Che emozione Gino Strada!

2 Ottobre 2008
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Gianna Lai

Con l’intervento sul cuore di Sunia inizia la storia del Centro di cardiochirurgia di Kartum, e mentre le immagini commuovono la folta platea dell’Auditorium di Cagliari, Gino Strada e il dottor Abruzzese raccontano come può nascere in Africa un centro sanitario di eccellenza, tra povere capanne costruite col fango. E raccontano come questa realtà abbia contribuito alla crescita del territorio, promovendo la formazione di personale infermieristico tutto locale, e sviluppando una nuova sensibilità politica verso lo sviluppo di un sistema sanitario nazionale. Oltre 700 gli interventi compiuti finora, per una medicina solidale basata sui bisogni della popolazione, sul diritto di tutti alla salute: medicina gratuita ed eccellente, in grado di accogliere i malati dei paesi vicini, perché anche la cardiochirugia di eccellenza è abbordabile quando sia sganciata dal profitto.
Nel mondo è la guerra la più grande tragedia sanitaria, dice Gino Strada, perché miete vittime per il 95% tra la popolazione civile, e produce sanità a pagamento secondo un vero e proprio listino prezzi, che prevede perfino il ticket se si va in ospedale a visitare i parenti. Mentre Emergency assiste gratuitamente in Afganistan, Cambogia, Sudan, Iraq, le vittime della guerra, oltre 3 milioni in questi 14 anni, contando su 4 mila volontari in Italia e oltre 25 mila all’estero.
 Esempio di buona sanità da proporre in Italia al governo Berlusconi che vuole il mercato a regolare la salute, e taglia 5 miliardi di euro col decreto legge n°112. Pagare di più, cioè, per avere di meno e favorire la sanità privata; come nei paesi in guerra, come in America dove, se non hai soldi, lavoro stabile e assicurazione, non puoi curarti. A trent’anni dalla creazione del servizio sanitario nazionale che, pur con tutte le sue pecche, si è assunto la responsabilità sociale di garantire il diritto di tutti alla salute secondo Costituzione, l’impegno per la difesa della sanità pubblica in Italia deve svilupparsi all’interno di queste grandi esperienze a livello mondiale: sostenere il Manifesto per una medicina basata sui diritti umani, rispondere all’Appello alla solidarietà di Gino Strada, perché crescano volontari e collaboratori in Italia, ed anche in Sardegna.
Una serata indimenticabile. Eppure si parlava di sanità e, nei video, bambini straziati e crude immagini di guerra. Nel mentre la gente continuava ad affluire all’Auditorium, sotto lo sguardo benevolo della vigilanza, presa anch’essa dalle stesse sensazioni. Più di mille persone accorse a sostenere Emergency ( www.emergency.it ), nonostante il silenzio dei media sull’incontro, una folla che oramai i partiti possono riunire solo a prezzo di enormi sforzi finanziari e organizzativi. Uomini e donne di buona volontà esistono e sono numerosi, ma si muovono solo per le cause giuste ed oneste, al richiamo di un uomo che con semplicità si batte per la sanità pubblica, di eccellenza e gratuita. Che indica il più grande nemico dell’umanità nel profitto, da cui origina la disuguaglianza e la guerra.

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