Michele Pipia a domanda di Paolo Pubusa risponde
Con Michele Pipia siamo stati compagni di classe alla scuola materna. Abbiamo passato tanti anni dell’infanzia insieme e siamo stati anche compagni di banco alle scuole medie. Già in quel periodo si iniziava a parlare di politica, pur con l’inesperienza dei tredicenni, e si vagheggiava addirittura l’idea di fondare un partito che facesse dell’uguaglianza e della felicità della gente la propria bandiera. Poi le nostre strade si sono separate, ma non è mai venuto meno il legame di grande amicizia.
Alle Elezioni Regionali del 16 Febbraio Michele si presenta con i Rossomori nel collegio della Provincia di Cagliari. Ve lo presento perchè, al di là del rapporto che ci lega, Michele è una persona che in questi anni ha dimostrato impegno e applicazione sia nel mondo del lavoro che nell’attività politica e la sua elezione rappresenerebbe una ventata di novità in un panorama politico disarmante.
- Caro Michele, per prima cosa presentati.
- Sono cagliaritano, ho 35 anni, e sono titolare di un’azienda che opera nel settore della comunicazione, del marketing, dell’immagine e dell’organizzazione di eventi.
- Come è iniziata la tua attività politica?
- Ho mosso i primi passi all’ITC Martini di Cagliari. In quegli anni sono stato rappresentate di istituto e ho promosso numerose battaglie a tutela della scuola, dell’università e dell’istruzione.
- E dopo la scuola?
- Il mio impegno è continuato all’interno di varie associazioni, dalla difesa dei Consumatori ai diritti LGBT. Sono stato uno dei promotori del Registro Provinciale dei Testamenti Biologici (il primo approvato in Italia) e del Registro delle Unioni di Fatto del Comune di Cagliari.
- Quali sono le idee e i programmi che porti avanti con la tua candidatura con i Rossomori alle prossime elezioni regionali?
- Intendo battermi in primo luogo per la promozione di alcune importanti riforme nell’ambito dell’istruzione. Ritengo prioritaria l’adozione di un nuovo Piano Scolastico Regionale che metta l’istruzione e la conoscenza al primo posto per un nuovo sviluppo della Sardegna.
- Tu da tempo ti occupi di cultura e fai parte di quel mondo che, negli ultimi anni, ha dovuto registrare solo tagli e scarsa considerazione da parte degli amministratori locali. Quali sono le tue proposte per questo settore?
- Credo che la Sardegna debba puntare molto sul Cinema. La mia idea è di proporre una nuova legge in materia e di stimolare la riorganizzazione della Sardegna Film Commission. Con questi due semplici interventi potremmo attrarre investimenti nell’ambito cinematografico nella nostra regione e creare nuove opportunità di lavoro, oltre che dare stabilità ai lavoratori del settore.
- Quali idee, invece, per favorire la ripresa economica?
- Intendo proporre due leggi. La prima riguardante il settore del commercio, finalizzata a tutelare le piccole attività, che in questi ultimi anni sono state svantaggiate dalle iniziative in favore della grande distribuzione; l’altra a tutela dei consumatori, attraverso la quale riconoscere e favorire mezzi e sistemi per la loro tutela e difesa.
- Da ragazzo sei stato uno sportivo e successivamente hai sempre seguito, anche per ragioni lavoro, i fatti dello sport isolano. Quali le tue idee per questo settore?
- Penso che lo Sport sia stato scarsamente considerato dalla precedente giunta regionale. Credo, invece, che possa essere un importante strumento anche di promozione della Sardegna. La mia idea è quella di promuovere iniziative, anche legislative, con le quali mettere a disposizione delle società sportive risorse e strutture per la crescita dei giovani.
- Quali altre idee per la Sardegna?
-Ritengo prioritaria la realizzazione di una struttura qualificata per l’attuazione dei progetti europei e per il corretto impiego dei fondi destinati alla Sardegna.
- In conclusione cosa vuoi dire agli elettori?
- Nella mia vita mi sono sempre impegnato in tutti i settori nei quali ho operato. Così intendo fare anche da consigliere regionale, studiando sodo per trovare utili soluzioni ai problemi della Sardegna, con l’aiuto e la collaborazione non solo dei miei elettori, ma di tutti i cittadini.
- Chi ti voterà, manderà in Consiglio un vero combattente. In bocca al lupo, Michele!
- Crepi!
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