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Più che Michela Murgia, che fa la sua brava campagna elettorale, son gli amici ad affondare Pigliaru, Prima con la cazzata di Matteo dell’altro giorno: “Il voto alla Murgia mette a posto la coscienza, ma il voto a Pigliaru mette a posto la Sardegna”, ammettemdo così che per votare PD occorre mettersi la coscienza sotto i piedi. Poi la cavolata di Virzì: “Credo che Michela Murgia sia intelligente e nobile. Se capisce che la sua lista non ha chance, potrebbe rinunciare pro Pigliaru” per evitare “la vittoria del peggio” (di Cappellacci), che sarebbe “terribile”.
Ma è terribile ancor più quanto Virzì dice. Per la sua rozzezza innanzitutto. E poi lo sa Virzì che è la legge elettorale sarda, fatta per far fuori Grillo (come anche lui auspica) e le minoranzze non pentite, a mettere a rischio il PD? Chi vince con almeno il 25% dei voti ha in premio la maggioranza assoluta in barba alla volonta del corpo elettorale. Non c’è ballottaggio. E così vince chi non ha concorrenti forti, che pescano voti nella stessa area. La Murgia è più forte di Pili, e dunque pare che la sua erosione in danno di Pigliaru sia più forte di quella di Pili su Cappellacci. Ma Pigliaru è persona dignitosa, si difende bene con i suoi argomenti pacati, ma non banali. Perché il suo segretario e i suoi fans, come Virzì, lo offendono con le loro dichiarazioni prive dii stile e di senso? Non si accorgono che, anche sul piano mediatico, stanno tirando la volata a Michela più che a Francesco?
Chi offende e affonda Pigliaru?
11 Febbraio 2014
2 Commenti
2 commenti
1 Paolo Bozzetti
12 Febbraio 2014 - 01:38
È veramente triste vivere in prima persona la dissoluzione di un grande partito come il PD.
Gli atti delle ultime vicende (sarde e italiane) evidenziano come, oramai, non esista più un briciolo di logica e coerenza nelle persone che amministrano la mutazione genetica del vecchio PCI e di parte dei relitti della DC.
Solo Moratti è riuscito, negli ultimi vent’anni, a bruciare un numero maggiore di allenatori dei tanti segretari e premier “morti” sotto il fuoco amico delle correnti.
Sembra proprio che anche Letta, dopo essere riuscito a gestire il confronto con Berlusconi, sarà costretto ad immolarsi, per dare spazio al principe gigliato.
E intanto il paese continua ad andare a fondo come il Titanic.
Dopo la venuta di Renzi (che inizia ad impressionare per la sua pochezza) Pigliaru sta assumendo i toni e lo spirito del curatore fallimentare dell’impresa di famiglia.
I nodi (dell’imbarbarimento di un partito che, a forza di inseguire Berlusconi, ne sta assumendo le pulsioni) stanno arrivando al pettine e, qualora la sorte porti a vincere queste elezioni, lo spettacolo promette di riservare nuove nefandezze.
Penso sia arrivato il momento di fare nuove scelte.
2 IlPuntodiG
12 Febbraio 2014 - 21:51
La costanza con la quale i fan di Murgia occupano qualunque spazio virtuale è degna di nota. Peggio dei cinquestelle.
In realtà, come ciascuno può vedere da sé, è proprio Murgia che usa metodi e slogan berlusconiani, incluso il ricorso all’offesa (da Schettino in poi).
Che poi il PD sia in disfacimento è un fatto, ma Murgia è decisamente peggio, perché esprime un coacervo di personaggi cacciati via da altre formazioni politiche che cercano sistemazione. Solo un ignorante (= che ignora) di cose sarde come Gad Lerner (però compagno di merende all’Einaudi) poteva lanciarsi in un endorsement pro-Murgia!
Un vero incubo!
Non andrò a votare ma Murgia, per la Sardegna, sarebbe peggio di Cappellaci (o Pigliaru)!
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