Per fortuna, c’è ancora la Corte costituzionale!

19 Giugno 2013
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Red

La Corte Costituzionale è ancora un baluardo della nostra democrazia. Non si piega ai voleri della politica. La Consulta ha respinto il conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sul mancato riconoscimento del legittimo impedimento dell’ex premier Silvio Berlusconi a comparire nell’udienza del processo Mediaset per frode fiscale - del primo marzo 2010 - in quanto impegnato a presiedere un Consiglio dei ministri non programmato.
Il Cavaliere, a differenza della altre volte, si manitiene prudente. Continua ad accreditarsi come statista preoccupato solo delle sorti del Paese. Vuole la protezione del governo e del Presidente della Repubblica. Lamenta tuttavia l’accanimento giudiziario nei suoi confronti che - dice - “non ha eguali nella storia di tutti i Paesi democratici”. Ed ha ragione perché nelle grandi democrazie è impensabile che un simile personaggio possa calcare la scena pubblica.
Grave invece la dichiarazione dei ministri PDL: “Ci rechiamo immediatamente da Berlusconi. La decisione della Consulta travolge ogni principio di leale collaborazione e sancisce la subalternità della politica all’ordine giudiziario”. ‘E’ una decisione incredibile” proseguono. “Siamo allibiti, amareggiati e profondamente preoccupati - si legge nella nota dei ministri del Pdl - La decisione stravolge ogni principio di leale collaborazione e sancisce subalternità della politica all’ordine giudiziario”.
Napolitano, anziché mettere a tacere i ministri, tace lui. Altrettanto fa Letta jr. Sconcertante Epifani che non teme effetti sul governo. Come se non dovesse essere lui, quale segretario del PD ed ex della CGIL, a provare repugnanza per l’alleanza di governo con un siffatto personaggio, condannato per una colossale frode fiscale. Epifani parla addirittura di governo “di servizio per i cittadini e il Paese in una fase molto drammatica della vita nazionale e dei cittadini”. Se ne accorgerà alle prossime elezioni politiche quanto i cittadini apprezzino!
Gasparri e Verdini minacciano invece dimissioni di massa se la magistratura farà il suo dovere, quale ordine autonomo e indipendente dalla politica. Il che comprova, se ancora ce ne fosse bisogno, che l’attuale coalizione di governo vede il  PD alleato con una forza anticostituzionale. E con Berlusconi il PD vuole perfino metter mano alla Costituzione!

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