Una farsa per imbrogliare la gente

17 Settembre 2013
1 Commento


Amsicora

Sapete che idea mi son fatto del tira e molla PDL-PD sul voto nella giunta per le elezioni sulla decadenza di Berlusconi? Che è in atto il gioco della parti per gabbare noi poveri elettori. Sì penso che ci sia una accordo di fondo per risolvere il problema Berlusconi o quantomeno per lasciarlo a bagno maria. E perché mai questa convinzione? Mi ha insospettito l’adesione immediata, senza se e senza ma, del PD alla richiesta del M5S di voto palese in giunta. A queste richieste si risponde solitamente che quando il voto riguarda le persone è buona regola tutelare la libertà di voto, assicurando la segretezza di esso. E’ una regola elementare, fondata del resto su un’argomentazione condivisibile. Invece, il PD ha aderito immediatamente, quasi a volersi preconfezionare un argomento di difesa se e quando il voto segreto dovesse assolvere il Caimano. D’altronde, il PD ben sa che, senza l’adesione del PDL, il voto segreto è impraticabile, giacché il regolamento del Senato per i voti sulle persone impone il voto segreto, salvo diverso accordo di tutte le parti politiche.
La seconda ragione del mio convincimento è che ormai dietro tutta l’operazione c’è il Capo dello Stato e il voto sulla decadenza del cavaliere è una delle pedine del mosaico che muove dalla rielezione di Napolitano,  si è snodata nel disarcionamento di Bersani e nell’incarico a Letta jr. nel contesto delle larghe intese. Ha nel programma nientemeno che lo stravolgimento della Costituzione in chiave presidenzialista (progetto P2). Non si tratta di cose di poco conto! In questa partita rientra anche la sorte di B., pilastro, artefice e garante per la sua parte di tutta l’operazione. D’altronde i 101 franchi tiratori, che hanno impallinato Prodi e Bersani, in contraddizione con l’orientamento prevalente degli elettori del PD, sono ancora in campo e all’opera. Pensate che costoro, quando a metà ottobre, il Senato dovrà pronunciarsi sulla decadenza di B. saranno presi da crisi di coscienza e voteranno a favore? No, amici miei, loro voteranno il Caimano, come già hanno fatto quando hanno crocifisso Prodi e Bersani. Di più: loro stanno tramando per allargare il numero dei franchi tiratori.
E’ fantapolitica? Può darsi. Ma è stato lo stesso Bersani a dire che contro di lui c’è stato un complotto e che i protagonisti sono ancora all’opera. D’altra parte, come leggete la nomina di Amato alla Consulta? Non vedete in questo il rafforzamento dell’ala disponibile ad avallare lo stravolgimento della Costistuzione e la legittimità della modifica dell’art. 138 Cost.? I meno giovani sanno che è stato Amato il primo a pronunciarsi, da “sinistra”, per una revisione in senso presidenzialista del sistema, e che è stato lui il primo a dire che la Repubblica dev’essere fondata sul mercato e non sul lavoro. Lui con Violante ed altri sono scopertamente della movimento pro Caimano.
Un disegno sconcio, a cui l’elettorato del centrosinistra, è culturalmente contrario. Per questo servono cortine di fumo per far apparire che tutto è avvenuto senza e contro il PD. Il teatrino di questi giorni nella giunta delle elezioni del Senato serve solo a questo: a nascondere un accordo sostanziale, culturale prima che politico, fra il grosso della dirigenza PD e il PDL, affinché ciascuno continui a prendere i voti fingendo d’essere alternativo all’altro. E il risultato? Avete visto la trasmissione di Iacona ieri al TG3: siamo nel baratro il default è vicino.

1 commento

  • 1 Aldo Lobina
    17 Settembre 2013 - 22:21

    Stiamo assistendo ad una rappresentazione stanca e stancante che segue i canoni della commedia dell’arte. L’arte dei Truffaldini, degli Stenterelli , dei Nappi e dei Gazzi . A noi il ruolo di spettatori, paganti, di uno spettacolo indecente, che sembra destinato a non finire. Ogni maschera recita la sua parte spudoratamente non solo contro la nostra Costituzione, ma contro la nostra stessa intelligenza.
    Riscrivetela pure la Costituzione! Non serve molta fatica, tanto resta da cambiare solo la seconda parte che non alletta Letta nipote. La prima nei fatti è già stravolta. Chiedetelo a chi non può scegliere i suoi rappresentanti, chiedetelo a chi è senza lavoro: vi potrebbero rispondere che l’Italia è una res -privata , non democratica, fondata sulla disoccupazione.
    Non si fa che parlare di cavilli con tanti Zanni, che si affannano a moltiplicare inganni e sotterfugi, servi che rispondono comunque ad un solo padrone o padroni che sono servi solo delle loro pulsioni.
    Affidare al potere giudiziario il compito di azzerare una situazione così compromessa è velleitario e perfino esiziale per quello che resta della stessa democrazia. Non serve ed è pericoloso.
    Non bisogna illudersi. Anche la giustizia soffre di lentezze, errori, abusi e va riformata. Ma da una classe dirigente diversa, di buona volontà.

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