Lacrime di coccodrillo di traditori della Costituzione

4 Ottobre 2013
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Andrea Pubusa

Che schifo queste lacrime, che provengono da chi ha fatto leggi contro questa povera gente, ha lavorato per respingerli, per dichiararli criminali solo perché aspirano a una vita libera e dignitosa. Chi ha elaboratro queste leggi? Chi le ha approvate? Chi le ha promulgate? Possono costoro piangere questi morti, che hanno sulla coscienza?
Questi mascalzoni hanno sparso veleno antisolidale, hanno piantato e alimentato la mala pianta del razzismo o l’hanno tollerata o non l’hanno combattuta in modo forte, ed ora hanno la faccia tosta di esprimere dolore. Hanno l’ardire di dire che ci vogliono nuove leggi.
Costoro, trasversalmente, nel fare tutto questo, hanno fatto scempio dello spirito della Costituzione. Si sono messi sotto i piedi la Carta che tutela e promuove i diritti inviolabili della persona, senza badare al colore della pelle o alla cittadinanza.
Ed ora, tutti insieme, la Carta vogliono anche stravolgerla, hanno già votato la modifica dell’art. 138 per poter meglio e senza intralci, eliminare le garanzie, dare sfogo alle prevaricazioni dei forti sui deboli, allo sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Cannibalismo sociale, che non solo Berlusconi, ma anche Monti e ora tutti insieme stanno praticando. Ai morti in mare vanno aggiunti i suicidi per disperazione,  i dolori inflitti ad un’intera generazione di giovani e ai lavoratori.
Ha ragione Francesco: “Vergogna! Vergogna!“. Ma noi dobbiamo mandarli a casa questi traditori della Costituzione, dobbiamo metterli in condizione di non nuocere, di non fare altro male.

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