Gianna Lai
Per iniziare, Giuseppe Verdi, padre della cultura musicale italiana ed Ennio Porrino, autori di sicuro impatto emotivo, con brani da I Vespri siciliani, Il Trovatore, Macbeth, Aida e Nabucco e, nel secondo tempo, I Shardana, Nuraghi e Tre canzoni italiane. Musica importante e famosa, della tradizione più nota e più spesso celebrata, cui l’interpretazione dell’ Orchestra e Coro del Teatro Lirico, diretti dai maestri Stefano Rabaglia e Gaetano Mastroiaco, e del mezzosoprano Anna Maria Chiuri e del tenore Roberto Iuliano, ha restituto forza e originalità ancora nuove. Così sempre avviene quando i classici, più e più volte graditi all’ascolto, riprendono a comunicare, inventando espressività e trasmettendo e suscitando sentimenti in ogni occasione diversi. Il calore della musica a Teatro che coinvolge e rende partecipi, insieme al meraviglioso spettacolo dell’Orchestra, nel suo insieme, e del Coro che ne completa, semmai ne esalta, suoni e movimenti.
La serata di venerdi 6 marzo, a Cagliari, è dedicata ad un Concerto Straordinario fuori abbonamento e segna la ripresa della musica al Teatro di Sant’Alenixedda, aprendo la stagione concertistica, da qui a giugno. E’ la notizia che aspettavamo dopo tanta incertezza e contrasti, fa sperare che il Teatro sia salvo, per il momento, e che , magari con la sobrietà imposta da risorse limitate, si possa lentamente tornare al lavoro appena interrotto.
La gente aspetta, i cagliaritani hanno bisogno di essere informati, l’altra sera lo abbiamo capito, avendo pensato inizialmente che il pubblico sarebbe accorso numeroso. Invece non è stato così, e sarà necessario dopo tutti questi mesi di incertezze (anni?), rassicurare gli abbonati, e sollecitare il pubblico più affezionato a prendersi ancora a cuore il destino del Teatro. Vigilare. E’ un pubblico che nel corso della crisi non ha mai risposto con indifferenza e superficialità e, solidale con le proteste dei lavoratori, ha sempre partecipato alle manifestazioni dei musicisti, pur preoccupato per le incertezze e i contrasti, incomprensibili talvolta agli occhi del normale cittadino. Perchè quasi mai fondati su questioni di natura culturale, artistica, ecc., le questioni vere e vitali, ci sembra per la sopravvivenza di un Teatro.
La presenza tra il pubblico del Sindaco, per la prima volta in questi anni, e dell’Assessore alla cultura, a fianco alla nuova Sovrintendente Angela Spocci, sembra aprire un nuovo capitolo, anche se non siamo così ingenui da non capire quali rischi continuano ad incombere sui Teatri di tutta Italia, dopo la chiusura di centri altrettanto prestigiosi e così radicati nella tradizione delle varie città. La cultura è vita e sono vita, prima di tutto, gli stipendi dei musicisti e dei dipendenti, a garanzia di una continuità che non deve venir meno. Così hanno fatto i musicisti in questi mesi con bellissimi concerti nelle scuole, che allargano l’esperienza musicale e preparano un pubblico nuovo e più consapevole tra i giovani. Ed ecco indicato verso dove dovrebbero essere orientati i finanziamenti, ad una apertura al pubblico giovanile di Teatri e Conservatori, che renda più popolare e di massa la partecipazione. Un bel presidio, a fianco ai musicisti e agli artisti per affrontare crisi e instabilità, e auspicio di una ripresa per la nuova Stagione concertistica, che si annuncia con 13 date molto significative, da marzo a maggio, a scadenza ravvicinata, per recuperare il tempo perduto. E presenta i grandi maestri da Beethoven, a Caikovskij, a Dvoràk, a Gershwinp e Paganini e Puccini.
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