Anche a Cagliari un 25 aprile preoccupato

26 Aprile 2013
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Amsicora

Ho partecipato ieri al corteo del 25 aprile e ho visto una folla triste, rassegnata, ben rappresentata dalle due bandiere del PD listate a lutto, portate con orgoglio da due giovani di quel partito.
Negli anni passati, c’è sempre stata l’idea che i valori evocati dal 25 aprile avessero alla loro base una forte volontà di cambiamento espressa dai partiti della sinistra e dal maggior partito di quest’area, pur nella consapevolezza dell’antifascismo anche di altri partiti. Ieri, c’era negli occhi e nelle parole la preoccupazione nascente dalla consapevolezza della forzatura costituzionale del Presidente della Repubblica con l’imposizione di un governo PD/PDL in contrasto con la volontà di cambiamento espressa dalla maggior parte degli italiani nelle elezioni di febbraio.
C’era il rimpianto per la festa che sarebbe stata la giornata della Liberazione se al Colle sedesse Stefano Rodotà e il governo in formazione non vedesse in una posizione dominante il Caimano, ma le forze che vogliono voltar pagina rispetto al berlusconismo e alle nefandezze degli ultimi vent’anni. Ieri, nei volti e nelle parole dei partecipanti c’era la preoccupazione per il futuro in cui è certo il fallimento del governo dell’inciucio, ma non si vede come riprendere il filo del cambiamento dopo “il tradimento” degli elettori da parte del PD. Anche perché dai settori di sinistra di questo partito non vengono segnali di dissenso, una chiara presa di posizione verso l’inaccettabile esito attuale e l’indicazione di un percorso alternativo.
Ieri, nelle discussioni fra i compagni si ammetteva che la proposta più esaltante per uscire in positivo dalla crisi fosse venuta dalle “quirinarie” del M5S, coi 10 magnifici nomi proposti per il Colle. Non si entrava, però, nell’ordine di idee, che ormai, volenti o nolenti, le non lontane elezioni politiche ci metteranno davanti alla scelta fra il Caimano e il M5S. Qualunque cosa faccia il PD o comunque si divida il suo gruppo dirigente ormai la sua implosione lo porrà in una posizione secondaria e inaffidabile come alternativa al Cavaliere. Insomma, un corteo quello di ieri, nelle discussioni fra i compagni e le compagne convinto dell’inaccettabilità del patto scellerato del PD col Caimano, ma preoccupato per le incertezze del futuro.

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