Caro Massimo, non posso lasciarti solo un momento…

10 Giugno 2014
1 Commento


Amsicora

Caro Massimo,

nell’ultimo mese compagni  ed amici, mi hanno sollecitato a riprendere a darti qualche amichevole consiglio. Dicevano che tu stavi di nuovo facendo cavolate o davi l’impressione di essere in procinto di farle. Ho sempre opposto un netto rifiuto: chi può in tutta onestà negare che, dopo l’esecuzione delle note sentenze del Tar sull’Ente lirico, tu avevi dato segni tangibili ed inequivocabili di prudenza? E, perché no?, anche se forse la parola suona azzardata, di saggezza? Per di più è innegabile che tu abbia mostrato una certa scaltrezza nel difenderti dall’abuso d’ufficio nell’affaire Crivellenti. Tutta quell’enfasi per il contenimento della spesa, puzza di “dottrina Soru” (caso Saatchi docet): enfatizzare l’interesse pubblico per giustificare la violazione della procedura. Sostanza e forma a confronto! Il risparmio di pubblici denari val bene lo sgarro verso quanti avevano presentato la manifestazione d’interesse per la sovrintendenza. Ed in questo come darti torto se si svaluta la legalità: una ex bigliettaia, pur senza domanda, può tornare utile alla bisogna più di magnifici spendaccioni. Ecco perché non ti ho più scritto. Questi son discorsi sofisticati di chi sa muoversi senza consigli, sicuramente senza i miei, che sono solo pillole di buon senso.
Ma, visto come sono andate le cose con Silvestrone, devo ammettere che forse avevano ragione loro, compagni ed amici: un piccolo suggerimento al momento giusto avrebbe potuto tornarti utile. Ma confidavo nella tua proverbiale ritrosia a ricevere. Riceve più di te ancora Emilio Floris su questioni comunali, benché non sia sindaco da anni! Mi dicono i compagni che non concedi pochi minuti neppure ai rappresentanti delle associazioni culturali, benché tu sappia che a loro devi una buona fetta della tua elezione. Ma ciò che mi ha dato maggiore tranquillità nei riguardi delle richieste di audizione di Silvestrone è che tu non ricevi neppure i compagni dell’ANPI - Ass. naz. partigiani d’Italia - alla quale tu stesso sei iscritto! Volevano parlarti per chiederti una sede, come avviene in tutte le maggiori città d’Italia, anche a guida del centrodestra, e tu hai fatto rispondere loro picche dai funzionari. Così come fai con le associazioni culturali: i locali si danno solo dopo regolare gara! Come se chi fa cultura sia assimilabile a un sovrintendente (anche se per questa nomina la gara l’hai soffocata), o, con tutto il rispetto, ad un bottegaio o a un imprenditore! Costoro puntano solo all’incarico o al profitto; artisti e associazioni all’elevamento dello spirito. Gelido tornaconto versus idealità e bellezza! Mi sembrava che alla sezione Pasolini ti avessero insegnato che le associazioni senza fine di lucro devono avere un trattamento diverso dalle imprese e che rientra nell’interesse pubblico favorire lo sviluppo della cultura e delle arti. Ma, visto che tu tratti tutti con distacco e non ricevi nessuno, confidavo, anzi non avevo dubbi, che avresti trattato così anche Silvestrone, di cui tutti mettevano in luce le imprese non certo commendevoli.
E tu invece ci sei cascato! Come un pollo, lo hai ricevuto, lo hai accreditato, senza renderti conto che Cellino ti stava giocando un tiro. Voleva prendersi beffe di te e degli amministratori sardi, tutti severità e rigore con i nativi e sciolti come neve al sole di fronte a cognomi stranieri o anche semplicemente napoletani o giù di lì. Chissà, Silvestrone avrà incassato qualche euro per la sua performance da imprenditore e tu e quelli della commissione, così pestapiano in passato, avete in quattro e quattr’otto, risolto il problema: stadio agibile! Il campionato può iniziare! Il Cagliari può essere venduto! E che diamine! errori se ne possono fare tanti, ma farsi scappare Silvestrone! Questo no, giammai! Né più né meno come Pigliaru & C.: sospettosi coi sardi, calci in culo ai lavoratori, tappeto rosso e pompa magna per gli arabi. Sarà ignoranza la mia, ma non risulta che il Qatar abbondi di servizi sanitari, e allora perché tanta grazia per la Sardegna? Una cascata di milioni e non solo per curare, anche per la ricerca! Non vorrete insinuare il sospetto che più che la salute agli arabi interessino le coste? Quando mai! E allora tutti al gioco, fingendo tutto l’anno carnevale.
Caro Massimo, tornando a noi, confesso: sono sempre più assalito da tristi pensieri, accentuati dall’incedere impietoso degli anni. Credevo di vederti camminare sicuro sulle tue gambe, invece constato che sei ancora abbisognevole di sostegno. E, in tutta amicizia, ti confido che non so se ce la farò ancora per molto a starti dietro. E allora? Allora, vedi di sgravarmi dal fardello, aiutarti anche tu, magari facendoti consigliare da Uras o da Piras o da Agus o, in mancanza, da Argiolu, che è pur sempre un ottimo compagno.

1 commento

  • 1 giovanni43
    10 Giugno 2014 - 17:26

    e se avesse fatto il contrario..allora l’allontamento degli americani ancora Colpa di Zedda!andare con i comici … si diventa comici!!

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