A Calderoli, Alfano e governo… penserà il giudice

18 Luglio 2013
2 Commenti


A.P.

Ormai in Italia a tutto rimedia la magistratura, assurta alla funzione di controllore della politica. E’ stata condannata ad un anno e un mese di reclusione (pena sospesa) e all’interdizione per 3 anni dai pubblici uffici Dolores Valandro. Chi è costei? E’ l’ex consigliere di quartiere leghista di Padova che in un post su Facebook, riferendosi al ministro Cecile Kyenge, aveva scritto ”mai nessuno che se la stupri…”.
La sentenza e’ stata letta ieri dal presidente del collegio giudicante del Tribunale di Padova. Valandro era imputata di istigazione a commettere atti di violenza sessuale per motivi razziali.
E il suo padre spirituale e compagno di partito, Calderoli?
“Calderoli se ne deve andare, deve lasciare l’incarico. Gli ho chiesto di dimettersi”, tuona il premier Enrico Letta in un’ intervista alla Cnn International, rispondendo a una domanda sulle offese del senatore leghista al ministro Kyenge. “E’ stato uno shock per l’Italia”, aggiunge il premier. Letta alza la voce con Calderoli, per nascondere la sua assurda calata di braghe e relativa copertura di Alfano nell’affaire kazako.
Scommettete che anche per Calderoli sarà la magistratura a provvedere al vuoto della politica? Calderoli è indagato dalla procura Bergamo per diffamazione aggravata dall’odio razziale, in merito alle parole pronunciate sabato sera dal palco della “Festa de Treì” a Treviglio, nella Bassa bergamasca, contro il ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge, che l’esponente leghista ha paragonato a un orango.
Vedrete che i giudici non cadranno nel giochino delle scuse. Del resto Calderoli è recidivo, ha perfino passeggiato con un porco nell’area dove si doveva erigere una moschea! Ancor prima aveva indossato una maglietta antiislam, provocando proteste e perfino morti in Africa.
Scommettete che anche Alfano cadrà quando la magistratura andrà a scandagliare la vicenda kazaka? Vedrete che qualcuno riferirà che Alfano era a conoscenza dell’operazione e non ne era estraneo neppure il suo capo, amico di merende del dittatore kazako. E non la passerà liscia neppure l’ineffabile ministro degli esteri Emma Bonino, che si è chiamata fuori dall’affaire adducendo la sua incompetenza. Ma anch’ella sapeva che c’era una donna e la figlia da proteggere.
Anche qui una pagina nera. Il Pd non aderisce alla mozione di sfiducia presentata dal M5S e da SEl nei riguardi di Alfano. Il governo innanzitutto! Questo governo, impantanato nelle vicende giudiziarie di B. e impegnato solo su un punto: manomettere la Costituzione. Intanto molti democratici mostrano acquiescenza (per non dare fiato a Grillo? O per non mettere sotto critica il PD?) e nel paese tutto tace. A Cagliari neppure Libertà e Giustizia o l’ANPI o il CIDI o tante delle altre associazioni democratiche si ribellano all’attacco alla Carta. Sarà anche qui la magistratura a risolvere il nodo? Se la Cassazione non subirà la terribile e innaturale pressione di PDL-PD, vedrete che ad agosto il governo si squaglierà. Non al sole, alla lettura della sentenza per la megaevasione fiscale Mediaset. Salvo che non ci pensi Napolitano… a dare la grazia! Per il bene dell’Italia, s’intende. 

2 commenti

  • 1 Carlo Dore jr
    18 Luglio 2013 - 12:55

    Caro Professore,
    perché scrive che “Libertà e giustizia” non si è mobilitata in difesa della Costituzione? Nell’ultimo anno, LeG di Cagliari ha organizzato almeno cinque iniziative, l’ultima delle quali (”La Costituzione, figlia della Resistenza”, tenutasi lo scorso aprile) aveva l’intento specifico di ribadire l’assoluta vitalità della Carta sorta dai valori dell’antifascismo. LeG di Cagliari intende inoltre, nell’immediato futuro, promuovere un dibattito tra tutte le forze dell’area democratica sul tema delle riforme istituzionali, per segnalare i rischi connessi ad una svolta semi-presidenzialista o addirittura iper-presidenzialista. LeG è schierata, a Cagliari come nel resto del Paese, a difesa dei valori costituzionali: ma conduce e condurrà la sua battaglia senza scadere nei toni aggressivi e a tratti palesemente antidemocratici propri di quelle forze che - dopo aver rifiutato di favorire l’attuazione di una concreta prospettiva di cambiamento - agitano la bandiera del populismo più greve per spicciole ragioni di propaganda.
    La saluto con l’amicizia di sempre.

    Risposta di Andrea Pubusa

    Caro Carlo,

    come vedi cito le associazioni amiche, di cui anch’io faccio parte, perchè vedo, con preoccupazione, una scarsa reattività ad un tentativo di manomissione della Costituzione, che è ben più pericoloso di quello posto in essere nel 2006 da Berlusconi. Allora B. era alleato solo a Bossi, oggi ha con sé anche il PD e Scelta civica. All’opposizione c’è solo Grillo (che molti democratici non vogliono assumere a interlocutore) e SEL. Questa situazione ha creato molte titubanze anche nell’area democratica (per via dell’adesione al PD o dell’ostilità settaria al M5S), tant’è che anche l’ANPI sarda è ferma. Ho voluto dare la sveglia a noi stessi. Mi fa piacere che tu abbia sentito il mio richiamo. Occorre mobilitarci subito contro il tentativo PDL/PD di manomettere la Carta. Sarebbe bene incontraci prima delle vacanze.
    Ti dò atto ovviamente della tua permanente mobilitazione in difesa della Costituzione.

  • 2 Rosamaria
    20 Luglio 2013 - 07:39

    Caro Andrea,
    Come tu ben sai il Cidi e’ da sempre impegnato nella difesa della Costituzione non solo perché ogni anno assieme all’Anpi non dimentica di celebrar la con una iniziativa il 2 giugno ,ma soprattutto perché da circa 10 anni porta avanti il progetto nazionale A scuola di Costituzione , diffondendo nelle scuole di ogni ordine e grado la conoscenza della nostra carta costituzionale, non in modo demagogico come avrebbe voluto la Gelmini con l’ introduzione di Cittadinanza e Costituzione ( ma non è un grosso problema perché in verità nelle scuole non se ne è fatto niente!) , ma facendo si che proprio dai primi anni i nostri bambini e ragazzi imparino a conoscerla ed a comprenderne l’importanza nelle situazioni reali.Forse se qualcuno a suo tempo la avesse insegnata a Calderoli non saremo arrivati a questo punto.
    Questo e’ l’impegno del Cidi di Cagliari e nazionale a difesa della Costituzione! Ciò non vieterà ,come e’ già successo ai tempi dei comitati per la difesa della Costituzione ,di partecipare alle iniziative che il territorio saprà esprimere nelle prossime settimane e mesi con riferimento ai gravi fatti quotidiani di ” manomissione della Costituzione”.
    Con stima
    Rosa ( Pres. Cidi di Cagliari e V.pres.nazionale)

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