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A luglio le primarie di coalizione per scegliere il candidato-presidente, a fine settembre il congresso regionale poco prima del nazionale. È questa la decisione del Pd sardo, al termine della Direzione dell’altro giorno ad Oristano. Obiettivo: “vincere le Regionali del 2014″, dice perentorio il segretario regionale Lai, “tutto il resto va in secondo piano”. Facile a dirsi, ma poi? Poi ci sono le ferite sanguinanti e i lunghi coltelli ancora in azione. Poi c’è che le primarie del PD sono “orientative”. Poi i capibanda apportano le correzioni se i risultati non sono graditi. Poi c’è che il popolo delle primarie, dopo l’esito della campagna elettorale politica in larga misura risponderà alla chiamata con un deciso quanto giustificato “vaffa…”. Anche le primarie finiranno per essere una soluzione «autoreferenziale», come pure più di uno dei capibanda del PD sardo ha paventato. Poi c’è Renato Soru. Ha detto di non aver ancora deciso, ma questa volta «per sciogliere la riserva, non aspetterò l’esito dell’ultimo processo in cui sono imputato (per evasione fiscale commessa con Tiscali) perché sono una persona onesta, come lo ero quando ho dovuto aspettare ben due gradi di giudizio per vedere ribadita la mia estraneità da altre vicende (il caso Saatchi) e quindi deciderò appena saranno chiare le regole delle primarie». In altre parole: delle sentenze me ne frego, se siamo alleati con Berlusconi che è stato condannato per aver evaso una cifra colossale, non posso esserlo io che sono imputato di aver evaso molto meno? Ma Soru sa che altra cosa è la responsabilità penale, altra la moralità pubblica, che certamente un candidato del centrosinistra dovrebbe avere? Lo dice anche la Costituzione, secondo la quale le funzioni pubbliche devono essere esercitate con onore. Ma per Napolitano e il PD Berlusconi questo limite non lo ha travalicato. Quindi porte aperte a indagati e malandrini! Poi c’è SEL. Silvio Lai ha confermato che «entro quindici giorni convocherà il vecchio tavolo del centrosinistra”. Non ci sono aperture ad altri in questo momento, e le regole saranno decise subito…e subito dopo saranno violate o aggirate!
Svolte le primarie Lai dice ” dobbiano ritornare sin dall’estate in mezzo alla gente per costruire insieme quel programma con cui vogliano vincere le elezioni». E’ più probabile che vadano al mare o ai monti, e non solo ad agosto! Poi, a settembre, riacquisito il naturale vigore, la baruffa congressuale, che sarà una resa dei conti. Ma, questo circo Barnum, falsamente di sinistra, in realtà centrista con propensioni verso destra, riuscirà in Sardegna a guarire dal maldipancia? La candidatura di un presunto evasore fiscale sarebbe la cura ideale. Se cndannato è meglio. E perché, dopo le elezioni, non fare le larghe intese in salsa sarda? PD e PDL si differenziano sempre meno. Per una L.
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