Pigliaru non si aiuta molto, meglio Michela

12 Febbraio 2014
2 Commenti


Michele Podda

Voi dite che il PD & C. offende e affonda Pigliaru. Anche il Prof., però, non aiuta molto la propria campagna elettorale. Gli argomenti  che propone non presentano alcuna novità di rilievo sulle prospettive concrete. Nelle varie interviste, anche sollecitato dai giornalisti, non riesce a superare i soliti luoghi comuni e raramente entra nel vivo dei temi trattati. Ecco un breve elenco dei principali punti su cui si sofferma:
• Lo scontro si limita a due candidati (gli altri non c’entrano, il voto a Murgia è inutile);
• Barracciu ha compiuto un coraggioso passo indietro (leggermente ipocrita, se non ne parlasse sarebbe meglio);
• Non ha avuto tempo sufficiente per elaborare il programma (se non lo dicesse sarebbe meglio);
• E’ stato scelto all’unanimità (anche Prodi presidente…);
• Punti importanti: il sociale e il femminile (mmmm… c’è bisogno d’altro);
• Si augura che l’entusiasmo che lo circonda sia contagioso (pochino);
• Noi si parla di cose (poco concreto);
• Trasparenza (buon proposito anche se non chiarisce come);
• Lavoro ai giovani con fondo europeo da impegnare entro pochi mesi (spendere fondi è poca cosa);
• Aprire nuovi asili nido per permettere il lavoro delle donne (quale lavoro?);
• Semplificare la burocrazia per facilitare l’attività delle imprese; avviare i giovani all’impresa operando con quelle esistenti (questo è un punto sicuramente valido e credibile).
La persona è certamente onesta e preparata, ma (la mia impressione) sarebbe un ottimo tecnico da affiancare ad un governatore, più che un politico capace di sintesi e concretezza operativa.
Se poi si pensa all’ambiente politico della coalizione in cui si troverebbe avviluppato… “sigle messe sù da qualunque avventuriero o fuoriuscito trovano ospitalità in lista, salvo poi il turismo politico dopo l’elezione” (Prof. Pubusa).
Tutto sommato Michela Murgia costituisce la vera novità, meglio dei grillini a livello nazionale.

2 commenti

  • 1 Franco Meloni
    12 Febbraio 2014 - 08:31

    Ma l’Europa?
    Le problematiche europee: di un’Europa che non piace più alla maggioranza dei cittadini europei, che attua politiche di austerità che riducono alla fame milioni di persone, molto attenta alle esigenze di banchieri, grandi mercanti e euroburocrati e per contro della rivendicazione di un’Europa diversa, quella dei popoli, che si esprima istituzionalmente in forme di federazione… non c’è nulla o quasi nei programmi delle coalizioni. L’Unione Europea risulta una sorta di bancomat distributivo di denari. Sconcertante l’assenza della rivendicazione della circoscrizione autonoma della Sardegna per il rinnovo del Parlamento Europeo, con la lodevole eccezione del programma di Sardegna Possibile.

  • 2 Cat
    14 Febbraio 2014 - 01:03

    L’onestà, tradotta in regole da una persona preparata, è l’ossatura della buona politica.
    E poi mi pare che la concretezza operativa appartenga semmai più ad un “ottimo tecnico”, che a un politico fanfarone e inesperto, per quanto elettoralmente brillante.

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