Anche la Barracciu non andrà dal PM?

23 Ottobre 2013
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Amsicora

In tutta onestà, cosa vi sareste aspettati dai Consiglieri regionali del PD indagati per essersi spartiti i fondi vincolati all’attività del Gruppo consiliare? Una impaziente richiesta al PM di essere sentiti per chiarire la posizione onde procedere ad una sollecita archiviazione del fascicolo. In particolare, questa corsa immediata al Palazzo di Giustizia, me la sarei aspettata dalla Barracciu, che scelta alle “primarie”  come candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione, ha un dovere speciale di chiarezza verso gli elettori. Invece niente, neanche lei si è affrettata a chiarire. Lo ha solo dichiarato alla stampa e alle TV, ma nessuna iniziativa verso la Procura per un’audizione spontanea. Se ne è andata invece per sagre, a farsi vedere dal “popolo”, a Gesico alla sagra della lumaca, bestiola dalla quale ha evidentemente mutuato la lentezza nel produrre il chiarimento non sui media, ma nella sede propria, davanti al P.M. dr. Marco Cocco, che l’ha iscritta nel registro degli indagati contestandole un reato infamante per un politico: peculato.
Ma le sorprese in questa procedura son tante. Del resto, la vita è bella perché è imprevedibile! E così i primi consiglieri del PD convocati dal P.M. hanno fatto scena muta. O non si son presentati, accampando impegni istituzionali, o si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Ma come! Tutti hanno giurato d’essere in grado di chiarire, carte alla mano, la loro posizione e poi, nel momento giusto, si sono tenuti alla larga dall’unico ufficio dove possono far valere la loro piena innocenza.
Non pensate ch’io sia un maniaco dell’art. 54 Cost., ma vi sembra questo, al di la della responsabilità penale che verrà accertata dal Giudice, un comportamento ispirato a “discilpina ed onore” come la norma costituzionale richiede a chi ricopra incarichi pubblici? Vi sembra una condotta dignitosa? E dire che, nei comizi, questi dirigenti PD dicono d’essere la parte progressista e sana del Paese e di voler cambiare la Sardegna e l’Italia!
No, amici e compagni, il gruppo dirigente del PD sardo appare e si comporta come un manipolo di ladruncoli, colti col malloppo nel sacco, che non sanno neppure farfugliare qualcosa a loro difesa. Non possono neanche fare come quel pensionato di Sestu, se non ricordo male, certo Peddis, che è stato colto nell’atto di mettersi sotto la giacca una bistecca al supermercato. Quello ha detto di averlo fatto per fame. E come dargli torto? Ha mostrato il cedolino della pensione che attestava il suo introito di euro 500 mensili. Sì 500! Ma Barracciu & C. non possono neanche dir questo, viste le prebende che si sono autoerogati. 500 euro e anche di più, lorsignori, li guadagnano al giorno, anche se non fan nulla! No, amici e compagni, da qualunque parte la rivoltiate, la vicenda è squallida e ancor di più lo sono le dichiarazioni indignate di specchiatezza sui giornali e in TV a fronte della condotta codarda, reticente e indecente davanti al Magistrato.
Il 28 sarà il turno della Barracciu. Cosa fara? Se non si presenterà o si avvarrà della facoltà di non rispondere, dovrà mettersi da parte. Se starà muta davanti al magistrato, dovrà chiudere la bocca per sempre, politicamente parlando. Ma dovrà farlo anche nel caso in cui non riesca immediatamente, per tabulas, pezze giustificative alla mano, a convincere il P.M. che lei non ha distratto alcuna somma del gruppo. Il dr. Cocco è un magistrato molto scrupoloso e ben consapevole, per il riguardo che si deve agli elettori, della necessità di archiviare la procedura della Barracciu, ove i documenti provino il corretto utilizzo del fondi da parte della signora. Ma se così non fosse, dovrebbe ritirarsi e aspettare il prossimo giro, sempre che da questa vicenda esca immacolata, come, naturalmente, da garantista, le auguro di cuore.

P.S. Dimenticavo: ma, secondo voi, questi dirigenti PD si batteranno contro l’amnistia e l’indulto per i colletti bianchi? O spingeranno, col PDL perché loro innanzitutto, insieme al Caimano e a tanti altri manigoldi come loro, ottengano dal Parlamento e da Napolitano un colpo di spugna?  No, non è solo B. che pretende l’impunità, c’è anche questo stuolo di traditori della pubblica fede e del popolo di sinistra. Si atteggiano a riformatori, son tanti piccoli berlusconi!

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