Soru & C. chiedono il voto, ma per far cosa?

9 Maggio 2014
1 Commento


Andrea Pubusa

L’altro giorno Beppe Grillo non ha parlato della Sardegna nel suo comizio a Cagliari. E molti ne hanno tratto, forse giusramente, motivo di critica. Ma è un bene per loro, per i critici, intendo, se è andata così. Ve lo immaginate cosa avrebbe potuto imbastire un comico sulla nostra vicenda regionale? Sul PD, per esempio. Il PD candida Soru, che subito dopo le elezioni sarà sul banco degli imputati e non per aver fatto i blocchi stradali insieme agli operai dell’Alcoa, ma per lo stesso reato per il quale B. è decaduto dal Senato, evasione fiscale. Noi gli auguriamo l’assoluzione. Ma certo acqua sotto i ponti ne è passata! Il PD che voleva smacchiare il giaguaro, ne ha preso le macchie ed ora schiera dappertutto uomini con un bel curriculum giudiziario: carichi pendenti, giudizi in corso e condanne sono oramai abituali, come in casa FI. Quando qualcuno lo chiamava PD-L molti, a sinistra, si sono scandalizzati e anche a me sembrava un eccesso. Ora, devo ammettere la mia miopia a non vedere ciò che era sotto gli occhi di tutti, da anni. Il PD, nei consigli di amministrazione, negli affari e nella condotta di molti suoi dirigenti era ed è come FI, s’ispira agli stressi “valori”, ha una sintonia che è “culturale” e sentimentale prima che politica. E Soru - perfino dispiace dirlo - ne è un emblema. Si era presentato come l’homo civicus, che lascia i suoi affari, per dedicarsi alla sua regione, per mettersi al servizio dei sardi, e invece scopriamo ch’era una finzione, una costruzione di qualche pubblicitario creativo. La faccia vera è quella di oggi, quella di un uomo in molte circostante disinvolto, tanto da mettersi nei guai con la giustizia per comportamenti comunque criticabili. Un uomo che aveva promesso di avviare una stagione di mutamenti radicali e poi di lasciare il campo agli uomini della squadra da lui formata. E invece eccolo lì a chiederci il voto, satrapo fra i satrapi del PD, in tutto e per tutto uguale a quelli che diceva di voler mettere fuori gioco. Uno dei capibastone del PD sardo. Che fine poco gloriosa!
E poi un comico avrebbe potuto farci scompisciare, leggendo l’Unione di lunedì. Il prof. Deiana. ora, in conto PD, Assessore regionale ai Trasporti, fino a non molto tempo fa ha prestato consulenza su quell’argomento alla giunta Cappellacci. Ora, sia ben chiaro, non meno scandalo se un prof. rende consulenza a Cappellacci. Se è stata utile nulla quaestio, nessun problema. Ma vien da ridere a pensare che chi ha prestato consulenza alla “avversa” giunta di centrodestra possa poi, come se niente fosse, essere nominato assessore del centrosinistra. C’è qualcosa che non va o prima o dopo. A meno di non considerare omogenei fra loro PD e PDL, ora FI. Si capisce poi perché i due partiti, d’intesa, fanno una legge elettorale-truffa per far fuori tutto ciò che si muove fuor d’essi, chi può fare l’opposizione. 
Sento spesso criticare il M5S perché avrebbe personale incompetente, e talvolta, anche a me alcuni deputati grillini sembrano sprovveduti e velleitari. Ma come non preferirli a chi fa due parti in commedia, a chi ha la lingua biforcuta e, a seconda dei contesti, parla linguaggi diversi. Non è meglio un ingenuo e sprovveduto a chi recita due parti in commedia? Non sono migliori gli impreparati a chi è esperto in imbrogli?
Non so più cosa pensare e dire. So solo che la realtà si rivela ogni giorno peggiore delle più pessimistiche previsioni. Mi chiedo solo come faccia il PD a dire che vuol riformare il Paese e la Sardegna. Non sanno che i mutamenti seri sono il frutto di una riforma anzitutto morale? Non sanno che la mancanza di questa non può che peggiorare la situazione? Come fa il PD, con tutto ciò che, giorno per giorno. emerge sul trasformismo suo e dei suoi uomini, a chiederci il voto? Per me è un mistero. Come lo è, ed è ancor più grande, vedere che alcune brave persone, in passato schierate nelle battaglie per la moralizzazione della vita pubblica e per le riforme democratiche, lo votano. Misteri della fede o forse, più prosaicamente, puro masochismo.

1 commento

  • 1 Cristina
    9 Maggio 2014 - 08:34

    Professore, è lei il Pubusa che compare nell’elenco degli aventi diritto al vitalizio? Ci rinuncerà? Da elettore del M5s sarebbe un bel gesto.

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