Red
Continua la improbabile gestione del Teatro Lirico di Cagliari da parte dell’attuale Sovrintendente, messa a capo dell’Istituzione grazie ad una forzatura del presidente Massimo Zedda. Ecco l’ultima iniziativa secondo i sindacati dei dipendenti.
La Fistel-Cisl, Slc-Cgil, Css, Snater e Usb della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari denunciano con forza l’ennesimo episodio di incapacità gestionale e sperpero inutile di risorse economiche in un momento così drammatico per l’economia del paese Italia e la sopravvivenza della Cultura e delle Fondazioni lirico sinfoniche italiane.
L’arrivo a Cagliari di un allestimento storico (la prima versione al Covent Garden negli anni Cinquanta e la seconda a Roma nel ‘92) del grande Maestro Franco Zeffirelli, viene motivato dall’attuale Direzione Aziendale come una scelta artistica, un tributo e un lustro per la città di Cagliari.
Sabato mattina 2 Novembre 2013 sono stati scaricati i tre tir contenenti l’allestimento di Pagliacci; molti Lavoratori sconcertati hanno constatato che il materiale scenico è in avanzato stato di degrado. Occorrerà un immane e costoso lavoro di ripristino, sempre che ci siano i tempi tecnici per farlo, per tentare di riportare in vita un allestimento che porta con sé tutti i segni inesorabili del tempo, conservato malissimo in chissà quale magazzino.
Sporcizia, degrado, sfascio.
Solo il noleggio di questo allestimento costerà 100 mila euro, costumi a parte (10 mila euro di noleggio dall’Opera di Roma), poiché con tutta probabilità questi ultimi non sono sopravvissuti all’incuria del tempo.
Le OO.SS. si chiedono oggi il senso di questa operazione, che va contro i principi di sostenibilità e razionalizzazione delle risorse da anni invocate. Oltretutto appare rischioso avviare tali operazioni, nel momento in cui si attende il prestito della Regione Sardegna che porrà fine alle numerose ingiunzioni che depauperano alla fonte le risorse di: Comune, Regione e Banco di Sardegna.
Storia e futuro devono e possono giustamente convivere ma compatibilmente con il principio della buona amministrazione.
“I Shardana“ opera di Ennio Porrino recentemente allestita a Cagliari, grazie ad un progetto promosso dalla Regione Sardegna nato prima dell’arrivo della Sovrintendente Crivellenti, rappresenta bene questo connubio.
Un allestimento moderno e tecnologico prodotto interamente dalla Fondazione, quindi sua proprietà e marchio di qualità, teso alla riscoperta del patrimonio identitario e culturale sardo, con l’ambizione di diventare il simbolo della cultura sarda nel mondo, ovviamente se sfruttato con sapienza nel prossimo futuro.
Ebbene il costo dei due allestimenti, bene o male alla fine si equivarrà.
Con tutta probabilità nemmeno il Maestro Zeffirelli, avendo prodotto nella sua carriera centinaia di splendidi allestimenti, conosceva lo stato attuale di degrado di questo “Pagliacci”. Chi lo doveva invece per forza conoscere, perché il ruolo lo impone, è la Sovrintendente Crivellenti, che in conferenza stampa mesi fa, assieme al Presidente Zedda, ne avevano dato trionfale annuncio.
E’ gradito a tutti l’arrivo per la prima volta a Cagliari del Maestro Zeffirelli, che quest’anno festeggia 90 anni, ma con un progetto sostenibile dalle attuali condizioni economiche gestionali della Fondazione, situazione che solo pochi giorni fa, vedeva lo stipendio dei dipendenti a rischio.
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