Allarme sul pericolo di manomissione della Costituzione

17 Maggio 2013
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Red

C’è vivo allarme nell’area democratica per i guasti finanche costituzionali, che l’innaturale alleanza PDL-PD può generare. Ecco un Comunicato ARS sul pericolo di revisione della Costituzione.

L’Associazione per il Rinnovamento della Sinistra condivide l’allarme lanciato sia dai Comitati Dossetti e che da Stefano Rodotà sul fatto che la formazione stessa di una Convenzione per le riforme istituzionali, annunciata da Letta nel suo programma di governo, potrebbe costituire un vulnus decisivo al dettato stesso della nostra Costituzione. Tali intenzioni, pasticciate e confuse, confermate in questi giorni dal ministro Quagliariello e dallo stesso presidente del consiglio (una commissione di esperti e poi una sorta di nuova bicamerale), restano in campo nonostante le incertezze seguite all’indomani dell’insediamento del governo.Le procedure per la sua modifica sono stabilite dalla Costituzione stessa, attraverso l’art. 138, che stabilisce in modo preciso poteri del Parlamento e del popolo sovrano in materia. Derogare da quelle norme significa, nei fatti, entrare anche dal punto di vista istituzionale nello stato di eccezione in cui versano i rapporti politici nel nostro Paese e rischia di porre le basi per il superamento dello stesso impianto generale della Costituzione, nata dalla Resistenza al nazifascismo, che resta uno degli obiettivi fondamentali della destra. Del resto l’art. 1 della nostra Carta stabilisce che persino all’esercizio della sovranità popolare non è dato valicare i confini tracciati dalla Costituzione medesima. Si può consentire a un governo e alla maggioranza che lo sostiene esercitare prerogative che non sono consentite nemmeno al popolo sovrano? Eventuali revisioni costituzionali oltre che seguire le procedure previste dalla stessa Carta fondamentale debbono ispirarsi ad una visione equilibrata  dei ruoli e dei poteri, la cui reciproca autonomia è presidio della democrazia, e in questo ambito il parlamento, scelto dai cittadini e non dai vertici dei partiti, deve mantenere una centralità fondamentale. Per tutte queste ragioni l’Associazione si mette disposizione di tutte le iniziative tese a riportare nell’ambito dei dettati della Carta e delle procedure da essa stabilite il processo di modifica della nostra Costituzione.

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