Amsicora
E no! cari compagni ed amici, il problema sta a monte! Non si tratta di scegliere fra il mio amico Pigliaru o il buon Siddi o ancora ricorrere ad un sempre ottimo Berlinguer. Il problema vero è un altro: chi sceglie? Chi offre la candidatura? Non fraintendetemi, lo dico solo per capirci, a mo’ di paradosso o di paradigma. Se voi dite no ad un mafioso, potete poi, senza contraddizione, dire che a scegliere il candidato/a sia un uomo di “cosa nostra”? In altri termini, preclusa la candidatura a Francesca, perché indagata, si può ammettere che sia Lai o Soru o, che so?, Chicco Porcu, o tutti insieme, fra un interrogatorio e l’altro, a proporre il candidato o la candidata? Se ci pensate bene, Francesca è stata nominata nostro capitano dal popolo lavoratore, da oltre 50 mila sardi, da una massa di volenterosi accorsi ai gazebo delle primarie. Un fatto non di dabbenaggine, ma di democrazia e di partecipazione vera. Il sostituto da chi sarà scelto? Chi lo o la presenterà? Non so Siddi o Berlinguer, ma Pigliaru in fatto di moralismo - mi risulta di persona, non per sentito dire - è schizzinoso. Anzi, dati i tempi, si potrebbe dire maniacalmente schizzinoso. Del resto, è figlio di Antonio, quello della vendetta barbaricina come ordinamento giuridico, che era un modello di rigore personale e scientifico. E allora, voi ce lo vedete il buon Francesco, figlio di Antonio, accettare la candidatura da uno in odore di rinvio a giudizio? E per di più per essersi girato - almeno così dice il magistrato - nel proprio conto danaro istituzionale? Pensate quello che volete, io non ce lo vedo. E vi assicuro che è così, lo conosco, è un puro. E allora, a voler essere coerenti fino in fondo, tolta Francesca, dovrebbero togliersi di mezzo o essere tolti tutti agli altri indagati, presenti e futuri. Ma così, voi direte, quelli del PD dovrebbero mettersi da parte o essere ritirati tutti. E le liste, come le farà il PD, se segue questa linea? Sì, perché la Procura sta indagando sulla passata legislatura, e quando arriverà a quella in corso? Pensate che nessuno del PD rimarrà impigliato nella rete del Procuratore? Non ditemi che non avete capito. Fottersi i soldi istituzionali nel gruppo consiliare del PD era un fatto ovvio e naturale come respirare. Come per l’agricoltore lavorare la terra o per l’avvocato tentare di convincere il giudice delle buone ragioni del proprio difeso. La corsa al mandato parlamentare come la corsa all’oro! Chi - se è uomo d’onore - si farà scegliere da costoro? E’ come pensare che lo sceriffo buono sia scelto da una banda di avidi cercatori d’oro o l’ammiraglio di sua maestà da una ciurma di pirati.
E poi, compagni ed amici, siete certi che Piras e Uras non solleveranno la quistione? Pensate che SEL che ha fatto della morale il tema centrale del proprio congresso, cada in una contraddizione così manifesta? Certo, anche loro hanno qualche problemino di giustizia, non Piras e Uras, sia chiaro, che sono persone d’onore, ma alcuni loro compagni a Cagliari e altrove. Gli va però dato atto che hanno condotto una battaglia ferma sulla candidatura di Francesca, e non son tipi da abbassare la guardia proprio ora, almeno quando si tratta di iscritti a partiti diversi da SEL. Ed allora? Allora, o Renzi fa come Grillo, ritira la squadra oppure qualcuno si fa avanti da sé come Michela. Senza padri e padrini. Ma di scrittori nel PD non ce n’è. O meglio ce n’erano, ma se ne sono andati, come Fois, che ora sostiene Michela come ieri Soru. Compagni ed amici, credetemi, il PD, facendo fuori la Barracciu, si è messo in un vero e proprio pasticcio, come quadrare il cerchio. Ne uscirà? Ecco una domanda da cento milioni. Ma vedrete che Renzi, tirerà fuori dal cilindro il mitico coniglio. Lui, non so come, ci riuscirà, statene certi. E’ il nuovo capo della sinistra. Lui non può fallire. Ce la farà. E noi potremo, recarci alle urne tranquilli e vogliosi, come ai bei tempi, e potremo votare senza irritarci per l’ennesima volta il naso. Abbiate fede, gente, a sinistra l’era del rigore morale è finalmente tornata!
2 commenti
1 giacomo meloni
5 Gennaio 2014 - 21:55
Se fossi del PD non avrei dubbi,candiderei il prof. Mastino attuale Magnifico Rettore dell’università di Sassari. Non solo perché è originario di Bosa e quindi di un territorio di mezzo crocevia di grandi correnti di pensiero e di civiltà, ma perché ha mostrato intelligente gestione della riforma dell’ università, avendo in testa l’idea dell’unicità della università della Sardegna con la messa in opera di un collegamento treno-veloce Cagliari /Sassari/ Cagliari.
Prof. Mastino è un uomo capace di visione ed ha un progetto chiaro di Sardegna moderna; tra l’altro non è indagato ed è abbastanza deciso come carattere a differenza di Francesco Pigliaru che, pur essendo di origine Sassarese, è fortemente Cagliaricentrico né ha dato prova di grande autonomia durante il suo mandato nella Giunta Soru.
2 Renato Monticolo
6 Gennaio 2014 - 00:06
All’ultimo momento spunterà il…..Salvatore…
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