dei partecipanti Paolo Perrino dell’associazione Spin Time Action dà un’idea dei punti di discussione che saranno affrontati: “Il futuro non può essere né cemento né fabbrica, ci vuole un’alternativa al governo, Renzi si è perso per strada la capacità di rappresentare gli interessi popolari. Le politiche della Commissione Ue e della troika, anche in Italia mettono in discussione la democrazie”.
Ben detto! Ora spetta anche a noi nei territori dare una mano.

2 commenti

  • 1 rino sanna
    15 Marzo 2015 - 13:49

    E il fascistello Renzi, molto più pericoloso di quanto “sembra” e molto più pilotato dai poteri forti, Partitocrazia, finanza, mafia di copertura, imprenditoria parassita, burocrati eamministratori locali di regime, si sono subito precipitati a modificare le leggi sulla raprresentanza sindacale
    Adesso, proprio perchè finalmente Landini è riuscito a “venire alla luce”, solo perchè i dirigenti sindacali di regime e loro partiti sono alla frutta! rino sanna

  • 2 Lucia Pagella
    15 Marzo 2015 - 20:17

    Nel precedente commento ci si é dimenticati di nominare il più importante e, quindi, il più pericoloso dei poteri forti : la massoneria di cui nell’entourage di Renzi pare ci sia un importante presenza.

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