Oggi manifestazione contro le basi militari

13 Settembre 2014
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COMITATO SARDO GETTIAMO LE BASI

POLITICA E AUTORITA’ ALLA MANIFESTAZIONE DEL 13: LA LOTTA DI POPOLO NON SI CAVALCA

La risonanza anche internazionale della manifestazione del 13 settembre a Capo Frasca indetta da Comitato sardo Gettiamo le Basi, A Manca pro s’Indipendentzia, Sardigna Natzione, comitati Su Giassu e Su Sentidu, è giunta persino al sempre dormiente ceto politico e alla classe dirigente sarda. Autorità varie, esponenti della casta, militaristi e filopoligoni annunciano la loro partecipazione. Hanno ripudiato, finalmente, l’ignavia e le incancrenite convinzioni di sempre e fatto propria la lotta per GETTARE le BASI MILITARI FUORI dalla SARDEGNA e dalla STORIA? Oppure è uno dei tanti fuochi paglia, o peggio, il solito tentativo di cavalcare la lotta di popolo per portare acqua ciascuno al proprio mulino?

Conosciamo bene le velleità della nomenclatura nostrana di ridurre la lotta di liberazione della Sardegna dal giogo militare al miserrimo obiettivo di un paio di settimane di sospensione dei perenni bombardamenti per non disturbare i turisti, allettarla con il miraggio di smantellamento di Teulada, dirottarla verso la “conquista” di una manciatina di terra (7.000 ettari dei 30.000 soggetti a servaggio militare, proclama il governatore Pigliaru con il plauso del Consiglio regionale) e, soprattutto, incanalarla nell’alveo istituzionale – definito dal potente apparato militare-industriale – diretto al potenziamento del poligono della morte Salto di Quirra truffaldinamente presentato come “ Riqualificazione, Polo scientifico-culturale, tecnologico, industriale”.

Siamo abbastanza forti per concedere la chance di dimostrare con i fatti di essere dalla parte della Sardegna. Il primo test sarà la costituzione della Regione come parte civile nel processo Quirra il 23 settembre.

Liberare la Sardegna dalle basi di guerra significa anche ripudio del ruolo infamante di terra di sperimentazione di ordigni di morte e addestramento di truppe per il massacro di altri popoli.

Comitato sardo Gettiamo le basi: 3467059885

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15 settembre 2014, SIT-IN mensile, Cagliari, ore 10, Piazza Carmine fronte sede Rappresentanza del Governo

VERITA’ e GIUSTIZIA per gli uccisi da veleni di guerra e di poligono
FERMARE la STRAGE di STATO

Lo esigiamo e l’otterremo nonostante la pervicace e criminale volontà del governo di persistere a trarre profitto dall’uso della Sardegna come sterminato campo di battaglia  e connesso sterminio del popolo sardo.
Non ci stanchiamo di esigere che il Governo assuma le sue responsabilità, assolva l’obbligo di porre fine e riparo al disastro ambientale e alla strage di Stato provocata dalle devastanti attività militari, adotti con urgenza le misure sintetizzate nello slogan portante del sit in mensile e degli incontri con il rappresentante del Governo, l’acronimo  SERRAI (CHIUDERE)

S     Sospensione delle attività dei poligoni dove si sono registrate le patologie di guerra;

E     Evacuazione dei militari esposti alla contaminazione dei poligoni di Teulada, Decimomanno-Capo Frasca, Quirra

R     Ripristino ambientale, bonifica seria e credibile delle aree contaminate a terra e a mare

R     Risarcimento alle famiglie degli uccisi, ai malati, agli esposti. Risarcimento al popolo sardo del danno inferto all’isola.

A     Annichilimento, ripudio della guerra e delle sue basi illegalmente concentrate in Sardegna in misura iniqua

I       Impiego delle risorse a fini di pace.

Comitato sardo Gettiamo le Basi, tel 3467059885; Famiglie militari uccisi da tumore, tel 3341421838; Comitato Amparu (Teulada) 3497851259; Comitato Su Sentidu (Decimo) 3334839824;

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