Enrico Votio Del Refettiero
Dovevano essere “nuovo che avanza”, i “rottamatori”, almeno così si erano proposti e – con una notevole faccia di bronzo – continuano a proporsi. Parlo dei due giovani sindaci di area centro-sinistra, se ancora ha senso cercare di leggere la realtà politica di questo scorcio di XXI secolo con le categorie dell’Ottocento. Parliamo di Matteo Renzi (l’onnipresente) Sindaco di Firenze e di Massimo Zedda, quello di Cagliari. Questi due giovanotti in effetti, oltre all’appartenenza a una medesima area politica, un’altra cosa hanno in comune, ovvero l’aver tirato il colpo di grazia alle due istituzioni musicali cittadine più importanti, rispettivamente il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e il Teatro Lirico di Cagliari. E l’hanno fatto nel migliore (o peggiore) dei modi, ovvero nominando in entrambi i casi dirigenze inadeguate se non improponibili, alla guida delle dette istituzioni in un momento di suprema difficoltà.
A Firenze, il Golden Boy della sinistra, nominava nel Maggio 2010 l’Ing. Francesca Colombo, allora giovane compagna del finanziere Francesco Micheli uno di quelli che contano nei salotti della Milano bene, cui piace fare il grande con i soldi degli altri e decidere tutto, per poi lavarsi le mani quando le decisioni prese generano problemi. Insomma, quella che Montanelli chiamò, con geniale intuizione, la “borghesia codarda”. Eppure Anna Bandettini, sulle colonne della Repubblica del 21 Maggio 2010 (vedi articolo), aveva ben predetto quel che sarebbe poi avvenuto. Strapagata – un compenso annuale di 300′000 Euro, il doppio di quanto prende ad esempio un Sovrintendente di acclarata esperienza e successo come Walter Vergnano al Teatro Regio di Torino – l’Ing. Colombo è stata capace in meno di tre anni di portare il Maggio ben oltre le soglie del baratro: esasperando le relazioni con il personale, falsificando i bilanci – se è vero come è vero che il Commissario Bianchi ha pubblicamente dichiarato false le affermazioni sulla chiusura in attivo del bilancio 2012 – liquidando con imbarazzanti ritardi i compensi degli artisti invitati, cancellando a poche settimane dalla data prevista per la prima co-produzioni internazionali prestigiosissime (ancora ridono gli addetti del festival di Aix-en-Provence ricordando l’arrivo della nostra, fasciata in tailleur griffati, accompagnati da borse, calzature e ogni sorta di ammennicoli da migliaia di Euro per firmare un contratto di coproduzione per l’opera “Written on skin”, poi cancellato a una settimana dalla prima in Francia e, naturalmente, mai pagato). La storia di oggi è nota: smantellato il Balletto del Maggio Fiorentino, smantellati i Laboratori scenografici, imminente l’incubo – minacciato a chiare lettere dal Commissario Bianchi – della liquidazione per la Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino.
Alla conferenza stampa dopo l’annuncio del Commissariamento, richiesto all’unanimità del Consiglio di Amministrazione del Teatro, Francesca Colombo denuncia una manovra politica: si dichiara addirittura vittima di un attentato (cita testualmente l’episodio criminale avvenuto pochi giorni prima a Mosca, quando il direttore del ballo del Bolshoj veniva sfigurato dal lancio di acido sul viso). Renzi, che la Colombo aveva fortemente voluto contro tutte le critiche non commenta.
E veniamo a Cagliari dove il Sindaco Zedda, da poco eletto, dismette polemicamente un professionista il Sovrintendente Gennaro di Benedetto – nominato nel Marzo 2011 e rimasto in carica per un anno scarso – per collocarci dopo qualche mese di imbarazzante vacanza di poteri l’ex direttrice della biglietteria del Teatro Petruzzelli di Bari, Marcella Crivellenti. Salvo il fatto che la signora, intronata il 20 Dicembre 2012 (altri sostengono il 01/10/2012), dalla fine di Febbraio 2013 in Teatro nessuno l’ha vista perché si è messa – con ogni diritto beninteso – in congedo di maternità. Alle vacanze di Natale non ha certo rinunciato quindi la signora in Teatro ci ha passato per il momento un mesetto scarso. I bene informati dicono che la sua nomina è il frutto di un’intesa tra il Sindaco Zedda e il potente Governatore della Puglia Niki Vendola, che della Crivellenti pare sia stato lo sponsor principale. Puzza di vecchia politica. Certo una mossa a dir poco sprovveduta da parte del Sindaco Zedda: chi mai manderebbe a guidare un veliero nel bel mezzo della tempesta una timoniera incinta di otto mesi? Intanto il Teatro Lirico di Cagliari affonda inesorabilmente, appesantito da un debito strutturale procurato dagli anni della folle grandeur del chitarrista-motociclista Mauro Meli e mai smaltito, che ammonta ormai a ben oltre i venti milioni di Euro e che nessuno sa come verranno pagati. E nessuno sa come saldare i compensi degli artisti che si sono prodotti sul palcoscenico del Teatro Lirico negli ultimi due anni: i bene informati raccontano come i pagamenti avvengano solo a rate, e a forza di decreti ingiuntivi… Su tutto aleggia la fantomatica Legge Regionale N. 14 del 2012, della quale si dice beneficerà il Teatro Lirico di Cagliari, ovvero un’anticipazione finalizzata al risanamento della situazione debitoria. Ma intanto la produzione è ridotta ai minimi storici e il Teatro Lirico di Cagliari è – praticamente – morto.
Con il tacito accordo dei Sindaci del nuovo che avanza!
(da luigiboschi.it)
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