Amsicora

Imbarazzo generale nella sala gremita al Teatro Eliseo di Nuoro. Ma il sottosegretario è andata avanti a testa bassa. Del resto, lei ha due lauree mica una! E, del resto, detto inter nos, Sebastiano e Salvatore sempre Satta sono, hanno le iniziali identiche SS, e per di più sono anche parenti. Celebrarne uno è come celebrare l’altro.
E cos’è il brusio generale in sala? Perché farle notare la diversità dei nomi? A lei non viene neanche in mente che si tratti di persone diverse. L’errore è puramente materiale, Salvatore anziché Sebastiano: lei ammette prontamente di confondere spesso i nomi. Non ha sospettato neppure che siano persone diverse. E così ha continuato citando il Giorno del Giudizio quale miglior opera del celebrato Satta.
Ma non avrete pensato che Francesca confonda Sebastiano con Salvatore? Quando mai! E’ Casula che ha sbagliato! Il sottosegretario mica ha tempo di prepararsi gli interventi. Si sa lei viaggia molto, non sta mai ferma, è sempre in missione istituzionale, stavolta all’estero. E’ Casula che lo ha preparato e glielo ha fornito. Neanche via mail al telefonino, ma, a mano, poco prima dell’iniziativa. E lei, che pensa a cose ben più grandi, da statista quale è, lo ha letto in diretta. E così la similitudine di nomi, provenienza geografica e formazione universitaria tra Salvatore e Sebastiano hanno indotto all’errore Casula al momento di ricercare sul web un’opera di Satta da citare e l’incolpevole Francesca ne ha pagato le conseguenze. Che iella! Come poteva accorgersi che “il giorno del giudizio” non è di Sebastiano ma di Salvatore. Erano entrambi di Nuoro e tutt’e due laureati in utroque jure e Lei confonde spesso i nomi, sopratutto se iniziano per S!