Amsicora
Compagni ed amici, siete ancora convinti che il nostro sia, nonostante tutto, uno Stato di diritto? Che non sia ormai lo stato delle bananas? Pensate che il nostro sia ancora una Repubblica fondata, se non sul lavoro, sulla ragionevalezza? Prendete le dichiarazioni di ieri del cavaliere nazionale e vi convincerete del contrario, pensando che B. è stato per quasi un ventennio a capo del governo del Paese. L’ex premier nella sede di FI: dice nientemento che una testimonianza smentisce la Cassazione, parla di nuovi documenti che dagli Usa viaggiano verso la Corte appello Brescia; farnetica su una pretesa totale illegalità del voto di domani al senato, mette in guardia da una possibile macchia sul Parlamento se lo espelle dai ranghi del senato. E, udite, udite!, asserisce di non volere scappatoie ma solo di essere riconosciuto “cittadino esemplare”. Sì, compagni ed amici, non avete sentito male “cittadino esemplare”! Se non è follia questa! E invoca addirittura il M5S che è l’unico gruppo parlamntare ad averlo combattuto finora con coerenza dopo il capitombolo del PD e sempre più ammalato di “maanchismo”. Ma anche questo non-partito dice che la revisione non è un quarto grado di giudizio. Pensate cosa dice il M5S! Provocazione!
Ma di cosa parla il cavaliere nazionale? “Contiamo di avere 12 testimonianze di cui più della metà, credo 7, completamente nuove” per avanzare la richiesta di revisione del processo. Ma dire di avere nuove prove, non significa neutralizzare una sentenza passata in giudicato perché adottata dalla Suprema Corte di cassazione. Certo il rito contempla la revisone anche di queste sentenze. Ma una cosa è chiederla, altra cosa è ottenerla. Di mezzo non c’è il mare, ma c’è il giudizio. E nel frattempo? Nelle more, come dicono i legulei, ciò che conta è la sentenza della Cassazione, che è esecutiva. Berlusconi lamenta le pretese “violazioni di ogni principio legale” per il fatto “che sia stato fissato per mercoledì il voto in aula” sulla sua decadenza. Ma è un atto dovuto, di esecuzione della sentenza della Cassazione. Costituirebbe una violazione della legalità il contrario, il non dare esecuzione. Sì perché le sentenze si leggono e si eseguono Ma almeno le ha lette B., anche se non vuole che si applichino. C’è anche chi fa di peggio, che non solo non le esegue, ma neanche le legge. E se ne vanta!
Intanto i nuovi documenti che giungono dagli Stati Uniti e verranno presentati alla Corte d’Appello di Brescia “per chiedere la revisione del processo”. proprio nuovi non sono. Ammette lo stesso Berlusconi che delle 12 testimonianze” solo sette sono completamente nuove” perchè le altre sono state ìgià proposte ai collegi di primo e secondo grado ma respinte”. Respinte? Sì respinte. Lo dice lui stesso. E allora? Allora, Ghedini, Longo & C. spiegate al vostro cliente che, se sono già state respinte, non sono nuove nè idonee a ribaltare l’esito del giudizio. E le altre? Sembrano dello stesso contenuto. E allora? Allora Ghedini, Longo & C. spiegate al vostro cliente che non sono idonee a rendere ammissibile la revisione.
“Sivio Berlusconi non ha mai ricevuto nessun pagamento da Agrama, Gordon o Lorenzano né da qualsiasi altra persona loro connessa. Berlusconi non ha mai partecipato allo schema da loro ideato per spartirsi i profitti”. Parola di Berlusconi. Questo è il contenuto dell’affidavit dell’ex ad del gruppo Agrama. Parola del cavaliere. E voi ci credete? L’affidavit dell’ex ad del gruppo Agrama “è stato già consegnato alla procura di Milano”, ha spiegato poi Berlusconi in conferenza stampa. Alla procura quando? Se in passato, non rileva ai fini della revisione. E che c’entra la procura?
Poi una sequela di follie. Sentite! Rivolto al M5S: “Vi chiedo di riflettere nell’intimo della vostra coscienza a maggior ragione visto che il voto è palese. Non tanto per la mia persona, ma per la nostra democrazia. Valutate le nuove prove e i documenti che stanno arrivando”. Ed ancora: ‘La vostra opposizione è chiara, determinata e trasparente e la vostra indignazione è fondata (sic!). Non sacrificate mai le vostre ragioni politiche (sic!) e riflettete prima di prendere una decisione”. Ma, di grazia, se l’indignazione dei pentastellati è fondata, se le loro ragioni non vanno sacrificate, cosa spera il cavaliere nazionale? Dovrebbe neanche dimettersi, sparire, e non farsi più vedere.
Che sia uscito di testa? ”Sono costretto a restare in campo nonostante abbia molti hobby tra cui uno che si chiama Milan e che in questo momento ne avrebbe bisogno”. Ma forse proprio pazzo non è. Vedete che ancora ha il lume della ragione! Questa è una buona idea. In panchina con Allegri. La classifica del Milan piange, è a pari punti col Cagliari, necessita della sua ben nota sapienza calcistica. Ma per B. la decadenza di se stesso è nientemeno che un “colpo di Stato”, sul presupposto che “l’etat c’est moi“. E allora si al colpo…in testa. Per stavolta golpe sia! Amen.
1 commento
1 francesco buffa
26 Novembre 2013 - 11:20
Questa notte non ho dormito pensando al colpo di stato ! Ogni tanto, preoccupato, guardavo la strada dalle fessure della persiana. Non in pigiama ma vestito e con scarponi da montagna e zaino attrezzato, per una fuga rapida verso le montagne campidanesi, note ai latitanti sardi.. Poi, verso le 3 del mattino, sento in strada cigolii e passi cadenzati. Carri armati e soldati con mitra e bandiere della nuova FI, con in testa il rabbioso Silvio nazionale. Ecco il colpo di stato! Ma non dei comunisti.
Francesco Buffa
Lascia un commento